Cambio 260 per cento Lire 1800 per Dollari 100 NETTO AGENZIA BIAMONTE Indiana, Penna. PER ME Ad una fermata tramviaria. Un Tecchio signore, che attende pazien temente il passaggio delle vettura e lettrica, esclama con filosofia, rivol gendosi ad un tale che é fermo li presso: x —Se non ci fosse l'inconveniente di doverlo aspettare, alle volte anche per più di mezz'ora, si può dire, sen za tema di essere smentiti, che il I Indiana Baking Co. Indiana, Penna. Auto Tire Retread Co. Vulcanizzano e rimodellano gomme d'Automobili Lavoro garentito —Prezzi ragionevoli Si vedono nuove gomme e camere d'aria Risparmiate denaro, riaggiu- state le vostre gomme e carne- - ' .. . i \v« re d aria. Un'altra volta portate da noi rfjjal J \ le vostre gomme vecchie e vi garentiamo 3.000 miglia di per- x , vljfy GOMME 30x3—53.50 GOMME 30x3 $9.50 Convenienza —dateci un ordine di prova Rising Bros. (Di rimpetto al Farmers Hotel) 478 Phila. Street, . . Indiana, Pa. OEM STUDIO ! 730 Phila. 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Ma vedi, accen nando alla cocotte —apparecchio ! * * * Sul portone di casa... —Enrico —disse dolcemente la gio vane sposa a suo marito—ho riflet tuto che posso benissimo fare a me no del vestito nuovo. Cosi, rispar miando quei denari, inviterò la mam ma a passare un mese con noi e... —Ma mia cara—interruppe il ma rito scandalizzato—non puoi certo termine la stagione con questo vesti to!.. Te ne occorre assolutamente un altro; anzi, andiamo subito a sceglie re la stoffa... ' # Il pover'uomo non vide con quale sorriso di trionfo la giovane sposa gli prese il braccio!... * * $ Bevoni ha passato tutta la notte in baldoria e ritorna a casa al mattino reggendosi a mala pena sulle gambe. Entra in camera e trovarla moglie che, alzandosi di scatto a sedere sul letto, gli grida inviperita: —Vergogna, vergogna! Sono le sette, capisci? E' questa l'ora di ve nire a casa? —Le sette? —ribatte Bevoni con tutta serietà. —E a quest'ora sei an cora a letto. Una signora entra come un bolide in un negozio di pelliccerie. —-Mi occorre una mantellina di pelliccia, ma presto perché devo par tire, se no perdo il treno. —Che genere desidera? —le chiede il^eommesso. —Mi dia quella li, in vetrina, ma svelto, ho fretta, non ho un minuto da perdere. Prende la pelliccia, se la getta sul le spalle e si dà un'occhiata nello specchio. —Si, si, questa va bene. Meno male che l'ho indovinata subito. —Permetta, signora—fa il com messo; e si accinge a toglierle la mantellina per farne un pacco. —Lasci, lasci—strilla la signora —; la tengo addosso: non ha capito he ho fretta? Paga, e via come una freccia, men tre dietro alle spalle le sporge dalla pelliccia un cartellino su cui a carat teri abbastanza visibili, si legge: "Vera marmotta." I SEGNALI ULTRA TERRESTRI RICEVUTI IN AUSTRALIA Dopo vani tentativi per potersi mettere in comunicazione con l'Eu ropa, degli sconosciuti segnalatori di telegrafia senza fili pare che stieno facendo sforzi per comunicare con l'Australia. Sin da mercoledi scorso esperti ed intelligenti operatori in Sydney hanno ricevuto numerose se gnalazioni, che dices* sieno uguali a quelle pervenute in Inghilterra e ri cevute da Guglielmo Marconi. Cre desi che tali segnali provengano dal la stessa lunghissima onda. Essi consistono sulla frequente ripetizione di due lineette, rappre sentanti la lettera "m". Le onde provengono con un'ampiezza d'onda di SO,OOO a 120,000 metri e secondo il parere degli esperti tale distanza non si é potuto finora raggiungere da qualsiasi stazione di telegrafia seqza fili della Terra. CENNI STORICI 1503-1920 LA IHSFIDA DI BAULETTI Durante la guerra tra Francesi e Spagnuoli che combattevano per que sto, per vedere chi di loro riuscisse a spadroneggiare in Italia, avvenne la disfida di Barletta (1503). Gli Spagnuoli si erano chiusi in Barletta. Alcuni Francesi colti al l'improvviso da Spagnuoli ed Italia ni in una sortita, furono fatti prigio nieri. Condottili in Barletta, si die de loro un pranzo dal capitano spa gnuolo. 11 discorso cadde sai valo re. Un certo La Motte Capitano fran cese disse: —Gli Spagnuoli sono al certo degni di stare a fronte di noi Francesi; ma gli Italiani sono vili e codardi. —Gli Italiani che erano pre senti, a quella villania si sentirono rimescolare, e.