The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, July 05, 1919, Image 1

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    Direzione e Amministrazione
Carpenter Ave. N. 15
INDIANA. P A .
Il pagamento degli abbonamenti si fa
I« vaglia poetale oppure per versamen
ti» ai locali d'Amministrazione o al no
fctri Agenti.
ANNO VI
IVOF J V L Y
2 Quando, venerdì prossimo, questa
grande nazione commemorerà la Pro
clamazione della propria indipendenza,
; essa sarà salutata dal plauso concorde
\ (Ii Quasi tutti i popoli della terra.
; J1 QUATTRO LUGLIO non é quest'an
no una festa nazionale, essa é la festa
!f ,r (li tutto il mondo civile che lotta per la
«TX distruzione della tirannia e della bar
"X, barie, per l'indipendenza dei popoli e
r pei sacri principii della libertà umana.
li V
Rra un idealismo nobile e santo che
il V -
Il spingeva, nel 1776, questa grande Na
izone a dichiararsi indipendente; ma la
fortuna della causa e la prosperità che
la seguiva hanno gettato molta polvere sul passato e parecchi popo
li della vecchia Europa potevano guardare all'America come ad una
Nazione che abbia saputo promuovere i propri interessi particolari,
senza alcun interesse dei diritti generali dell'umanità intera. La
i dottrina di Monroe veniva quasi conferma d'una supposta grettezza
' | americana. I
Ma uno dei più grandi presidenti che vantino gli Stati Uniti ha
raccolto oggi la bandiera di Washington e l'ha spiegato fiero, al mon
, do, segnacolo d'idealismo, di libertà edi progresso. Ed in principii
della Dichiarazione dell'indipendenza sono divenuti cari e familiari
a tutte le nazioni civili del mondo che nella bandiera di Washington
hanno riconosciuto la propria bandiera.
Ed oggi il Quattro Luglio sarà la festa di tutti i popoli guidati
! da un ideale, sarà la festa comune dall'lnghilterra alla Polonia, dal
la Franca all'Australia, dall' Italia al Giappone.
LA MISSIONE ETIOPICA A ROMA.
Particolarmente gradito ci riesce,
in questo momento nazionale e in
ternazionale, l'arrivo di una Missio
ne etiopica venuta a Roma a presen
tare al Re d'ltalia l'omaggio e le
coDgTatulazioni della Imperatrice e
del Ghebi per la vittoria dell'eserci
to italiano.
Jn un momento nazionale come
questo, in primo luogo, in cui, dopo
un cosi grande sforzo di tutte le sue
energie e dei suoi patrimoni di san
gue e di denaro, il nostro paese man
tiene salda la sua compagine fra
tanti crolli e scricchiolii Che s'odono
da ogni parte, in paesi che parevano
del nostro ben più saldi e possenti,
questi dignitari e inviati etiopici po
tranno constatare "de visu" quale
era ed é il grado di floridezza e di
organizzazione che l'ltalia aveva
raggiunto prima della guerra, e quan
to grande e immancabile sia dunque
l'avvenire di potenza che le é riser
bato dopo la imminente ripresa di
cui ella si mostra cosi sicuramente
degna e capace, in secondo luogo, in i
un momento internazionale come
questo, in cui tutti gli appetiti pili
sfrenati degli altri si mostrano alfine
senza maschera e senza pudore, in
curanti per i loro egoistici interessi
dei diritti e della libertà delle na
zioni più piccole o di quelle che sono
ancora appena al principio del cam
mino della civiltà, questi dignitari
abissini, tornando le nel loro paese, e
paragonando le loro impressioni e i
loro giudizi con quelli dei loro col
leghi lelle Missioni contemporanea
mente viaggianti in Francia e in In
ghilterra, potranno testimoniare de
visu quale sia il grande e rotto spi
rito di giustizia, di moderazione, di
«
abertà e di diritto per sé e per gli
altri che l'ltalia mette a base della
sua azione e delle sue relazioni in
ternazionali, e a definizione e con
ferma della sua stessa fisionomia di
òiat j e di nazione.
