La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, April 20, 1918, Image 2

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    LA LIBERA PAROLA
(The Free Word)
PU3LISHED EVERY SATUrtDAY
l»>
A. GH'SKPPH DI SILVESTRO
KDITOR-IN-CHIEK
906 Car peri ter St. Phila.. Fa.
Reti Phonc, Wmlnut 74-72
Annoi. - Aprile 20, I**lH - No. I
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LA LIBEHA PAROLA
Motti di spirito
Chiacchiere
e freddure
supercritici, ricredetevi
da appena formatosi il Comita
to italiano per la raccolta delle
sottoscrizioni al terzo prestito
della libertà, i più salaci comen
ti si son fatti sulla più o mene
ibrida combinazione di coloro che
furono chiamati ad assolvere i
nobile compito.
fra i signori critici vanno an
noverati alcuni che si sono sbiz
zarriti anche contro il nostro di
rettore contro colui, cioè, che
si spezza ma non si piega ac
cusandolo di aver stretta la ma
no e parlato alla più sinistra <
deleteria figura che la nostra la
boriosa colonia ha la sfortuna d
ospitare. Niente di più falso
Giuseppe Di Silvestro l'esteri
sempre come rocca granitica a
suo posto di combattimento.
le barriere
sono di due specie : artificiali <
naturali. Le prime servon*
per impedire l'assalto agli svall
giatori di negozii ; le seconde so
no quelle che separano gl'ipocri
ti dagli uomini di carattere, gl'in
sinceri dalle persone leali; i vii
dai coraggiosi; i disonesti dagl
uomini onesti.
gli ispettori carcerari
sono cpiegli ignoranti, tronfi <
pettoruti che non avendo potute
ottenere qiuilche migliaretto d
tàcc^o'r.; "coinpenso di grazi'
sovrane, si recano personalmenti
dagl'interessati presi di mira e s
sdilinquono in sentimenti patriot
tici, nuova pania per le allodole.
espedienti disonesti
non dovrebbero essere più tol
lerati alla luce del secolo XX fri
le colonie italiane; come neanche
le strenne dovrebbero essere ap
poggiate quando esse, con la scu
sa della filantropia, si ripromet
tono lo sfruttamento altrui pei
pagare le spese delle caravelle su
dicie e barcollanti. Noi sarerw
guardinghi e chiederemo i cont
agli sfuggiti da Regina Coeli.
la coerenza di Carminuccic
Il becchino C. C. A. Baldi, ca
valiere con ufficio nelle scuderie
al No. 1013 So. Bth St., è Supre
mo Deputato di questo Stato del
l'Ordine Indipendente Figli d'l
talia. Si dice che la sua Ditti
abbia sottoscritto 100 mila dolla
ri al Prestito della Libertà u
na miseria, come si vede, perchè
molti hanno fatto più di lui.
Credono i lettori che la sotto
scrizione di Carmine Baldi e del
la sua Ditta, sia stata fatta per i
tramite dell'Ordine nel quale ri
veste una importantissima cari
ca?
No, niente di tutto questo. Se
ciò egli avesse fatto, il suo nome
di tronfio e pettoruto .... promi
nente sarebbe passato in seconda
linea.
Cannine Baldi, lo abbiamo det
to mille volte, non è per nessuno,
perciò è contro di tutti. Egli non
è con gli Ordini, non è con le So
cietà; non è con il eattolicismo,
che pratica in bassa città, non è
con l'evangelo, la cui chiesa fre
quenta a Manayunk, non è con la
massoneria della quale è grega
rio. .
Ci smentisca, se può, Mr. Bal
di, quando noi dichamo che egli
non è neanche con il proprio fra
k tello.
P PÀBL \ 11. SOLITO SOLDATO
Sta pace, che ariciccia 'gni tantino,
Mo' con Virsone e mo' cor Padre
(Santo,
Me piacerebbe sì, ma tanto quanto,
Come sordato e come cittadino.
