The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, October 22, 1921, Image 1

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olume Otto Numero 30
LA CONFERENZA DEL DISARMO
E' ALLA VIGILIA
Finalmente! E' il sospiro del Governo di Washington. Ci
siamo! E' il grido concorde delle nazioni chiamate a Congresso.
Harding vede il raggiungimento di un suo intimo desidero di fa
ina, mentre i Rappresentanti delle N'azioni alleate ecl invitate a
Washington vedono il principio di una comoda villeggiatura.
Questo é il preludio del nostro commento, che sarà dato completo
non appena termineranno le operazioni della Conferenza, Per ora
ci basti notare che i punti stabiliti dal Magno invito sono già. qua
si del tutto sfumati. Un solo punto rimane più o meno intatto ed
é quello di una sicura e lunga chiacchierata, che possibilmente ap
porterà un leggieró.rinnovamento di carattere militare.
LA DISOCCUPAZIONE
Questo argomento oramai é diventato una piaga purulenta
che sembra quasi inguaribile. Pare impossibile il pensare che la
crisi dura da un anno e più !—Tremenda realtà ! -
Da ogni punto si leva un solo grido di protesta per la fame e
per il lavoro e per lavvicinarsi dell'inverno. .Ma questo grido ri
mane sepolto nelle promesse illusorie: "Vedremo, forse, domani,
ecc." —Oppure esso ha una risposta dall'alto: "Non potete occu
parvi? 'Ebbene, cercate lavoro" —Sémbra proprio di vivere nel
mor.do della favola e della burla. Si osa ancora oggi dire al mo
ribondo : "Perché muori?" Che il tempo sia cortese!....
L'ONO. CROW DI UNIONTOWN AL POSTO DI KNOX
leri l'altro il Governatore Sproul nominò il senatore statale
William E. Crow, da Uniontown, al posto del defunto P. C. Knox.
tjVlr. Crow é avvocato, ha circa 51 anni ed é membro del sena
to statale dal 1907. Egli 6 presidente della Commissione Senato
riale Statale dal 1913.
LA CUOCE DI GUERRA FRANCESE AI SOLDATI
AMERICANI MORTI SUL CAMPO DI BATTAGLIA
PARIGI—II Maresciallo Foch poserà la croce di guerra fran.
cese sull'entrata— in cima alla dedica—del cimitero di Arlington.
dove sono sepolti molti soldati americani, di cui non si conoscono
le generalità. , •
LA POLONIA APPROVA LA pECISIONE DELLA LEGA
DELLE NAZIONI
LONDRA —Riceviamo un comunicato, che definisce la seria
questione dell'Alta Slesia. La Polonia ha accettato la decisione
della Lega delle Nazioni ed ha dichiarato che coopererà, per la ri
costruzione delle terra devastate.
L'ANNUNZIATO SCIOPERO DEI
FERROVIERI SARA' EVITATO,
SECONDO L'OPINIONE
DEL GOVERNO
PITTSBURGH —I ferrovieri stanno preparando una doloro
sa, ma inevitabile sorpresa per il 30 Ottobre. Essi, organizzati
sotto l'egida dell'Unione, hanno in diverse riunioni, svoltesi in
parecchie importanti città, deliberato di scioperare. Inoltre han
no deciso di non cedere, di fare uso magari di areoplam, di usare
ogni mezzo atto ad indurre i Capì delle Ferrovie a piegare la,te
sta ed a vincere su tutte le basi. L'intenzione é sinistra, il pro
gramma é preoccupante per il Governo. Questo messo a cono
scenza del fatto dalle varie autorità delle citta su menzionate e
dalla forma grave con la quale la notizia é stata divulgata dalla
United Press, ha stabilito di provvedere in tempo, affinché ogni
movimento sia sfatato ed in caso ogni pericolo riparato.
Infatti il Presidente Harding ha dichiarato che. se mai i mez
zi coercitivi non saranno sufficienti per riportare i ferrovieri al
posto di lavoro e di dovere, egli sfi varrà della autorità concessa
gli dalla Costituzione degli Stati Uniti per prendere in nome del
Governo le redini delle ferrovie.
Questa via di risoluzione però sarebbe troppo violente e nello
stesso tempo la prova lampante della simpatia del Governo verso
i capi della Compagnia Ferrovaria. Pertanto éda prevedersi che
in tale caso i ferrovieri scioperanti si inasprirebbero e rendereb
bero la loro lotta più dura, aggiungendo allo spirito di essa lo
spirito di vendetta. La situazione é tremenda. Sarà facile o per
lo meno possibile risolverla in qualche modo, su qualche base.
