(THE PATRIOT) Published Weekly By I THE Patriot I Publishing Office: No. 15 Carpenter Ave. Marshall Building INDIANA, PENNA. f. BIAMONTE Publisher Bntered as second-clas matter Sept ember 26, 1914, at the postoffice at Indiana, Pennsylvania, under the Act tot March 3, 1879. SUBSCRITION One Year $2.00 - Six Months $l.lO IL LINGUAGGIO POLITICO DKI FI ORI "L'onorevole Brunelli, inauguran dosi la XXV legislatura, porse ad o gni deputato socialista un garofano rosso." Si Vende una PICCOLA FARM con casa e 41 acri di terra. La farm e distante 3 miglia da Creekside ed un miglio da Chambersville. RIVOLGERSI ALL AVVOCATO HARRY EARHART, Indiana, Pa. Savings &> Trust Building [ INDIANA, PENNA. i f 4 i II Dipartimento Italiano e' sotto la direzione dell'Avvocato : l JOSEPH C. MACRO \ i 3 t NOI SIAMO AGENTI DEL BANCO DI NAPOLI i l H ; Accordiamo il cambio a secondo le "i l Ì quotazioni della Borsa j [ DIPARTIMENTO~~RISPARMIO ] ? per gl'ltaliani della Contea i l 4 l Sui depositi paghiamo il 1 l Ì l 4 per cento annuo i ♦ ♦ I SI CERCANO I AGENTI :o o o per la vendita di "Ferro China Stella", il quale e' abba- ;• o stanza conosciuto per tutti gli Stati Uniti, il "Ferro China ;; o Stella potete ordinarlo senza aver nessun disturbo, giac- j; <1 che e stato approvato dal Governo degli Stati Uniti esse ;; o re un medicinale. Prezzi convenienti. j; 0 Scrivere subito alla li il # :| Italian Ferro-China Co. j i| DEPT. P. ;| il 1030 So. 9th ST. PHILADELPHIA, PA. ! 1 Poveri fiori! Oltre che alle dol ciastre smanie versaiole dei trovato ri di tutti i tempi, dei poeti elegiaci e dei favoleggiatori, essi vennero sca gliati nei vortici delle passioni poli tiche, quali assertori delle finalità di opposte fazioni. Una strage di gigli In un inverno rigidissimo, nel 1831 vennero uccisi dal gelo tutti i gigli dei regali giardini delle Tuilleries. Vi fu un giornale legittimista che ac cusò tosto qualche settario, di aver versato sopra i regali fiori una so stanza corrosiva. Ma se i gigli fuoron proscritti do po il 1830, nel 1915 i liberali fran cesi videro entrare un altro fiore in nocente nella politica e nella oppo sizione più avanzata. Le viole, che finó ad allora, avevano custodito ge losamente, sotto l'erba, le loro ame tiste profumate, invasero i circoli po litici, con il proposito di rovesciare un governo "imposé par les baion nettes étrangéres." La Restaurazio ne lanciò i suoi procuratori generali contro le povere violette, ed esse ven nero dichiarate sospette e nemiche dello Stato, e messe sotto la sorve glianza dell'alta polizia. L'ordine più severo venne impartito agli a genti della forza pubblica in Francia, e, specialmente alla gendarmeria rea le, di catturate ogni violetta che a- vesse osato di mostrarsi in luoghi pubblici. Al tempo del Terrore i vandeani portavano delle viole matronate, co me simbolo della loro incrollabile fe de monarchica. Questo fiore era sta to uno dei fiori preferiti dalla sven turatissima Maria Antonietta. La tragica regina era stata rin chiusa nel peggior aneto della Con ciergerie: fetido e umido. I fiori di Maria Antonietta * La regina non aveva per abiti che una vecchia vestaglia nera e delle calze, ch'essa toglieva la sera, re stando con le gambe nude, per ram mendarle ella stessa. Una donna —il suo nome non ó j abbastanza noto —una buona una ec ! celiente donna, trovo una felicità e un lusso da offrire a colei ch'era proi j bito chiamare altrimenti che vedova I Capeto. j Madame Richard, portinaia della prigione, le portava ogni giorno dei mazzi di fiori scelti fra quelli ch'es sa prediligeva: erano viole matrona te, garofani e tuberose, che cangia vano in profumo i putridi miasmi della prigione orrenda. Madame Richard fu denunciata, arrestata e messa in prigione, ma non si osò procedere più in là, e fu liberata dopo angoscianti giorni di prigione. Delle rose, come simboli di compe tizioni tremende, basterà ricordare la Rosa Rossa e la Rosa Bianca d'York e di Lancastro. Di esse diremo inci dentalmente ch'ebbero il disprezzo confinante con l'orrore di una regi na: Caterina dei Medici, e