The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, July 13, 1918, Image 8

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    SU LA FRASCA
Pietro De Coulevain
—No, perché avevo interamente
ereditato la mentalità paterna.
—Allora la cosa era più sempli
ce.
—Sì : e sapete che cosa doman
dai per la prima volta? Perché
Dio avesse creato i lupi e le orti
-che. Tanto i lupi che divoravano
gli agnellini che le ortiche che bu
cavano sempre le mie gambette nu
de, mi sembrava che facessero vivo
contrasto con quella bontà divina
di cui mi si parlava senza fine.
—Non era facile rispondere alla
vostra domanda.
—Tanto per contentarmi mi dis
aero che erano stati creati per ren
dere savi e prudenti i fanciulli, ma
questa spiegazione non ini soddi
sfece affatto, e il giorno in cui mi
resi conto delle miserie umane, mi
misi a dire: "Nostro Signore noni
ha un buon cuore." Spesso ripe
tevo questa frase infantile senza
che niente potesse farmi cambiar
parere. Quando poi seppi che Dio
toglieva i genitori ai bambini, ri
fiutai recisamente di pregarlo, tan
to che mio padre diceva ridendo:
Antonia é adirata col Padre E
terno. "
—Eravate una fanciulla ben di- !
vertente da educare, —soggiunse
con un sorriso Sir William.
—1 na figlia che dava molto pen- '
siero a mia madre. Povera inarn-1
i
ma ! Essa rinunziò al dovere di
prepararmi alla mia prima comu
nione e mi mise in convento al Sa- i
oro Cuore colla speranza che quel- «
l'ambiente sviluppasse un po' di <
Casa Stabilita nel 1895 PDftt/ATr I Agente Generale per
* KV/ V I *.J, L'Olio Marca 'La Siciliana"
| MARCA "GIUSEPPE GARALDI"
j | '
J Prezzo speciale per ordine di 25 casse in su
! ======^==^=^=^=^—
Grande Grosseria All' Ingrosso
j Prezzi Ristretti per Generi Garantiti
IMPORTATORE D'OLIO D'OLIVA
103© So. 9th Street - - - Philadelphia, Pa.
? fervore religioso nell'anima mia
inaridita. Quivi passai due interi
- anni che mi dispiacerebbe di non
aver vissuto. L'influenza del con
- vento non tardò a farmi sentire i
» suoi effetti : cominciai a smetter di
ragionare, di discutere : la mia at
» tività fisica e intellettuale rallen
to, ed io fui penetrata da un deli
zioso languore. La musica sacra,
le cerimonie della Chiesa che fino
allora mi avevan lasciata indiffer
ente, mi commossero profonda
mente; non mi annoiavo più né al
la messa né al vespro : le parole
liturgiche mi sembravano magni
ficamente belle e mi compiacevo a
ripeterle, tanto risuonavano im
mense al mio orecchio. Talvolta
mi privavo della ricreazione per
nascondermi nella Cappella piena
di dolce raccoglimento, e rimane
vo la, senza pregare, senza nem
men pensare, cogli occhi fissi sul
la porta dorata del tabernacolo,
come ipnotizzata da una reale pre
senza. e avevo la distinta sensazio
ne che le onde passassero e ripas
sassero sotto di me. Ora mi ralle
gro di aver conosciuto questo sta
to d'anima che mi ha aiutata a
comprendere le vocazioni irresisti
bili, i saerifizii sublimi. Solo il cat- !
tolieismo mette in vigore quelle j
forze che permettono di giungere '
al di la. La mia prima comunione j
porto al parossismo questa crisi di |
fervore religioso, giacché, come a
vrete indovinato, la mia non era
altro che una crisi. Uscita dal Sa- j
ero Cuore, il mio spirito ritornò in
quieto, indagatore della verità, in
credulo: esaminai il dogma parte
per parte : lo discussi senza posa
con mia madre: essa si aggrappa
va alla fede come unico suo con
forto, mentre, io tentava di strap
pamela. Povera donna ! Io im
ploro il suo perdono non sapendo
davvero quello che mi facessi.
