Dalla Nuova Italia L'ASSASSINO DEL TENENTE ROSI ARRESTATO A VA RESE Milano. IO —leri sera giunse da Varese la notizia che un ardito dalle fiamme nere entrava in eor so Vittorio Emanuele nei magaz zini della Ditta Tirocchi, negozi ante in maglierie. L'ardito in trodottosi in un luogo dove appa riva poco sorvegliato, si impos sessava di quattro pacchi di ma glierie e li nascondeva sotto la mantellina. Il soldato venne piti tardi arrestato e condotto in una caserma e sottoposto a interroga torio. Risultò chiamarsi Giulio Bogni, della classe 1896, nato a Somma lombarda, addetto da borghese ad un laboratorio di ricami. Incal zato dalle domande del marescial lo dei carabinieri, il Bogni fini col confessare ad un certo punto di essere l'autore dell'assassinio commesso venerdì scorso a Tori no in un albergo di Via Po, in persona del sottotenente Giusep pe Rosi. Il soldato dichiarò che poiché la sua sorte era ormai de cisa, sia come disertore, sia come autore della odierna rapina, non aveva difficolta a confessare il suo misfatto anche perché non voleva rimanesse in carcere un innocen te, la notizia del cui arresto publi cato sui giornali della mattina. Ri chiesto delle cause per cui si era lasciato trascinare al delitto, as serì che il tenente Rosi aveva ma ciarlo autorità che egli era diser nifestato li'ntenzione di denun disertore. LA MORTE DI UN SUPERSTI TE DI LISSA Firenze, 10 —In via della Scala 48, dopo lunghissima e penosa ma J| "La Grande Vittoria" Questa produzione rappresenta l'epoca della guerra monc^a^e ' e ' uno più' grandi lavori cinematografici e tutti colcnro che lo vedranno ne potranno apprezzare il valore. Dimostra come l'ex Kaiser inizio' la grande guerra ed approvo' della suora Cavell, e tutte le nefoudezze I 1 Venerdì' e Sabato 11 e 12 Aprile Capacita' 400 sedie - Locale igienico - Buona musica I lattia, é morto il N. I. Contram miraglio G. B. Rosellini, uno dei pochi superstiti di Lissa. Era di puro sangue toscano. Suo padre fu il celebre egittolago Ippolito Rosellini da Fisa e sua madre Ze ! nobia Cherubini, figlia del cele j )re compositore che diresse a Pa rigi la cappella imperiale di Na ! poleone I. Giambattista Rosellini j iniziò la sua carriera marittima | sul "Goffredo Mameli" capitana to da Nino Bixio che aveva per secondo il fratello maggiore del Rosellini: Eugenio. Preso nella leva di mare e diventato "piloti no'' nella marina regia il nostro giovanotto concore per il corso ' supplettivo della R. Scuola dove ebbe a condiscepoli Giovanni Bet ; tolo, De Gaetani, Cassanello, ed altri ufficiali che salirono ad alti i gradi ed a bella rinomanza. Nella ; campagna del 1866 Rosellini fu | sottotenente di vascedo sulla "Formidabile" del Saint Bon. E | partecipò al glorioso combatti | mento della corazzata contro le | batterie del Porto San Giorgio di j Lissa. Egli era il superstite di ( tutto lo Stato Maggiore e forse j anche di tutto l'equippaggio del- Ila celebre corazzata. Ma l'anti co marinaio del "Mameli" ed il giovane ufficiale di Lissa ebbe, col progredire degli anni e del gradi, una parte più che onorevole nella formazione della Marina di cui la guerra dalla quale usciamo ha pa lesato l'alta virtù perché quando i siluri e le torpedini entrarono a far parte delle armi di mare, il ca pitano di fregata Rosellini fu in caricato degli studi sulle nuove armi e poi della loro applicazione tattica. Colpito da sordità do mandò di essere ascritto alla li sta del sedentari e andò a dirigere a Venezia il Silurificio mercé il quale la nostra Marina si sottras se al tributo che, insieme alle al tre, pagava all'Austria poiché a ; Fiume era sorta la fabbrica di Wliitenned cui tutti gli ammira gli accorrevano. FAMIGLIE DEI PRIGINIERI E DISPERSI Firenze, B—ln8 —In Palazzo Vecchio ha avuto luogo un'adunanza del l'Associazione fra le famiglie dei prigionieri e dispersi di guerra. E ' stato preso atto delle relazione fatta dai presidente prof. Gaspe rini che ha illustrato il lavoro compiuto. Su proposta dell'or». Giovanni Rosadi si sono respinte le dimissioni della presidenza che le aveva date ritenendo eessati, con l'avvenuto ritorno in patria di tutti i prigionieri, la missione e lo scopo della Associazione. I pre senti hanno deliberato di svolgere la loro attività verso i reduci del t la prigionia e le loro famiglie. UNA COLOSSALE EREDITA' Firenze, 10—Si ha da Casellina e Torri che sarebbe giunta la dal l'America la notizia della morte del commerciante in bestiame Pie tro Francalanci il quale avrebbe lasciato un'eredità