Nun vorebbe fa' certo er burattino
D'annà a tratta de pace i' mmezzo ar
(pianto;
Ma libberato er Veneto, 'ntratanto
Me pijerei Trieste cor Trentino;
Poi doppo, con un po' de bona
Io jc direbbe: Si nu' je dispiace
Facci er ivaccre a damme la Darmaz
(zia.
Eppoi, fàttome avanti a Gujermone,
Con una mano firmerei la pace,
Coll'antra je darei 'no sganassone.
LEONE VOLPETTI.
SANCIO PANZA
ORDINE FIGLI D'ITALIA IN jAMERICA
Comunicazioni della Grande Loggia
DELLO STATO DI PENNSYLVANIA
Dal Regio Console Cav. Gaeta
no Poccardi sono pervenute al
Grande Venerabile Giuseppe Di
Silvestro le seguenti lettere,
le quali si accusa ricevuta df
somme rimesse quale concoyfo
dei Figli d'ltalia di questo SJ&to
a beneficio dei profughi def Ve
neto: /
"Phila., Pa., 10 Aprile 1918.
"Ho il pregio di segnar ricevu
ta della somma di 9428.00 in
viatami con sua nota del 9 cor
rente per contribuzione a favore
dei profughi del Veneto delle
Logge dell'Ordine dei Figli d'lta
lia segnate nella lettera stessa.
"Trasmetto in pari data alla
Regia Ambasciata in Washing
ton la predetta somma di $428,
perchè venga inoltrata nel Regno
allo scopo indicato.
"Prego intanto la S. V. di vo
ler far pervenire alle generose
Logge oblatrici l'espressione del
mio speciale compiacimento e
dei miei vivissimi ringraziamen
ti per l'offerta patriottica ed u
manitaria.
"Con i sensi della mia più di
stinta considerazione.
"Il Regio Console
"G. POCCARDI"
"Phila., Pa., 12 Aprile 1918.
"Con riferimento alla mia let
tera del 13 Marzo u. s„ mi pregio
informarla che Sua Eccellenza il
Conte Macchi di Cellere, al qua
le feci a suo tempo pervenire la
somma di $2719,76 da lei rimes
sami quale importo di oblazioni a
favore dei profughi del Veneto di
alcune Logge dell'Ordine dei Fi
gli d'ltalia, mi comunica di avere
inviata direttamente una lettera
al Dr. A. E. Abbate, encomiando
ne la solerte opera prestata, nel
la qualità di Presidente del Co
mitato Pro Patria del Greater
Pittsburgh.
"Con i sensi della mia più di
stinta considerazione.
"Il Regio Console:
"G. POCCARDI".
"P'iila., Pa., 13 Aprile 1918.
"."on riferimento alla mia no
ta in data 2'.) marzo 1918. ho iì
pregio d'informare la S. V. che
Sua Eccellenza il Regio Amba
sciatore in Washington, al quale
a suo tempo feci pervenire la
somma di $10.50 da lei rimessami
quale importo di contribuzioni
dell' O/dine dei Figli d'ltalia a fa
vore dei profughi del Veneto, mi
incarica di ringraziare vivamente
in suo nome i componenti dell'Or
dine dei Figli d'ltalia dai quali
proviene la patriottica offerta.
"Nello assolvere tale gradito
incarico, colgo l'occasione, ecc.
"Il Regio Console
"G. POCCARDI".
"Phila., Pa.. 13 Aprile 1918.
"In relazione alla mia lettera
iel 4 aprile N. 2998, ho il pregio
ii informarla che Sua Eccellenza
1 Regio Ambasciatore in Washi
ngton, nel segnarmi ricevuta
lella somma di $22.07 da lei ri
nessami per oblazioni a favore
lei profughi dei Veneto, dell'Or
line dei Figli d'ltalia, mi incari
a di rendermi interprete del suo
peciale compiacimento presso le
jOgge dell'Ordine F. D'l. di que
ta città, che tanto si distinguo
-10 in ogni opera di carità e pa
riottismo.