E tutte e due queste constatazioni,
quelja interna e quella esterna circa
l'ltalia, confidiamo, anzi siamo sicuri,
che varranno a cementare sempre
più le relazioni tra il nostro paese e
l'Abissinia, relazioni che sono fra le
più antiche, anzi certamente le più
antiche—esse rimontano ai tempi di
Vittorio Emanuele ll—che abbiamo
mai diplomaticamente allacciato il
cristiano Stato dell'Africa alla nazio
ni europèe: relazioni che si augurano
e si propongono di rimanere e per
durare senza nube le migliori e le più
proficue a ciascuno dei due paesi.
L Etiopia é una paese ricco di sto
ria come di risorse naturali; un pae
se però cui le condizioni etniche e
stor iie dei continente cui appartie
ne non hanno finora reso pienamente
possibile il suo intenso e incessante
progredire nella via di quello svilup
po vile di cui é per molti segni de
gno e capace, e che gli é perciò im
mancabile; paese che domina su
vaste e ricche province di conquista
non ancora civilizzate, e la scarsa
densità di popolazione e che essa
solo non può senza l'aiuto e la coo
perazione europea, elevare al livello
-e allo sviluppo civile, che sarà la
sua ricchezza. L'ltalia che confina
' THE PATRIOT"
QIORNALF SETTIMANALE lINDIPE INDE ISTE ILLUSTRATO
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
con l'impero etiopico da due lati,
lungo tutta l'estenzione territoriale
di due sue colonie, é sempre più
sarà fra le potenze europee in rap
porto con l'Abissinia, indubbiamen
te la più adatta a lealmente collabo
rare con essa a quest'opera di ci
viltà e di sviluppo anche perché da
essa dipendono e in essa consistono
per tanta parte le floridezza e lo svi
luppo delle sue stesse colonie, le qua
li da un augurabile allargamento del
la felice continanza non possono a
spettarsi altro che la sempre maggio
re possibilità di questi sviluppi, e l'in
cremento di questa fiduciosa e profi
cua reciproca opera. A questa opera
inoltre l'ltalia é particolarmente in
dicata dalle sue caratteristiche demo
grafiche e dalle sue crescenti capaci
tà industriali e commerciali, insieme
che dal suo grande innato spirito di
lealtà, e di rispetto ai diritti e alle
prerogative altrui di cui dà prova. I
E' in questo spirito di lealtà e di
fiducia reciproca, e di incremento
dei comuni traffici, che la stampa ita
liana saluta la Missione abissina, nel
momento stesso in cui invece abbia
mo visto la più autorevole stampa di '
un paese che non é il nostro azzarda
re circa la Missione etiopica presso
di esso arrivata certe interpretazio
ni. . . esuberanti, che per non man
care di riguardo agli ospiti non cre
diamo opportuno di ripetere qui.
g, P. 1
Da "La Tribuna Coloniale" di Ro
ma.
SEM BENELLI E L'ESERCITO DI
FIUME
Roma, I—ll popolo di Fiume ha
appreso con rincrescimento vivissimo
che il poeta Sem Benelli, a cui aveva
offerto la direzione per l'organizza
zione del suo esercito, ha rifiutato il
posto.
Sebbene egli approvi il progetto
militare, dice in un telegramma agli
offerenti:
"Io desidero, per diverse ragioni,
cooperare in altre vie, per raggiun
gimento della nostra aspirazione.
"Non posso accettare il vostro in
vito, ma dichiaro che sarò sempre
felicissimo di prestarvi il mio con
siglio."
In una recente intervista, inoltre,
egli disse:
"Fiume ha il diritto d'organizza
re un esercito, poiché é stata, per
secoli, riconosciuta come Stato indi
pendente, anche dagli Asburgo. A
pari d'un altro piccolo Stato sorgen
te dalle rovine dell'lmpero Austro-
Ungarico, non può esserle negata la
facoltà di reclutare la propria forza
armata.