Forse si e forse no. dicono mqlti. Noi abbiamo una opinione otti
mista in un senso. E questa opinione éla seguente: "I Capi
della Compagnia della Pennsylvania, che sempre hanno dominato
e dominano, dovrebbero acconsentire alla scusabile pretesa degli
operai, i quali chiedono il salario sufficiente e corrispondente al
lavoro, che é fra i più pesanti, perché é troppo pratico e materia
le." Ciò naturalmente significa dare una stilettata al cuore di
questi Capi, i quali sono ben disposti a diminuire e per nulla af
fatto ad accrescere. Questa pero in tanto disordine di cose é1 u
nica ancora di salzezza per essi ed é l'ultima via di tentativo de
gli onerai. Attendiamo eli eventi.
li. PA TRIOTA
NIXON AVENUE
GIORNALE SETTI MAI ALE INDIPENDENTE
DIAZ IN AMERICA
| '
DIAZ ACCLAMATO DA N MILIONE DI PERSONE •
Se a terra vibra, in mezzo ìlle folte file della folla formante
due immense ali umane, la cord dell'entusiasmo, per l'ecceziona
lità e la solennità del momento,non meno entusiasmo é nel cuore
dell'equipaggio del 4 'Giuseppe 'erdi," ed in tutti i cuori di colo
ro che hanno avuto l'alta ventira di fare il viaggio col nostro E
roe, e sul bellissimo vapore chesi fregia del nome di un altro no-.
stro "Grande" é un via vai efitinuo, uno scrutar profondo per
l'ampia baia cui fan contorno inpressionante, i "grattaceli" smi
surati, biancheggianti sotto il "aggio pallido del bel sole autun
nale.
Tutto ad un tratto, gli sgiardi degl'impazienti scorgono il
"Lexington" al quale fanno eoDna, muovendo tutti verso il "Ver
di" parecchi altri battelli, battenti le due gloriose bandiere ami
che, (simboli eccelsi di due fulfide glorie autentiche, ed un grido
formidabile echeggia in mezzo al mare: Viva l'America!
A quel grido, presto ne segte un altro, non meno entusiastico,
che si sprigiona spontaneo e fcrte, dai petti di coloro che occu
pano il "Lexington" e da tutti gli altri che gremiscono le decine
di battelli, mossi incontro al "?erdi" per goder della gioia dì es
sere i primi a salutare l'Eroe, e quel grido é "Viva l'ltalia," "Vi
va il generale Diaz!"
Fuse, per qualche istante, quelle alte grida di omaggio reci
proco, formano il più sublime inno di gloria che possa salire dalla
quieta immensità delle acque scintillanti al sole, al cielo sconfina
to, e smagliante.
L'IMPONENTE REEVIMENTO ALLA BATTERIA
Alla Batteria S. E. Diaz fu ricevuto ufficialmente dal Sinda
co Hylan, dal Luogotenente Governatore Wood, dal Senatore Co
tillo, dal Giudice Freschi, dal Giudice Mancuso e dagli altri mem
bri dei vari Comitati costituiti per tributargli le onoranze che
merita un uomo che come lui ha tante benemerenze verso la gra
titudine del mondo.
\Passando a traverso il Pier pomposamente decorato S. E. si
ni e pala «slatta—> nva-.xHì vennara .orAftent&ti i
rappresentanti della Città e dèa - cnatò. "~
Verso le 11:30 il Generalisèimo Diaz seguito dalle Autorità,
apparve sul piazzale della Batteria ove erano stipate diecine di
migliaia di curiosi, tenute a stewto a bada da un cordone di poli
ziotti.
>Sul piazzale era schierato un drappello di poliziotti a caval
lo con musica e bandiera. L'onore delle armi venne reso da un
battaglione di soldati, in tenuta di guerra al Comando del Tenen
te Colonnello McCarthy.
Tutti gli edifici che s'innalzano gigantescamente lungo il piaz
zale della batteria erano imbandierati a festa con i vessilli Italia
ni ed Americani. Dalle finestre-di ogni palazzo si spingevano a
vanti migliaia e migliaia di teste d'impiegati di ogni categoria,
che si associavano nella superba dimostrazione che questa metro
poli ha reso all'eroe che in Vittorio Veneto segnò la disfatta ir
reparabile dei nemici dell'umanità.
