The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, November 01, 1919, Image 3
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Ecco alcuni casi di presentimento della morte. Ciò, che é più notevole in essi, é che il presentimento si af faccia in modo improvviso e inopina to al soggetto, che fino allora non a veva mai pensato né al pericolo né alla morte. Un soldato, un mattino, al momento di andare in linea, fa i' suoi addii agli amici dichiarando che aveva la .certezza di essere ucciso nel la notte. Tuttavia il settore era cal mo. Il soldato fu ucciso infatti nel la notte, per un puro caso, da una "palla perduta." Al fuoco per l'ultima volta Un altro soldato coraggioso, deco rato al valore, é preso ad un tratto dalla certezza che morrà presto, tan toché pensa di disertare: il 12 aprile I 1917 egli dichiara tristemente ch'é l'ultima volta che va al fuoco: il 16. al mattino, la prima gx*anata gli spac ca la testa. Il capitano V. si reca un mattino dal cappellano C. e gli dichiara che ha la certezza di dover morire lo stesso giorno. Alla sera, mentre fa un giro d'ispezione, con un mantel lina di color grigio sulle spalle, vien preso per un tedesco da una senti nella poco intelligente e paurosa che gli tira un colpo di fucile a brucia pelo e l'uccide. Il dottor Clément il 2 maggio 191 r» vien preso da una terribile paura di venir ferito durante una corsa in au tomobile, che stava per fare. Perciò rifiuta di prender seco altri amici e consegna delle carte importanti a un camerata, dandogli delle istruzioni pel caso che non lo vedesse tornare all'ora Issata. Infatti durante la cor sa in automobile questa subisce un'a varia grave, e il dottor Clément si salva per miracolo. In altro casi il presentimento si riferisce alla morte di un'altra per sona. Il tenente Erzibischoff un gior no del giugno 1917 ha la visione di una tomba sulla cui croce é scritto: "X, aiutante alla * * * Compagnia del Genio,, morto sul campo dell'o nore". Poche ore dopo egli riceve l'annuncio che X é stato ucciso. X aveva 37 anni, aveva famiglia e per ciò gli era stato assegnato un posto meno pericoloso. Anche i raids di aeroplani nemici sono stati più volte predetti a poche ore di distanza da soldati: in due casi é stato predetto anche che al l'aeroplano nemico sarebbe stata da ta la caccia ed esso sarebbe caduto. I sogni premonitori. Quanto ai sogni veridici «o rivela tori, una fanciulla di 10 anni sogna una notte che il babbo, allora in ser vizio militare, era ritornato in licen za, vestito di cautsciu. Al mattino racconta il sogno alla madre, che da vario tempo non aveva ricevuto al cuna notizia dal marito. Poche ore dopo, mentre esse stanno facendo co lazione, la bambina si alza commossa e grida: "E' qui il babbo!" Questi infatti giunge qualche istante dopo, indossando un impermeabile di gom ma che aveva comperato durante il viaggio. A Montlucon una signora, che ha un tìglio alla fronte, si sente chia- I mare nella notte: "Mamma!" con iun grido di dolore." Ella si precipita nella camera del secondo figlio, e gli racconta ciò che ha udito, il ragazzo le dice che anche a lui é capitato di venir svegliato di soprassalto da un grido di angoscia. Due giorni dopo giunge la notizia che il figlio soldato era stato in quella notte gravemente ferito. A St. Jean-de-Luz una signora so gna che il padre suo (morto da varii anni) e un amico lontano, M.r L., la guardano con aria grave, come se a vessero una brutta notizia da darle. Sebbene ella abbia un fratello alla fronte, interpreta il sogno nel senso che M.r L. sia malato. Dodici giorni dopo la sua figlia, dell'età di 28 mesi, appena svegliatasi al mattino, tende il dito come per mostrare alla mam ma qualche cosa e mormora: "Zio Edmondo macchiarossa testa: "Tre ore più tardi giunge una lettera in cui M.r L., l'amico lontano, inviata le sue condoglianze per la morte glo riosa di Edmondo, ch'era stato ucciso il giorno prima del sogno della si gnora. Il marito eil fratello di que sta conoscevano la notizia da qualche giorno, ma non avevano avuto il co- ; raggio di comunicarla a lei. Edmon do era stato colpito da una scheggia di granata alla testa. 