Nello adempiere a tale gradito
ricarico, le porgo, ecc.
"Il Regio Console
"G. POCCARDI".
.A NOSTRA
SOTTOSCRIZIONE
Diamo l'elenco delle offerte
di venute la settimana scorsa
>er associazione alla Croce Ros
ia Italiana e a beneficio dei pro
ughi del Veneto:
moggia Terra Irredenta,
N. 447, Ass. perpetua al
la Croce Rossa Italiana SIO.OO
moggia Vittorio Emanuele
111 N. 229, per i profughi
prelevato fondo cassa 25.00
Dblazio ii dei fratelli del
la stersa riuniti in sala 43.10
3a Domenico Fasano della
stessa Loggia . 5.00
Da Michele Santelli della
stessa Loggia 1-00
Dal fratello Nicola Gam
morie, ricavato di canzo
nette vendute nella sera
ta di Giuseppe Giardulli
alla Lyric Hall l'B corr. 4.00
Loggia Nuova Luigi Ca
dorna, ricavato del ballo
da essa dato a beneficio
dei profughi 93^É
Raccolto da Nicola Sasso
ne della stessa
fileni Domenico Frati®
Idem Salvatore Voc^B
Lqegia Terra Irredenta
yTs". 147, per i profughi 48.00
r 299.10
Somma precedente - 32331.01
Totale al 15 Aprile per as
sociazione Croce Rossa
e a beneficio dei profu
ghi del Veneto $32630.17
PROSSIME INIZIAZIONI
E' stata fissata la iniziazione
di due nuove Logge che hanno
ottenuta la dispensa in questo
Stato.
Esse sono: la Loggia Dunbar
N. 805, che sarà iniziata dome
nica 5 Maggio; e la Loggia Glo
ria N. 805 di Old Forge, che sa
rà iniziata la domenica successi
va 12 Maggio.
LA LOGGIA "idtlOVA LUIGI
CADORNA" PER I PROFUGHI.
La Loggia Nuova Luigi Cador
na N. 771 di Butler ha dato un
ballo a beneficio dei profughi del
Veneto, ed il ricavato è stato ri
messo al Grande Concilio, come
risulta dalla sottoscrizione pub
blicata oggi. L'opera attivissima
del Comitato, composto del Vene
rabile Giovanni Meliti e dei fra
telli D'Angelico, Sassone e Tor
quato è stata coronata da suc
cesso. Per l'intervento del fratel
lo D'Angelico, la Moose Band,
composta interamente di ameri
cani, suonò gratis.
Intervennero molte signore e
signorine, e tutte, anche non ap
partenenti all'Ordine, dettero
prove di attaccamento alla Log
gia, e perciò ad esse vada un sen
tito ringraziamento.
Svariatissimi gli oggetti per la
fiera portali dai uatelli dena
Loggia. Da notarsi un bellissi
mo cuscino tistico lavorato dal
la gentile signora del fratello Da
rio Gori ; ed altri doni dei fratel
li Torquato. Sassone, Cicco Giu
seppe, Meliti, Voci Salvatore,
Cicco Fedele, Di Foggi e Laconi,
ed anche essi sono meritevoli di
lode.
Il fratello Nicola Sassone fece
una colletta che fruttò una di
screta somma; i fratelli Fratto e
Veci contribuirono anche in da
naro di propria tasca. Ad essi
tutti, ed ancV: ai fratelli Meliti e
Maddalena, che tanto »i coopera
rono per la buona «uscita della
serata, la Loggia ci di
comunicare i suoi ringraziamen
ti.
L'introito ed esito del ballo è
il seguente: Biglietti venduti
SIOO,OO lntroito della fiera
934.10 Totale $134.10.
Spese diverse per sala, stam
pa, ecc. $41.00. Utile netto dol
lari 93.10.
CRONACA DELLE LOGGE.