che il lo ro profumo faceva cadere in deliquio il cavaliere di Guisa. Ma ritornando al bolscevizzante garofano rosso, d'onde abbiamo pre so lo spunto per questa profuniata politica divagazione, diremo che se fu il fiore preferito del gran Condé, che volle persino coltivarlo sugli spalti della prigione di Vincennes, dove fu prigione, fu, nel Risorgimen to, il simbolo della libertà redentri ce: libertà vera, fiamma purissima che tutti riscalda e illumina. Sulla tomba di liucatelli Cesare Lucatelli —zio di Luigi Lu catelli, il giornalista eminente scom parso da poco—apparteneva a fami glia romana di patrioti ardenti: per ciò assai perseguitata dal governo pontificio. Cesare era considerato come animo indomito, capace di qualunque ardimento per la propria fede e di condurre le cose alle più perigliose conseguenze. La polizia papale perciò lo sorvegliava e anela va il momento di colpirlo. Nella sommossa grave del settem bre del 1861, provocata dalla traco tanza delle truppe francesi tutelati ci in Roma del potere temporale, ven ne ucciso un carabiniere pontificio, un tal Velluti. Autore dell'omicidio era stata Giacomo Castrucci che pe rò era riuscito a mettersi in salvo. Venne arrestato tra la folla, dal gen darmi. Cesare Lucatelli, e tosto ac cusato della morte del Velluti. Era innocente. In breve tempo la i struttoria del processo fu compiuta. Condannato a morte, Roma arse di sdegno. Il papa negò la grazia che gli ven ne invocata da monsignor Sagretti, e persino dall'ex-sorella del re di Napo li. Immacolata Pia. Sull'alba del 21 settembre 1861, Cesare Lucatelli venne condotto al l'estremo supplizio in piazza dei Cer chi. La mattina seguente malgrado la sorveglianza della polizia, fu vista sulla fosse che copriva il mutilato corpo dell'innocente una bandiera tricolore con questa scritta: "W l'lta- lia! W. Vittorio Emanuele." E' tut to intorno garofani rossi. B. Gutierrez. TRUFFE E DRAMMI TELEFONICI Una truffa di 100,000 lire, é stata compiuta recentemente a Napoli me diante invito telefonico, fatto a no me del banchiere Alhaique, di Roma, Ja uno sconosciuto lestofante, a quel la sede della Banca Italiana di cre dito e valori, affinché fosse pagato uno chèque per detta somma ad un preteso impiegato del banchiere stes so colà di passaggio. La telefonata dal Ministero Il telefono serve spesso da ottimo manutengolo agli intraprendenti truffatori. Fra i colpi più audaci tentati me diante una telefonata va ricordato quello che nel 1913 per poco non eb be successo a Monaco presso il Mini stero bavarese delle comunicazioni. Un giorno una grande birreria rice vette una telefonata da quel Ministe ro, il quale pregava di mandare, ad un determinato ufficio del Ministero stesso, diecimila marchi di piccole banconote per il cambio con biglietti grossi. Telefonava un alto impiega to, tale Morar. Il fattorino della birreria, giunto al Ministero avanti alla porta indicata dalla telefonata, udi per caso che il Morar si trovava in viaggio. Chi mai aveva allora te lefonato? Aperta la porta dell'uffi cio fu trovato, seduto al tavolo, un uomo con occhiali e parrucca: il se dicente Morar! Il truffatore fu sma scherato, arrestato e identificato per certo Kunszer che aveva subito già diverse condanne. Ma il telefono é galantuomo e si presta anche a far scoprire i ladri. La voce di Dio nel telefono Nel 1911 a Pietrogrado, in casa del consigliere di Stato, Dynow, av venivano continui furti dì gioielli e di argenteria senza che si riuscisse a scoprirne l'autore. L'unica persona che avrebbe potuto essere sospettata era la vecchia cuoca che si trovava al servizio della famiglia da oltre trent'anni e che era tenuta in conto di persona fedelissima e onestissima. Siccome i furti non cessavano, il consigliere decise di ricorrere alla polizia. L 7 Fumate i SIGARI LA PATRIA Fermentati e stagionati con sistemi uguali a quelli usati dalle Regie Privative Italiane Si vendono ovunque o presso la Indiana Macaroni Company Soli Agenti Rappresentanti per le Contee di Jefferson, Westmoreland, Cambria ed INDIANA Il commissario