—Voi mentite per la gola,—dissero, sfidando li per li il ca pitano francese alla prova delle armi. Fu accettato. I Francesi cui stava di proporre le condizioni, vollero che 13 Italiani e 13 Francesi combattes sero in campo chiuso al li 13 di feb braio di quell'anno. (Coloro scelse ro il numero 13, sapendo qual pregiu dizio di mal augurio vi attaccavano gli Italiani e sperando ciò potesse far cadere a questi le armi di mano.) Venne il di 13; in un piano, cir convallato da un solco tra Barletta, Andria e Quadrio, doveva aver luogo la prova. Essa era allultimo sangue. Ogni parte doveva portare seco una somma stabilita pel riscatto, in caso le fallisse la prova. Qual campione fosse costretto a valicare il fosso, era considerato fuori combattimento e perciò vinto. Con gran millanteria giunsero sul campo i 13 Francesi, i più aitanti della persona e il meglio di tutto l'e sercito. Essi non si degnarono di se co portare la somma del riscatto, cer ti tenendosi della vittoria. S'ha a di re che fra loro vi era un rinnegato i taliano, come ce n'ha sempre, certo Claudio da Asti. Giunsero gli italiani; erano: Etto re Fieramosca da Capua, Giovanni Capoccio romano, Giovanni Branca leone romano, Ettore Giovenale ro mano, Marco Carellario da Napoli, Ma riano da Sarni, Romanella da Forli, Lodovico Aminole da Terni, France sco Salamone siciliano, Guglielmo Al bimonte siciliano, Miale da Troia, il parmigiano Riccio e Fanfulla da Lo di. Premesse le solite formalità, le trombe danno il regnale della zuffa. Le due schiere si muovono, si mesco lano; il terreno é sparito di mezzo. Terribile, furibondo é il primo cozzo. Le lancie volano in ischegge per a ria. Si pon mano alle spade ed agli stocchi, e si pugna petto a petto. Alla fine i Francesi sono tutti sca valcati dagli italiani e messi fuori di combattimento. Uno di loro é stato morto: é il traditore Claudio da A sti, e ben gli sta. Gli Italiani, conducendosi innanzi i 12 Francesi prigionieri, entrarono trionfanti in Barletta, e tra essi quel lo spaccone insultatore di La Motte. Gli smargiassi ebbero a soffrire ver gogna molti giorni, per aver dovuto aspettare in Barletta il denaro del riscatto, di cui avevano creduto di far senza. P. Fornari. Dalla Citta' Italianissima LA CX>S(TRIZIONE A FIUME I Si stanno facendo i preparativi per |la coscrizione,—recentemente auto | rizzata dal Consiglio Nazionale, —di cinque classi di cittadini fiumani. IL POETA D'ITALIA VERRÀ' IN AMERICA Parlando recentemente di una vi sita che gli é stata proposta di fare ! in America, Gabriele d'Annunzio dis "lo agogno di raggiungere l'Ame j rica sulle ali. Io voglio raggiungere le vostre coste attraverso l'Oceano Pacifico e atterrare nel lontano Far I West, ov'é la storia più avventurosa 'degli Stati Uniti. I "Quando il mio compito per Fiume Italiana sarà cessato e quando la cit i tà del Quarnaro sarà unita al Regno, io andrò a Tokio attraverso le nubi. Allora io vedrò sotto di me le onde azzurre dal Pacifico e fremere sotto di me il cuore verde della vostra ter ra, della libera America, che rag giungerò di isola in isola." 1 D'ANNUNZIO ESALTA IL SOLE LEVANTE Gabriele D'Annunzio, parlando in un banchetto dato in onore del gran de poeta giapponese, Marukici Scie moi, che in questi giorni é ospite di Fiume italiana, disse: "Noi tributiamo l'omaggio trico lore a questo messaggero del sole Le- VOLETE ESSERE RICCHI? La chiave che apre la porta alla ricchezza e' quella del Risparmio. Perciò il modo più sicuro di conservare il vostro denaro e' quello di depositarlo al 4 per cento alla FARMERS BANK INDIANA, PA. . ; Spedizione di monete in qualsiasi parte del mondo Servizio inappuntabile | ~ a i Professore G. FICO 1 ® i | Scuola di Pianoforte edi Armonica § @ « | con metodo accelerato ® X 9 $ Karaaooh Marshall Building Pi È ® Stanza 22 Hiulu>liM S«eds of anyirfr.d ertH foci òar'gamplea ani ?rices. 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Come eravamo fortunati nel 1907! » * * Qualche anno fa io ero sottoufflcia le dei bersaglieri in una compagnia di cui era benamato capitano un va loroso ufficiale che durante la guer ra si era acquistato i galloni di ge nerale. Nelle nostre file si trovava nn gio vane agile e svelto, che da clown in una compagnia equestre era stato t chiamato di leva sotto le armi. I Un giorno in piazza d'armi, duran te gli esercizi ginnastici, l'acrobata ! saltò un fossato in modo meraviglio so tantoché il capitano ammirato gli si avvicinò dicendogli: —Bravo... Tu sei consegnato, mi pare! —Sissignore... trenta giorni per ! aver saltato la barra. —Furiere, li riduca a quindici... Lieto, il giovane coscritto corre al suo posto ed esegue un altro salto fenomenale. —Bravissimo—grida il capitano | che soggiunge:—Furiere, gli cancel li gli altri quindici giorni. —Grazie... ma so fare ben altro! * * * Avete mai osservato—diceva l'al tra sera l'amico Paradossi —come le leggi essenziali della natura trovino sempre la loro applicazione pratica nei fenomeni più semplici della vita sociale? Per esempio, la legge sul moto perpetuo, su cui si é scritto vo lumi e volumi, la riscontriamo perfi i no negli... stracci! Sguardi d'incredulità intorno. —Sicuro, e ci vuol a persuaderse ne. Con gli stracci si fabbrica la car ta, con la carta si fanno ! fogli di banca, coi dì banca si commer cia, col commercio nascono crediti e debiti, coi debiti si va in miseria, e quando si é in miseria, amici miei, non si é coperti di stracci? Coi quali si fabbrica la carta, con la carta si fanno i fogli di banca, ecc., ecc!