Il 4 aprile a sera la Loggia Ga
briele D'Annunzio N. 187 di Phi
ladelphia tenne uno sinoker tra
soci. Un'orchestrina di fratelli e
seguì della buona musica.
Il presidente del Comitato Gio
vanni Colamcco aprì la serie dei
discorsi; e quindi parlarono il Ve
nerabile Gabriele Maiorana ed il
Grande Segr. Archivista Alfredo
Perfilia, il quale incitò i fratelli
a sottoscrivere al Liberty Loan.
Il fratello Ciccaglione declamò
i celebri sonetti di Pascarella dal
titolo: "La scoperta dell'Ameri
ca". Vi fu quindi abbondante di
stribuzione di sandwiches, birra
e sigari.
Chiuse la serie dei discorsi il
fratello Giovanni Torchio, viva
mente applaudito.
•» * t
La Loggia Serino N. 752 dette
un ballo, la sera dell'B corrente, a
beneficio del fondo cassa, con una
percentuale destinata al fondo
beneficenza della Grande Loggia.
Il ballo si tenne alla Eagle Hall,
e riusci' abbastanza animato.
* * »
La Loggia Antonio Meucci N.
306 di Norristown, in seduta
straordinaria del 7 corrente, deli
berava di concorrere con 500 dol
lari al terzo Liberty Loan e con
una uguale somma al Prestito
Nazionale italiano.
La deliberazione della Meuccl
sia di esempio alle altre Logge.
* * *
Il 12 maggio prossimo, 58.m0
inniversario della gloriosa spedi
zione dei Mille, la Loggia Sbarco
ii Marsala N. 637 di Chester,
naugurerà le bandiere sociali.
La cerimonia avrà luogo nella
3ala dei Figli d'ltalia, alle ore
7.30 pom.
* * *
Una solenne celebrazione, a
;ui prenderà parte la Loggia Ro
ma dei Cesari N. 188 di Dubois, e
alla quale interverrà il Grande
Venerabile, si terrà in quella cit
tà il 30 maggio.
La mattina alle 10 la Loggia
sfilerà in parata con le Società
Americane, e quindi vi sarà un
Comizio alla Opera House.
Alle 3 pom. ricevimento e di
scorsi illustranti gli scopi del no
stro Ordine. Alle 7 pom. inizia
zione in massa.
* * »
Sotto gli auspici della l'jggia I
LA LIBERA PAROLA
Ferdinando De Cinque N. 686 di
Philadelphia, la sera del 6 mag
gio si darà una recita alla Lyric
Hall, a beneficio del fondo di cas
sa della Loggia. Si rappresenterà
"Giulietta e Romeo". Presterà
sei-vizio la banda Cesare Battisti
diretta dal fratello Prof. Alfonso
Rossi.
La Guerre Europea
e la Liberta' ed unita' d'l alia
Non tutti i mali vengono per
nuocere, dice l'antico proverbio,
ed è vero. La guerra europea con
tutti i mali immensi ha pure dei
vantaggi inestimabili, e di questi
sono toccati all'ltalia alcuni di ca
pitale importanza.
La guerra ha fatto l'ltalia li
bera e indipendente, e le ha frut
tato il disastro di Caporetto che
l'ha fatta veramente unita. Non
è un paradosso questo, sebbene
ne abbia tutte le apparenze, come
non era un paradosso quello di
Dante, quando si trovò sperduto
nella selva selvaggia, che fu cau
sa della sua salvazione:
Ma per trattar del ben ch'io vi
(trovai
Dirò dell'altre cose ch'io v'ho
(scorte.