''Le umane sofferenze, special
mente quelle degli animali, l'ap
parente ingiustizia dile cose, la
crudeltà delle leggi della natura,
la vista del gatto che tortura il
topo, tutto ciò mi rivoltava. Non
credevo all'efficacia della preghie
ra ed in nullo scorgevo speranza
alcuna di misericordia. Del resto,
senza aver letto "Candida" so
gnavo anch'io di un Dio che po
tessi semplicemente adorare e rin
graziare come quello del bel paese
d'Eldorado e inconsciamente l'ho
sempre cercato e trovato. Per me
la promessa del Vangelo si é veri
ficata.
—Vediamo, —disse Sir William
SIATE PROTETTI CONTRO I GIORNI DI AVVERSITÀ'
1 ME, Ricordatevi che la vera prosperità consiste nello spendere meno
di quel che si guadagna. Un buon acconto bancario é una PREVI
FARMERS & SIONE contro il giorno di avversità. Nelle stagioni di prosperità
mettete parte del vostro introito in questa Banca Forte e guadan
bierà per voi 4 PER CENTO.
MINERS ACCONTO DI "CHECKS"
Non AÌ costa un soldo ma vi d<i una ricevuta indisputibile per
D A IVT f\ r» °® c *°^ aro P a » ato fuori. Questo éil sistema più sicuro per ma-
DAIN 1* neggiare i vostri fondi. Qualsiasi servizio bancario voi desiderate
vi viene provvisto dalla FARMERS and MINERS BANK of JACK
JACKSONVILLE Capitale $20,000.00 Avanzo $7,500.00
esprimendo un rivo interesse.
—< 'redevo, dopo aver lasciato
Parigi, di poter facilmente dimen
ticare il signor di Myéres. Ma che!
Nella nostra intimità durata quin
dici anni, esso aveva lasciato in
me una parte troppo grande del
l'anima sua perché l'impronta po
tesse sparire a volontà. Viaggiai
in hgitto, in Italia, in Germania,
in Inghilterra, in Olanda, in Isviz
zera; percorsi chilometri e chilo
metri in ferrovia, sul bastimento,
in carrozza: accumulai impressio
ni sopra impressioni, immagini so
pra immagini senza poter giunge
re a dimenticarlo. Talvolta nel
contemplare qualche luogo interes
sante. nel godere qualche bello
spettacolo della natura, o di un'o
pera d'arte, tre sole parole sorge
vano da una delle cellule del mio
cervello: tre avverbi: Dove?
Quando? Come? e improvvisa
mente la mia visione era turbata,
il mio piacere morto. Dove aveva
i sapeva tarsi perdonar tante cose,
egli amato Colette d'Hauterive?
Quando mi aveva tradito? Come
si era data a lui ? Ecco le doman
de che mi venivano incessantemen
te sulle labbra, perfino in riva al
Nilo, nello splendore unico de' soui
tramonti, perfino in Italia nel pro
tondo silenzio del Colosseo, perfi
no in Isvizzera sulle rette delle
Alpi. Dove? Quando? Come? Il
mio pensiero si torturava nel gra
zioso triangolo formato da queste
tre parole. Ne sapevo troppo e
troppo poco. Incessantemente in
dagavo il passato per cercarvi una
indicazione qualunque: il piccolo
Guy aveva dieci anni ed era il fi
glio del signor di Myéres!... Né
prima, né dopo questo tempo, tro
vavo niente da sospettare, se non
un cambiamento notevole nel ca
rattere di mia cugina, nel suo mo
do di trattarmi, cambiamento che
avevo trribuilto a tutt'altro moti
vo fuori che al vero. Eppoi essa
Kra una doimina brillante, impul
siva. istintivamente civetta, ma
profondamente onesta : i suoi atti,
le sue espressioni erano pieno di
un tascino che non stancava mai :
noi l'avevamo soprannominata la
linotte, "1 allodola", tutti faceva*
mo a gara per viziarla. Riandan
do colla mente al tempo della sua
infanzia e della sua giovinezza,
-non avevo mai trovato un atto di
slealtà: suo marito l'adorava ed
essa aveva per lui un'affezione co
niugale abbastanza ealma; nono
stante ambedue andavano molto
d a ecordo ed eran vissuti felici.
L'anno dopo la nascita di Guy, mia
cugina aveva voluto lasciar per
sempre Parigi e si era confinata
nel castello delle Roeheilles, dedi
candosi alia beneficenza. In segui
to, per una disputa politica, sorta
fra il barone d'Hauterive e il si
gnor di Myéres, ci allontanammo
CONTINUA