II CASO COCCHI A BOLOGNA
Bologna, I—ll processo Cocchi é
stato tolto dalle mani del Sostituto
Procuratore Generale, cav. Irela, es
sendo stato il funzionario accusato di
cattiva preparazione del caso.
Non sono ancora noti i dettagli del
provvedimento.
LEGGETE E DIFFONDETE IL PA
TRIOTA
INDIANA, PA.. SAUATO LUGLIO 5
D'ANNUNZIO RISPONDE
Al POPOLO DI FIUME
Si sono conosciuti i particolari del com
promesso da Wilson proposto a
Sonnino e da questo respinto
Roma—ll Consiglio Nazionale di
Fiume, si é rivolto a Gabriele D'An
nunzio per chiedergli di usare la
sua influenza per indurre il Governo
Italiano a dare la sua definitiva assi
curazione ufficiale che Fiume deve
rimanere italiana.
A questa richiesta D'Annunzio ha
inviato il seguente messaggio al Con
siglio Nazionale di Fiume:
"Ognuno la Italia ai solleverà per
rafforzare la legione italiana di Fiu
me se gli Alleati si rifiuteranno di
ratificare la decisione della città di
voler essere annessa all'ltalia.
"Io sono un umile soldato deco
rato, ma sono pronto a versare il
mio sangue per redimere il suolo sa
cro di Fiume."
Il Signor Grossich, presidente del
Consiglio Nazionale di Fiume ha in
formato D'Annunzio che la popola
zione di quella città ha richiesto al
Parlamento Italiano, di votare so
lennemente l'annessione di Fiume
all'ltalia anche se la Conferenza
della Pace decide diversamente.
In conseguenza delle dimostrazio
ni di Sabato, in cui molti ufficiali de
corati furono maltrattati dalla poli
zia, D'Annunzio ha ieri scritto un ar
ticolo violento di protesta afferman
do anche che due agenti dì polizia
in borghese lo seguivano costante
mente.
jII compromesso proposte da Wilson
j Roma—Un dispaccio da Fiume, ri
porta che il "Fiec" un giornale uf
ficioso che si pubblica ad Agram, af
ferma che Wilson prima di partirà
da Parigi aveva proposto al Barone
Sonnino un accordo per aggiustare
la questione di Fiume.
Fiume secondo questo accordo sa
rebbe divenuto uno stato indipen
dente che avrebbe compreso Cherso
l'isola di Veglia ed il distretto di
Valosca. Il Fiume Arra avrebbe se
gnato il confine settentrionale del
nuovo stato che avrebbe avuto una
, popolazione di 200 mila abitanti.
L'onorevole Sonnino respinse l'ac
cordo senza volerlo nemmeno di
scutere, dicendo che Fiume era ita
liana e non ammetteva alcun com
promesso.
i _
La pace con l'Austria é prossima
Roma—Nell'ultima riunione tenu
ta sabato dal Consiglio Supremo dei
Quattro si raggiunse l'accordo intor
no alle condizioni economiche da im
porsi all'Austria, ma nulla si é an
cora tatto per aggiustare la questio
ne italiana.
Circa tale questione le correnti so
no diverse. Alcuni si mostrano ot
timisti e ritengono che si giungerà
certamente ad un sollecito e soddi
sfacente accordo, altri invece sono
molto pessimisti e ritengono che,
malgrado le facili ed ottimistiche
previsioni anche la nuova Delega
zione non riuscirà a mettersi d'ac
cordo con gli Alleati. Essi osservano ;
che sebbene Wilson non sia più pre-1
sente pure avrà dato ai suoi rappre
sentanti istruzioni tali che non po
tranno mutare di molto l'atteggia- !
mento degli Stati Uniti verso la que
stione Italiana. Secondo i pessimi
sti suddetti la nuova Delegazione,
avendo l'on. Tittoni nel suo discor
so recisamente dichiarato che l'lta
lia non é disposta a fare alcuna es
senziale rinunzia, finirà col dover
definitivamente rinunziare a qual
siasi trattativa e lasciare le cose co
me si trovano senza abbanonare i
territori già occupati. Contro sif
fatte teorie e supposizioni pessimi
stiche, gli ottimisti insistono nell'af
fermare che la soluzione si avrà cer
tamente e che probabilmente la set
timana venutra avremo il trattato
3i pace, e che gli interessi e le aspi
razioni italiane saranno completa
mente salvaguardati.