Con l'invasione di due Provin
cie italiane da parte dell'esercito
austro-tedesco, i politici materia
listi e volgari che non sanno va
lutare gli eventi e le cose, se non
col metro, col chilogramma e col
litro, hanno deplorato o pianto
(secondo erano affetti da germa
nofilia o da falso spirito patriot
tico) pel disastro d'ltalia, la sua
politica a favore degli Alleati e
contro le Potenze Centrali. E' sta
to un risveglio di nuove recrimi
nazioni da parte dei pacifisti, pie
tisti, e simili contro la guerra in
generale e contro l'entrata dell'l
talia in particolare a fianco della
Francia e dell'lnghilterra nel ter
ribile agone, che dovrà decidere
delle sorti dell'umanità se cioè do
vrà ricadere nel medio evo o pro
cedere sulla via del progresso
moderno ; se dovrà essere gover
nata dalla filosofia di Nietzche o
da quella di Ardigò ; in breve, se
l'umanità dovrà essere retta dal
principii autocratici e militaristi
oppure da quelli democratici e li
berali. Quei politici piagnoni ma
terialisti e volgari non vedono
che il disastro in quella invasione
austro-tedesca, e non sanno vede
re come diplomaticamente è una
vittoria della causa comune degli
Alleati, riguardo alle relazioni di
questi con l'ltalia, e moralmente
è il fattore vero dell'unità d'lta-
II fc:" ~ *"*
Gii accordi a cui si è arrivato
dagli alleati per il fronte unico e
l'azione in comune contro il ne
mico, e l'assetto definitivo tra i
diplomatici circa le aspirazioni
italiane sono stati il risultato di
plomatico di quell'invasione. Pri
ma nessuno pensava, o almeno
nessuno vedeva la necessità di
tali cose, che pure erano di vitale
importanza, non solo per la causa
comune degli Alleati ma anche
per le vedute nostre speciali. E'
stata quella invasione che ha fat
to aprire gli occhi a tutti. Ma
l'effetto più benefico di quell'in
vasione è stato quello morale e
psicologico in Italia. Quel disa
stro è servito a smuovere i dis
sidii che maledettamente divide
vano i partiti ; ha servito ad uni
ficare gli animi in una azione con
' corde per scacciare dal nostro
suolo il nemico invasore, ha dato
unità d'intendimenti e stabilito
t la concordia, che prima non esi
stevano in Italia. Sicché si po
trebbe esclamare con analogia di
significato: Oh felix culpa quae
nos Redemp torem ineruisti!
L'ltalia per più di 50 anni si è
[ creduta indipendente, libera ed
. unita, e si è sempre ingannata,
come ci inganniamo tutti, quan
do ci crediamo dolati di libero
! arbitrio, mentre non lo siamo, es
! sendo tutti soggetti ad un deter
i minismo spietato.
1 Dopo le guerre del Risorgi
-1 mento nazionale, l'ltalia fu asser
vita dalla Gei-mania, con una pe
-1 netrazione pacifica, economica
mente, politicamente e psicologi
camente senza che se ne avvedes
se. Ella era caduta nell'abbiezio
ne dell'Odalisca, che si crede re
! gina, e non è che una schiava del
Sultano. Fu la guerra europea
che la scosse dal suo letargo e le
! fece vedere la realtà delle cose, il
suo stato di vassallaggio e di as
servimento all'influenza tedesca.
Eppure, anche dopo che l'ltalia
da più di 2 anni e a scesa in guer
ra a fianco degli Alleati, non tut
ti gli italiani avevano percepito
quello stato di servitù in cui gia
ceva la nostra patria. Quest'igno*
ranza di alcuni, unita all'intrigo,
aveva creato del popolo le perni
ciose teorie dei pacifisti, neutra
listi, germanofih, austriacanti
ecc. I quali fiorivano come la gra
migna in tutte le parti della pe
nisola, fìnanco quando i successi
delle nostre armi ci avevano spin
ti quasi alle porte di Trieste. Ma
allorché si ebbe il disastro di Ca
poretto, le bende caddero dagli
occhi dei ciechi, da tutti si vide
la realtà delle cose ài chiarore di
una luce meridiana c quel disa
stro, tutto sommata, fu una vit
toria della pai-te sin a della na
zione contro la paAe malata, che
come cancrena 1/ rodeva mortal
mente. I
Quel disastro» Caporetto si
può considerai JBunque come il
taglio salutare
Cubicciotti.