Giammai si vide, a memoria, di uomo, una testimonianza piò
imponente e più entusiastica. Non si esagera se si afferma che al
ricevimento del Generale Diaz presoro parte complessivamente un
milione di persone.
IL SALUTO DELLA STAMPA AMERICANA
Quasi tutti i giornali di New York e di Philadelphia hanno
salutato con vivo entusiasmo l'arrivo del Generale Diaz in Ame
rica, e quei pochi che finora hanno mancato senza dubbio ripare
ranno subito.
Il Times di New York ha scatto:
"Dopo il disastro di Caporetto, egli fu la mente direttiva e
la mano che trasse la vittoria dalla sconfitta, ricaccio gli austria
ci dal Piave, infranse il morale dell'Austria e dei suoi eserciti, e
ridié fede alle potenze alleate ed associate, ciò che segnò, il prin
cipio della fine.
"Molti fanciulli che hanno avuto la fortuna di vedere il Ge*
nerale Diaz, se ne gioieranno in vecchiaia, come quelli che videro
il Generale Washington."
Il World di New York, ha detto:
accoglienze,—che saranno ripètuto ovunque il Ge
nerale Diaz si recherà—significano molte cose. Amicizia per l'l
talia, ammirazione per il carattere ed i servigi resi alla civiltà dal
distinto ospite della città,.
L'lnquirer di Philadelphia, ièri diceva:
"Noi amiamo l'ltalia per il suo grande passato. Noi amiamo
l'ltalia per ciò che é oggi, e specialmente per ciò che certamente
farà, in avvenire. Noi salutiamo il Generale Diaz come persona
che rappresenta l'onore e l'onesta d'un popolo, e personifica la
storia d'una nazione a cui il mondo deve moltissimo, da 2700 an
ni in qua."
DalFEvening Ledger:
"Poiché é stata abitudine degli storici della guerra di dare
pieno credito alla Francia ed all'lnghilterra per gli aiuti accor
dati all'ltalia, dopo Caporetto l'opera di Diaz non é stata ancora
pienamente apprezzata fuori d'ltalia.
"Nel Generale Diaz l'America saluta un uomo veramente
grande, che merita tutti gli onori che gli verranno estesi."
Dal Record :
''Diaz ottenne una vittoria che costrinse
ad implorare l'armistizio e tolse il più grande sostegno alla Ger
mania, ciò che apri la via all'armistizio finale del novembre, 1913
ed alla fine della guerra.
"Il saluto di ieri non gli fu dato solo da New York, ma dal-
INDIANA, PENN'A.
La irrigazione dei Mezzogiorno
d'ltalia
jS>i ha notizia da Campobasso di un affollatissimo Congresso—
il primo—per la irrigazione del Mezzogiorno. Vi é intervenuto
Sua Eccellenza Mauri, Ministro della Agricoltura. Accolto con
i debiti onori egli ha parlato con quella competenza magistrale
che lo distingue e che hanno fatto subito di lui alla Camera uno
dei pochi che, quando si parla dLquestioni tecniche, non sentono
il bisogno di ''squagliarsela" per soggiornare più opportunamente
f sotto i porticati del "Fagiano."
Se Dio vuole dunque, anche per il meridionale —per quel me
ridionale cosi ardentemente amato da Francesco Crispi e da Rug-,
gfro Bonghi, cosi.-bene illustrato da Salandra, da Orlando e da
tutta una .pleiade di scrittore, di statisti, di uomini di cui Ita
lia" tutta si onora—é scoccata Fora di redenzione, non più a chiac
chiere, ma a fatti. Dopo che Salandra cominciò con il latitano
pugliese a dare un colpo sodo di piccone e ad additare nuove vie
alla forza degli aratri ed a glorificare—con un sicuro premio di
possesso—d'opera del vomere che si maneggia con tanto sudore
parve per un momento che ognuno non si occupasse che del meri
dionale, sopratutto perché, compresa la grande verità che l'lta
lia é la "magna parens frugum", più di duemila anni or sono can
tata da Virgilio, si voleva inondare il mondo con i suoi prodotti.