Si può in ogni modo essere certi
;he qualunque sia la decisione che
1 Consiglio dei Quattro prenderà a
'iguardo della quistione Adriatica, t
?l'ltaliani non abbandoneranno mai
Piume e le altre terre italiane occu
lte e resisteranno colla forza a 1
j chiunque osasse cacciarli, pronti a
nuovi sacrifìzii ed a fare una nuova
guerra se vi saranno costretti.
Il trattato con l'Austria
Parigi—Le clausola finanziarie ed
economiche del trattato di pace con
1 Austria, verranno, in settimana sot
toposte alla delegazione austriaca,
secondo un comunicato di ieri.
Esse erano state omesse nel trat
tato originale presentato ai plenipo
tenziari dì Vienna.
La Arnia della pace lascia l'ltalia
indifferente
Londra—Secondo ' un telegramma
da Roma al "Morning Post", l'ltalia
ha accolta con la più grande indif
ferenza la notizia che la pace era sta
ta sottoscritta fra la Germania e le
potenze dell'lntesa.
Il telegramma aggiunge che l'av
venimento non fu salutato da alcuna
celebrazione. Non sventolò neppure
una bandiera, in tutta la penisola.
Il rapporto della pace in Vaticano
Roma, 2—L'Arcivescovo Bonaven
tura Ceretti, sotto-segretario dello
Stato Pontificio, tornò sabato da Pa
rigi e fece completo rapporto della
missione eseguita pel Vaticano alla
Conferenza della Pace.
Egli ebbe una lunga conversazione
col Papa e col Cardinale Gasparri,
Segretario di Stato, che gli porsero
calde congratulazioni pel successo ot
tenuto.
LA VENDITA DEGLI AEROPLANI
E LE PERDITE DEL GOVERNO
WASHINGTON, 2—L'on. Fiorello
L»a Guardia, deputato per un distret
to di New York alla Camera dei Rap
presentanti, giorni or sono illustrò
alla Camera stessa gli uffici a cui so
no affidate le vendite del materiale a
vanzato all'esercito in seguito alla
fine della guerra ed adoperò tinte che
a qualcuno potevano sembrare un
po' troppo oscure. Ma una prova
che gl'interessi del Governo sono tra
scurati da detti uffici si ha in un
rapporto ufficiale sulle vendite degli
aeroplani dal quale risulta che sugli
apparecchi venduti finora si é otte
nuto solo il dodici per cento del prez
zo di costo. Il rapporto é dettagliato
e da esso si apprende, per esempio,
che millecento aeroplani "Standard
J-I" furono venduti a duecento dol
lari l'uno, il che rappresenta appena
j il quattro per cento del costo iniziale.
Milleseicentosedici apparecchi JN
-4 furono venduti a quattrocento
dollari l'uno, cioè al 1 9 per cento sul
prezzo originale.
il, KAISER SAREBBE DISPOSTO
AI) ARRENDERSI
LONDRA, 2—Secondo un dispac
j ciò giunto ieri da Amsterdam, l'ex-
Imperatore di Germania é disposto
ad arrendersi al Tribunale degli Al
leati. a condizione che il processo a
suo carico sia confinato ali accuse
di responsabilità per l'inizio della
guerra, per la violazione della neu
tralità d'altre nazioni e la violazio
ne della legge internazionale.