ASTERISCHI DI GUERRA
DELENDA AUSTRIA!....
Come e perchè, d'improvviso,
mentre ancora Wilson e Lloyd j
George parlavano con un certo
deferente riserbo della monar
chia danubiana, e questa sembra
va singolarmente rafforzata da
Caporetto e dalla smobilitazione
russa, si sente lo scricchiolio dis
solvitore dell'annosa macchina
dinastico - burocratico - militare
che è l'impero austro-ungarico e
la profezia di Giuseppe Mazzini,
che ne preconizzava il crollo, sem
bra prossima alla sua realizzazio
ne?
Non c'è siepe di baionette, non
c'è ermetica chiusura di frontie
re, che possa spegnere il rumore
di una rivolta; ed ormai non si
può più tacere che le popolazioni
slave insorgono contro l'elemen
to tedesco e magiaro, da cui per
tanto tempo furono oppresse, e
tutti sentono che i tempi ingros
sano e che il tuono brontola mi
nacciosamente nel regno di Car
lo I.
Slavi del nord e slavi del sud si
levano in piedi, e gli italiani irre
denti porgono ad essi la mano.
Dove infierivano gli odii determi
nati dagli imperialismi dell'una e
dell'altra parte, fiorisce la prima
vera della santa alleanza dei po
poli.
Molte cause hanno contribuito
a far maturare gli avvenimenti,
tra cui l'inasprimento dei dolori,
dei martini degli slavi, che han
no toccato l'estremo limite; e
d'altro lato qualche fatto, che ha
indotto anche quegli italiani, che
prima si abbandonavano ai peri
colosi sogni dell'imperialismo, ad
una più equa considerazione del
la realtà.
Non c'è nessun italiano - a me
no che non sia un rinnegato il
(piale voglia rinunciare a Trento
e Trieste. E poiché dopo la defe
zione russa i futuri avvenimenti
militari debbono essere prospet
tati con occhio prudente, è mani
festo che il raggiungimento del
fini nazionali della guerra può e
deve conseguirsi mediante un
accordo con gli altri popoli, i qua
li, alla loro volta, sentendo che
ormai non hanno più negli italia
ni dei concorrenti, ma degli al
leati, traggono da questo fatto
novella lena, ele ringagliardite
speranze accrescono le forze e le
energie.
Si tessono ora cosi le file della
storia, della storia che domani
impronterà di sé-il mondo. Esi
ouò esseer convinti che essa sarà
storia di bene, anche e special
mente per l'ltalia.
LA MANO NERA.
Le gesta della Mano nera in I
talia sono davvero straordinarie.
E lo scandalo dei cascami di se
ta apprende a noi, immigrati in
quest'altra sponda dell'Oceano,
cose addirittura strabilianti.
Non v'è asino bipede il quale
non sappia a che cosa possano
servire in tempo di guerra
i cascami di seta e di cotone. Da
che la guerra è cominciata, e poi
che l'lntesa ha pro( lamato il
blocco attorno agli In peri Cen
trali, si è pensato alle gravi insu
perabili difficoltà cui sarebbero
andate incontro la Germania e le
sue Alleate per la crisi serica e
cotoniera. Ebbene, l'ltalia entra
in guerra, e permette che si rad
doppi, che si triplichi, che si cen
tuplichi l'esportazione dei casca
mi in Svizerà, e non certo per i
bisogni bellici della vicina repub
blica! ...
Si legge nei giornali italiani
che prima della guerra nel
1913 e 1914 si esportano in
Svizzera poco più che tremila
quintali di cascami di seta. Nel
1915 l'esportazione è quasi tripli
cata: si arriva a circa novemila
quintali. Ma l'impiego dei casca-
I mi per le cariche di artiglieria e
per l'involucro dei dirigibili te
deschi richiede nel 1916 alla So
cietà italiana sforzi sempre mag
giori. E da Milano emigrano ne
gli imperi centrali via Svizze
ra 52 mila quintali di casca
mi!