E Nitti fece qualche cosa di meglio e di più: sollevò al altez
za di problema statale la questione meridionale: sognò di redime
re l'ltalia dalla schiavitù inglese, sostituitasi con maggior forza a
quella tedesca, con rialzo vertiginoso di noli,-con sbalzi di cam
bio catastrofici, cosi che l'ltalia boccheggiante ed esausta pareva
dovesse esalare il suo spirito ogni volta che approdava alle sue
banchine con un carico di carbone coke, voile insomnffe trasforma
re tutte le pesanti, afose ed incandescenti vie di ferro per dove i
nostri merci ed i nostri treni ojdinarii trascinano le loro vecchie
e logore carcasse, in agili, luminose e fresche vie di navigazione,
per dove le criniere delle sorgenti, la vena ricca e dispersa delle
onde che sorgono sui nostri Appennini, disciplinate c inondate
avrebbero potuto irrigare i campi, centuplicare le forze di comu
nicazione assai più rapide ed assai meso costose, perché largite a
noi dalla nostra buona e ricca terra e non misurateci a oncia dalfflf*
tradizionale puritana usura inglese. Ed il progetto si mutò in
legge.
Ma quante leggi in Italia, le più provvide sia pure e le più ur
genti, costrette a funzionare soltanto dopo una serie infinita di
pratiche e disperdutesi nei mille anfratti ed andirivieni di quel
formidabile Moloch che é la burocrazia, ne rimangono a documen
tare soltanto la buona intenzione del Legislatore? La crisi poli
tica, per cui Nitti parve incapace di più arginare i movimenti sov
versivi ingigantitisi nel Paese e che pareva dovessero condurlo
perfino ad un mutamento di regime, travolse con sé buona parte
di quelle intenzioni di bene e di redenzione dal carbon fossile. Nit
ti dovette pensare a sventare i continui, reitrati, incalzanti attac
chi avversari: Ritiratosi poi dal Governo passato all'opposizione,
la sua opera si ridusse ancora una volta ad essere la pia intenzio
ne di un domni di reincarnazione governativa.
Giolitti poi, poveromo, aveva troppo da salvare e da rifare,
ed il problema meridionale fra i "crucifige" dei socialisti, gli
."alala'," dei legionarii e l'inno dei fascisti, sarebbe stato un sac
chetto abbastanza pesante. Chissà se le tasche del suo palamido
ne non ne sarebbero rimaste sfondate ?
In ogni tìiodo, qualche cosa si fece: qualche cosa di pratico,
anche segnatamente nel Molise, ove non é paese che non viva al
l'ombra di una sua officine, ove non é gente che non si adoperi per
il progresso della sua terra. Ora ritorna e galla l'interessamento
ilprogramma di irrigazione nel mezzogiorno -forma la mira di Bo
nomi. Speriamo che a questi il cammino sia facile. **Ed é tale.
A meno che .
A meno che un'altra crisi ministeriale non interrompa il ritmo
della ricostruzione —ancora una volta—e si pensi a nuovi rivolgi
menti e capovolgimenti.
Intanto poco é mancato che ciò non avvenisse. N. CARLO.
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l'America. Fu il saluto ad un ufficiale italiano, il quale, salvan
do la propria nazione da un disastro, determinò la vittoria degli
eserciti alleati."
IL MESSAGGIO DI DIAZ AGLI STATI UNITI
Nei breve tragitto dal Canale Ambrose al Pier S. E. Diaz affi
dò al Rappresentante del "Bollettino " e dell' 4 Associated Press"
il seguente messaggio al Grande Popolo che ci ospita :
"Sono profondamente commosso della gradita e cordiale
manifestazione che mi arriva da questa'grande Nazione, ove han
no trovate cortese ospitalità milioni di lavoratori Italiani e che
ha dato cosi nobile esempio di solidarietà umana e di civile con
cessione dei diritti e dei dovéri. »
"Alla stampa porgo un pensiero di fede edi amicizia. Ad
essa vada l'espressione di omaggio e di ricordo verso i valorosi a
mericani e connazionali, che sui campi di Europa fecero generoso
olocausto della loro rita per un alto ideale di giustizia e di liber
ta."
L'AMERICA PROCLAMERÀ' LA PACE CON LE POTENZE
CENTRALI IL GIORNO 11 NOVEMBRE
WASHINGTON—II Presidente ha ufficialmente annunziato
che, previa determinazione del Senato, il Governo proclamerà la
pace con le Potenze centrali il giorno sacro all'armistizio, 11 No
vembre prossimo.
SABATO
22
OTTOBRE
19 2 1
5 Soldi la Copia "THE PATRIOT"