Sotto tali condizioni, Guglielmo di
! Hohenzollern. sarebbe anche dispo
ost a far regolare i suoi futuri movi
menti dalla suprema autorità della
Lega Internazionale.
VARIE
Roma—Gl'italiani non boicottano
più, da diversi mesi, la musica tede
sca.
Composizioni di Wagner, Beetho
ven ed altri maestri della Germania,
ora tornano a figurare nei program
mi dei più importanti concerti.
In un recente concerto furono e
seguiti brani dei "Maestri Cantori", :
sinfonia del "Tannhauser", di
Wagner, e la quinta sinfonia di Bee
thoven.
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
ATRAVERSO LA CONTEA E DINTORNI
GRAVE ACCIDENTE
AUTOMOBILISTICO
Domenica u. s. nelle ore di sera
mentre il Signor Diego Morgante,
mèmbro della ditta A. distretta Ai
Co., manovrava un "truck"- automo
bile nelle vicinanze della Scuola Nor
male, allo svolto della strada molto
accentuato in quel punto investi una
ragazza impiegata dalla Scuola Nor
male, che fatalmente andò a sbatte
re contro un palo telegrafico ripor
tando contusioni che nella notte se
guente le causarono la morte. Quan
do il fatto fu riprodotto davanti al
lo Squire Crossman il Signor Mor
gante venne rilasciato in libertà prov
visoria sino a che . un'aggiustamento
sia raggiunto coi parenti della ragaz
za circa un indennizzo tìnanziarió;
probabilmente le autorità non faran
no luogo a procedere, stante l'acci
dentalità del fatto e l'irresponsabili
tà del Morgante.
IN CORTE
Giovanni Ricini, di West Wheat»
field, fu condannato dal giudice di
Corte per avere violato la proprietà
di un suo vicino e deliberatamente
danneggiato degli alberi a danno del
colono Thoas Harris di West Wheat
fìeld. '
IN PARTENZA PER L'ITALIA
Il Sig. Joe Biamonte, di Indiana
fratello al nostro direttore partirà
il giorno 6 corrente mese alla volta
dell'ltalia ove i suoi cari lo atten
dono dopo una lunga assenza dal bel
Paese che tutto sorride ai suoi figli
di ritorno dalle lontane terre.
Il Signor Biamonte persona cono
sciutissima nella contea d'lndiana e
dintorni, nei suoi anni di residenza
in questo territorio ha saputo accat
tivarsi la simpatia e stima di quanti
lo circondano, tanto nelle sue opera
zioni d'affari per la sua onestà e tat
tica inarrivabile, quanto nelle sfere
coloniali e sociali d'America per la
sua impeccabile socievolezza che in
lui riflettono l'esenplare del cittadi
no probo ed onesto; nella sua par
tenza lascia un vuoto che difficilmen
te sarà occupato da un'altro cittadi
no che come lui seppe adornarsi di ;
tante benemerenze frutto di un la
voro coscienzioso e attivo e di un in
telligenza del tutto singolare, doti
che in lui formano una caratteristica j
speciale.
Al nostro Sig. Biamonte il Patriota
interpretando il sentimento della co-:
lonia intiera riconoscente dell'opera
sua dimostrata per l'elevazione e pro
tezione dell'elemento Italiano, gli au
gura un viaggio ricolmo di felicità un
ottimo soggiorno in Italia e un feli
ce ritorno, onde riprendere il posto
che perennemente occupa nel cuore
degli Italiani di quà.
Parigi—Secondo un rapporto non
| confermato da altre fonti presso Diz
rai sarebbe avvenuto uno scontro tra
' le truppe Italiane e Serbe.
Charleston, S. C. —In questo porto
é arrivato il trasporto Martha Wa
shington con a bordo duemila tede
(Cshi, i quali dovranno partire per l'O
landa come deportati.
Fra i passeggeri trovansi stranieri
di potenze nemiche arrestati in tut
te le parti degli Stati Uniti ed inter
nati per il periodo della guerra.