11 caso dell'onlonimo. Anche nel caso seguente il sogno < rivelatore ha assunto una forma sim bolica. Il sergente Jean-Jules Brigard si ; : sogna che in battaglia aveva avuto i le gambe tagliate e che un impiegato : del Municipio portava ai suoi parenti ] i il certificato di morte, col suo nome' scritto in tutte lettere, ben visibili. Al mattino il sergente, svegliandosi sorride per aver avuto un sogno cosi bizzarro. Ma egli apprese più tardi che in quella stessa notte era stato ucciso in battaglia, da una scheggia di granata che gli aveva asportato ambe le gambe, lo zio suo, che aveva lo stesso nome e lo stesso cognome suo, e che per di più fisicamente gli assomigli ava assai. Il 3 settembre 1916 l'ufficiale D. vien ferito nel forte dell'azione, si ritiro dalla linea del fuoco per anda re a farsi medicare, non vien più ri visto e vien segnato fra i dispersi. Due settimane più tardi il suo came rata V. fa un sogno strano, nel quale vede D. in fondo a un buco di gra nata, al piede di un salice, nella lo calità dove era stato combattuto il giorno 3, località che V. conosceva assai bene. D. era agonizzante e gli rimproverava di lasciarlo morire sen- za soccorrerlo. V. che é un ufficiale freddo, calmo, quasi scettico, é tut tavia assai impressionato e insiste presso i superiori finché ottiene il permesso, di portarsi a fare un'in chiesta nella località designata dal sogno. Quivi, al piede di un salice, v'era un piccolo bastone colla scrit ta: "Qui due soldati francesi." Ma non v'era alcun resto umano visibile. V. non si diede per vinto, e fece fare uno scavo: a una certa profondità vi ritrovò la salma dell'ufficiale D., pei fettamente riconoscibile. Linuma zione risaliva a due settimane circa. Dott. C. LA BANDIERA AMERICANA FIUME—La bandiera americana fu "zittata", quando fu vista svento lare da un palco del Teatro Fenice; e quando l'orchestra suonò l'inno %- mericano "The Star Spangled Ban ner," l'udienza gridò:—Abbasso l'Amministrazione del Governo Ame ricano! Abbasso Wilson! Viva la più grande Italia e Fiume! Numerosi marinai americani, che erano presenti in teatro, pur non es sendo fatti segni a minfestazioni di ostilità personale, si trovarono piut tosto a disagio, mentre, in piedi ed in posizione d'attenti, ascoltavano l'inno americano, fra gli zittii gene rali. La dimostrazione fu ripetuta allor ché sul palcoscenico, in un'allegoria nella quale erano rappresentate tut te le nazioni alleate, comparvero le bandiere relative. L'udienza applaudi solo quando apparve la bandiera italiana. Lo spettacolo era costituito da u una compagnia nuova, presentata da una compagnia inglese, ed il teatro era letteralmente gremito di spetta tori. IL TESORO Al GRISONI Continua da pagina 2 , —Eccolo! eccolo! si sente con le mani! Scalziamolo con la punta del piccone: poi non ci resterà che por tarlo a casa... I cercatori di fortuna esultavano fragorosamente. L'oro brillava ad un palmo sotterra. —Dà una picconata più forte! urlò Agostino a Fornaséi. —Spaccane il coperchio. Voglio prenderne una manciata. Carlo Fornaséri detto "Bijéla" vi brò una picconata tremenda: e la punta dell'arnese avrebbe squarciato il paiolo della fortuna. Un grande bagliore sprizzò all'im provviso: una formidabile esplosione simile allo scoppio di una mina mon- ' tana, rintronò lugubre per la sonno lenta vastità delle praterie. Dalla fossa infernale sembrava fos se un vulcano: una sfion dante saltata di terra, di pietre, di rottami, di eorui, sali alle vette del le robinie. Poi, tutto cadde con un tonfo sordo, fra un nugolo di polvere e un tardo sfarfallar di foglie All' A!.*<*, Angelo del Signor passò con le tinozze da vendemmia pel tri vio del Grisoni. Attorno ad una buca del brandelli di cadaveri erano dis seminati. Si ritrasse con ribrezzo e si ricordò allora, senza volerlo, della detonazione che l'aveva scosso nel sonno. Nel corso della giornata si appre se, poi, che era saltato in aria un forziere zincato, ricolmo di materie esplosive che i croati tenevano sot terra quale deposito di scorta, ab bandonato, senza dubbio, in una fu ga. Si seppe anche che i brandelli dei cadaveri appartenevano ai corpi di Agostino ed Angelo Bonetti conosci uti da tutto il paese per i "Salàdi" e di Carlo Fornaséri detto "Bijéla", famoso sterminatore di ranocchi. La cosa li per li non impressionò soverchiamente Angelo del Signor: ma quando gli sovvenne del conto da saldare, si morse le labbra e sparò una sconcia bestemmia. 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