Vien fatto di domandare come
una enormità simile si sia lascia
ta compiere. Noi, che, sebbene e
migrati, sentiamo ancora di esse
re parte del bel paese, invochia
mo che finisca l'ora delle tolle
ranze, delle negligenze, delle vil
tà.
L'lntesa in genere e il nostro
paese in specie hanno pagata
ben cara la cronica tolleranza
verso la pleiade dei traditori
esplicanti senza troppe cautele la
più criminosa attività in favore
degli Imperi centrali. Forse e
senza forse i nemici avrebbero
già dovuto deporre le armi, se i
contrabbandieri non li avessero
riforniti di cotone e seta, di ra
me e di grassi, che ora le milizie
di Ilindenburg vanno anche rac
cogliendo avidamente nella Rus
sia indifesa.
Non è mai troppo tardi per im
pedire che il malefizio si perpe
tui e ingigantisca. Alcuni colpe
voli sono finiti in galera. Basta
un po' di buona volontà ed essi
avranno nei vari cellulari d'ltalia
compagni numerosi e non meno
pericolosi.
Alla vigilia della ripresa offen
siva nemica contro le nostre linee
del Piave, un'operazione siffatta
i aumenterebbe notevolmente le
I probabilità della nostra vittoria
Perchè il ne.niico vedrebbe final
mente scomparire molti degli
aiuti diretti e indiretti che ne fa
cilitarono la difensiva e l'offensi
va, dalla nostra dichiaiaz'one di
guerra alla infausta ritirata del
24 ottobre.
IL CONCORSO DEGLI
STATI UNITI
I giornali tedeschi cominciano
ora ad accorgersi che l'aiuto de
gli Stati Uniti alla causa degli
Alleati non è bluff, come prima
essi stessi avevano dato ad in
tendere al popolo tedesco. Cosi
dicendo e.«si si riferivano più che
altro all'aiuto militare.
Per ragioni facili a compren
dersi le spedizioni di soldati in
Europa sono avvenute in segreto,
e per ragioni più ovvie non si è
rivelato il numero delle forze
che hanno varcato l'Oceano. Di
questo silenzio sembra che i te
deschi fossero rimasti soddi
sfatti, ritenendo che l'America
potesse mandare soltanto limitati
contingenti di truppe, più per
solidarietà morale che come aiu
to effettivo.
Ma mentre passano 1 mesi e l'e
sercito dei barbari si dissangua,
cercando nervosamente una solu
zione che non trova, dall'Ameri
ca salpano centinaia di trasporti,
ad onta della insidiosa guerra
dei sommergibili. La "spedizione
americana" è diventata una real
tà ; ed ormai qui è noto a tutti
che il governo ha stabilito di a
vere per la prossima estate un
milione e mezzo di uomini sul
suolo francese.
Ora pare che i tedeschi comin
cino a preoccuparsi, e si preoccu
pano soltanto degli uomini che
gli Stati Uniti potranno mandare
contro di essi, senza considerare
forse per non destare nel po
polo un altro più grave allarme
l'aiuto economico che il Nord
America dà alle Nazioni Alleate
I sei miliardi di dollari che rap
presentano finora le sovvenzioni
fatte alle Nazioni dell'lntesa, i
rifornimento ininterrotto di ar
mi, di munizioni e di vettovaglie
la febbrile organizzazione pei
fornire all'Europa tutto ciò di
cui essa manca per poter fron
teggiare il nemico: sono lutti ele
menti di fatto che non possono
sfuggire nemmeno all'ottusa
mentalità teutonica. E le conse
guenze di questi fatti, disastrose
per la Germania, saranno un al
tro titolo di onore per la Repub
blica del Nord America, che, ir
un impeto di altruìsmo, ha mes
so tutte le sue risorse a beneficic
della buona causa, per il trionfo
della civiltà sulla barbarie.
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