L'imbarco dei tedeschi é diretto dal
j consigliere della legazione svizzera
in Washington.
Washington—ll grande industria
le Henry Ford ha deciso di restituire
al governo la sua parte il 58 per cen
to —di profitti fatti durante la guer
! ra.
Egli ha pregato il Segretario del
Tesoro di delegare un contabile ad
esaminare i libri della Compagnia
per determinare quale sia stata la
sua quota di utili.
Naturalmente le richieste del mi
lionario verranno subito esaudite.
Le Mans, Francia —Nelle gare in
teralleate al bersaglio col fucile di
guerra gli americani hanno riporta
to una magnifica vittoria.
Eroi si sono assicurati i primi di- '
Prezzo D'Abbonamento
0
Un Anno . . . 52.00
Se- mesi . . . sl. 10
Una copia . . . 50.05
Per le inseritosi eU avvini a paga
mento rivolgersi direttamente al nostro
ufficio dal manager Francesco Blam.m
te o telefonare per
FATALE ACCIDENTE
MOTOCICLISTICO
Sabato u. s. Mario Serrani d'anni 28
di lselin mentre manovrava una mo
tocicletta incidentalmente andò a
i sbattere contro un palo telegrafico
Ì riportando frattura al cranio e lace
razione del ventre che gli causarono
la morte poche ore dopo. 11 povero
giovanotto lascia nel lutto il fratello
Venanzio e la sorella Clelia maritata
| Morbidoni di Idri, I'a., e il numeroso
stuolo di amici che compiange la sua
1 perdita.
LA DJ il NOTTI 15 X 1 PENETRANO IN
, UNA CHIESA E NELLTFFI
OIO POSTALE
Ladri ignoti Domenica notte u. s.
forzarono la porta laterale della chie
sa Presbiteriana in cerca di bottino
che evidentemente non trovarono. Di
la passarono agli ufftcii della poeta
praticando un passaggio nella fine
stra superiore della parte posteri
ore del fabbricato e entrarono nei lo
cali della posta ove fecero man bas
sa di quanto trovarono; fortunata
mente non riuscirono e scassinare la
cassaforte dove ogni sera vengono
depositati libri, valori e denaro.
Ancora le autorità postali non so
no in grado di poter definire l'entità
dei valori asportati.
■
GRADUATA AJLLA SCUOLA NOR
MALE
Teniamo a pubblicare a titolo di
esempio e stimolo nella Colonia Ita
liana della nostra Contea che la Si
gnorina Serafina Mazza, figlia del no
to industriale di Homer City venne
graduata dalla scuola Normale d'ln
diana il 25 u. s.; essa é la sola 'lta
liana che abbia con successo ottenu
to il suo grado di promozione, dimo
strando nel corso" dei suoi studil lu
minari di scienza e applicazioni che
veramente le meritano il primato del
le studentesse non solo Italiane ma
anche Americane.
Alla Signorina Mazza vadano le
nostre congratulazioni per il succes
so ottenuto, unito a migliori auguri
per i nuovi, che di certo non le man
cheranno in futuro.
L'AFFRANCATURA DELLE LET
TERE
A cominciare da martedì secando
annunzia il direttore delle Poste Pat
ten, l'affrancatura delle lettera per
l'interno sarà da tre soldi ridotta a
due soldi per ogni oncia o «frazione
di oncia. L'affrancatura delle car
toline sarà da due soldi portata ad
un soldo.
ciotto premi.
J1 primo é stato vinto dal sergen
te Smith, di Cleveland.
Alle gare parteciparono 174 tira
tori appartenenti ad otto nazioni.
MRS. OLWEN' CAREY EVANS
■"-i '' '
' ':M
I /
é ' aZEXKCB |J
• • '•yysA^-yyyyyyyyyyyyy&vl&v&yy.'
Mrs. Olwen Carey Evans é la figlia di
David Lloyd George capo del consi
glio Ministri Inghilterra.
N 14