Bielin, incaricato dell'inchiesta, credette subito di non doversi fidar troppo della vecchia cuoca e manifestò anzi i suoi sospet ti fu di lei al consigliere il quale eb be un sorriso di compassione e pure permettendo al funzionario di prose guire le indagini in questo senso, ag giunse che era persuaso della loro inutilità. Ma intanto il commissario aveva a vuto subito occasione di convincersi che la cuoca non era poi tanto in genua come faceva credere colle sue risposte da perfetta idiota. Una perquizione operata nella sua stanza ebbe esito negativo. Ma il commissario senza perdersi di corag gio, continuò a tenerla d'occhio e dalle informazioni raccolte sul suo conto apprese che essa aveva un sa cro rispetto per il telefono. Siccome nei numerosi interrogatori continua va a dare delle risposte sciocche, il commissario tentò di ricorrere al te lefono. All'apparato venne applica to uno strumento speciale allo scopo di fare risuonare in tutta la stanza dove si trovava l'apparecchio ricevi tore le parole pronunciate al telefo no. La cuoca venne invitata a un'ora combinata nella stanza del padrono e mentre stava scambiando delle pa role con quest'ultimo, dall'apparec chio del telefono partirono delle gri da di questa genere: "Nastia Miachilowna, tu hai pec cato, tu hai rubato l'argenteria del padrone!" Queste parole produssero un ef fetto disastroso sull'anima della cuo ca, che, pallida e tremante, comin ciò a balbettare davanti all'apparec chio: "Questa éla voce di Dio. Io chiedo perdono dei miei peccati e so no pronta a restituire tutto." La voce del telefono rispose: "Va a prendere subito gli oggetti rubati!" E la cuoca, in preda a uno spaven to indicibile, usci e corse da un ope raio presso il quale aveva raccolto un intero deposito di oggetti preziosi ru bati in casa del consigliere, ritornan do poco dopo col bottino... Attentati... telefonici. Il telefono può talvolta diventare un delinquente pericoloso. Nel set tembre del 1908, il Presidente del Guatemala, Cabrerà, era nel suo uf fieio, allorché suono il telefono. Tol se il ricevitore e subito esplose una macchina infernale con cui il filo te lefonico era stato messo in comunica zione. Il Cabrerà fu lanciato contro una parete e riporto parecchie ferite. l*n attentato consimile fu commes so contro il direttore delle officine e lettriche a Maskara, in Algeria, Pa rendogli che il telefono non funzio nasse bene, si mise ad esaminarlo, ma subito una terribile scarica elet trica lo getto a terra. Si scopri che il filo telefonico era stato congiunto sulla via con il cavo della energia e lettrica ad altissimo potenziala Un operaio licenziato aveva ideato ciò. Telefonate angosciose 11 telefono, come si vede, ha pur esso i suoi fasti e nefasti. Tra i prl- I mi va segnalato come a New Brigh- I ton un giovane che aveva tentato di ' suicidarsi abbia potuto salvarsi tra scinandosi sino al telefono per chie dere soccorso. Svenne prima il poter dare nome e indirizzo; ma la polizia, messa sull'avviso, accorse in auto mobile, lo cercò e lo trovò. A New Jersey fu una telefonista che udendo lamenti al telefono cor rispondente all'ufficio pompe dell'ac quedotto, avverti il direttore di que sto, il quale accorse e trovò l'inge gnere di servizio ferito orrendamen te e in pericolo di morire dissangua to, perché travolto sotto il macchi nario. A Parigi il 27 ottobre 1913, verwó mezzogiorno, la portinaia di uno sta bile udiva al telefono, e faceva ascól tare ad alcuni passanti e ad un agen te di polizia, delle grida femminili di soccorso: "Mi uccidono! correte!" Ad un tratto si udi la voce spegnersi, si udi rono dei rantoli e quindi il tonfo di un corpo che cadeva. Malgrado tutte le inchieste fatte, non si riusci a pa pere donde quelle grida provenisse ro. Chi era la misteriosa sconosciu ta? Era stata soltanto ferita? Que sto strano episodio, per le tenebre che lo circondavano, parve più terri ficante del notissimo lavoro del Grand Guignol, "Al telefono," dove un marito percepisce al telefono le grida di sua moglie che viene assas sinata da banditi.... B. Mondin!.