di 37 milioni.. Costui sarebbe partito da giova- 4 netto per l'America e non avrebbe più dato notizie di se. Il Priore di San Michele a Torri, che é un Francalanci, ha roccolto la notizia e sta iniziando le pratiche per ap purarne la veridictà. LA MEDAGLIA D'ORO DI GUERRA AL 332.m0 REGGI MENTO AMERICANO Genova, 10—Una famigliare ed affettuosa ma pur solenne cerimo nia si é svolta alle ore 17 nelle sa le del Palazzo civico per la conse gna di una grande medaglia d'oro al glorioso 332.m0 Reggimento a mericano, decretatagli dal Muni cipio. Nell'atrio del palazzo fa cevano servizio d'onore pompieri e guardie municipali. Una musica militare suonava nell'atrio. A ri cevere la medaglia c'erano il co lonnello Wallace e numerosi uf ficiali, tutti fregiati del nastrino di guerra italiano. Il Sindaco gen. Massone, presentando la medaglia pronunziò un breve discorso, di cendosi orgoglioso di dare il be venuto agli ospiti graditi nella sa la dove risuonó, alta e serena, la voce del Presidente Wilson. , Il colonnello Wallace ringrazio calorosamente. "Le accoglienze <1 i Genova —disse —stiperanno o gni previsione. L'amicizia e la simpatia degli Stati Uniti per l'l talia datano da molto tempo, si accrebbero con sensi di ammira zione in questi ultimi anni e sono ora certamente ancora pili salda- dal sangue versato in co mune. Sono altero di avere com battuto agli ordini di generali i taliani, fiero che i miei soldati ab biano fatto il loro dovete a fian co dei commilitoni italiani." Vivi applausi ed acclamazioni saluta rono i due discorsi. Fu quindi servito il té. Gli ufficiali ameri cani si congedarono nel modo più cordiale poco dopo le 18. I SUPPLENTI POSTELEGRAFI CI DIN INCASTRO in A GITAZIONE Wr Incastro, 2—l supplenti di que sta Ricevitoria postelegrafica sono in abitazione per la loro esclusio ne dai provvedimenti economici giuridici sanciti recentemente pel personale pari gradi delle altre ricevitorie succursali e missioni, competendo ad essi uguali diritti oberati da lavoro 'an che maggiore di quello da diver- altri uffici di prima classe, ri traggono il loro sostentamento e sia infine perché nessuna missione usufruirono a causa del servizio militare. UN COMIZIO ED UN CORTEO A MILANO PE IL RITORNO DI SERRATI Milano, 10—Oggi in via Man fredo Fanti alla < 'amera del la voro doveva tenersi un comizio per festeggiare il ritorno di Ser rati. Già sin dalle 14 il vasto sa lone del teatro del Popolo era completamente gremito. Nuovi gruppi di operai arrivavano man mano e non trovando posto dove vano soffermarsi nel cortile della Camera del lavoro e nelle adiacen ze. Molti operai hanno apposita mente abbandonato gli stabili menti. Data la grande affluenza il Comizio non ha potuto tenersi nella sede della Camera del lavo ro e si é invece tenuto sulla piaz za dell'Umanitaria. E ? stata e retta una trijjjpia circondata da bandiere rosse e da cartelloni con scritte diverse. Nel frattempo arrivi Serrati seguito da una im mensa folla che si unisce alla fol la già radunata inneggiando al l'" Internazionale'' e gridando Viva Serrati!" Mariani sale per primo alla tribuna per dire che si é voluto convocare il prole tariato non solo per fare una di mostrazione di simpatia a Serra Restaurant Veneto ANGELO PER ANTONI, PROP. J Cucina Italiana di primo ordine Trattamento incomparabile 1029 PHILADELPHIA STREET, - - INDIANA, PA. ti, ma anche per dimostrare la soddisfazione per la vittoria ot tenuta dal proletariato collanmi stia. Il direttore dell'" Avanti !" tra grandi acclamazioni fa una rapida cronistoria deirli avveni menti di Torino, tralasciando di parlare della sua prigionia "per non atteggiarsi—egli dice —a mar tire."' Rileva quindi le vittorie ottenute daL proletariato durante e dopo la guerra e chiude ineggi ando al trionfo del socialismo. Parlano ancora vari altri oratori e quindi la folla si incolonna col l'intenzione di dirigersi verso il centro della città, ma tutti gli sbocchi sono sbarrati dalla caval leria. C'é un po' di ondeggia mento in via Manfredo Fanti, do ve i cordoni vengono poi tolti es sendo stati rotti. La folla quindi per corso Vittorio Emanuele si di rige in via San Damiano per ac compagnare Serrati alla sede del -1 "Avanti!" ove la folla si soffer ma lungamente ad acclamare. Da una finestra della redazione del giornale parlano ancora Mariani e Serrati e finalmente alle 17 la folla si allontana senza incidenti. Si assicura che Serrati si re cherà a Roma. La Direzione del partito socialista e gli amici gli offriranno un banchetto.