Interessi 4 per 100 Dipartimento Estero Questa istituzione, non solo fa tutti gli affari bancari regolarmente, ma anche quelli di spedizione a mezzo vaglia postali e telegrafici, in Italia ed in tutte le parti del mondo. Essa Banca, nel fare qualsiasi spedizione di moneta, da al cliente il mas simo del cambio. Gli italiani, quindi, possono approfittare di questa utilissima occasione. Depositate i vostri risparmi da noi. Comprate da noi i Liberty Bond; fruttano il 4.25 per Cento. Questa Banca e' garentita dalle Leggi dello Stato La Coscienza Nazionale dentro e fuori i confini Piglio, in prestito, per questa piccola nota, il titolo di un artico lo di Maria Rygier apparso nel l'"ldea Nazionale", perché quel lo ch'io dirò s'allaccia direttamen te a ciò ch'é detto nell'articolo menzionato. Maria Rygier occupandosi e pre occupandosi della coscienza nazio nale che dovrebbero avere e che non hanno i nostri lavoratori emi grati in Francia, dice che primo e urgente compito del nostro sotto segretariato per la propaganda, dovrebb'essere il "coltivare l'ani mo di quei nostri fratelli, perché essi non sieno resi estranei ai pro gressi spirituali compiuti dalla lo ro classe in Patria"; ed io mi fo lecito d'aggiungere ; —ma com'è che finora, nessuno, proprio nessu no ha sentito il dovere di richia mare l'attenzione dei nostri uomi ni di Stato su quella che dovreb b'essere e non é la coscienza dei lavoratori nostri emigrati nell'A merica latina ? Io non saprei dire precisamente quanti sieno i lavoratori italiani emigrati in Francia; ma, so, per e sempio, perfettamente, che quelli emigrati nell'Argentina si contano a milioni: Oh, com'è che quei mi lioni di anime nostre sono ignora ti? Che sia colpa del mare che ci di vide? Noi accettiamo sottoscrizioni I PER IL I IMI) PRESTITO DEM l« Perche* non la vostra? Ili sunti i Itisi («UHI of INDIA JA Risorse oltre 3 milioni di dollari The Citizen National Bank of Indiana, Fa. Che sia colpa del. . . cielo? Maria Rygier scrisse il suo arti colo, di ritorno da Parigi, dove dice—ha avvicinato l'ambiente proletario francese e quello dei stri emigranti operai; ebbene an' ch'io torno. . . da Buenos Aires, dove, per dieci lunghissimi anni, ho vissuto la vita che colà vive La gente nostra : torno da Buenos Ai res e la domanda si presenta in sistente : —"Com'è che di quella gente non si preoccupa nessuno?" Una delle due: o si tratta d'u na dimenticanza o si tratta di un errore; nell'uno e nell'altro caso bene sarebbe che da parte di chi spetta si prendessero quei provve dimenti che più possano giovare a tener su, desta e vigile, la coscien za nazionale degli Italiani dell'Ar gentina. Tanto più che quella coscienza é esposta ad ogni sorta di pericoli; di pericoli gravi e di insidie sotti li che la minacciano seriamente. Giustamente Maria Rygier de plora che per mancanza di una sa na propaganda che ne rinvigori sca la cosceinza nazionale, i nostri operai emigrati in Francia "resti no ligi al pacifismo antipatriotti co e vadano ad ingrossare le file dei minoritari e degli anarchici di sfattisti francesi": giustamente dice che "anche quelli che si dico no interventisti non lo sono con gli stessi intendimenti e per stessi motivi dei loro compagni che sono in Patria"; ma che cosa dire del le vie che s'aprono, ampie e faci li, dinanzi agli operai italiani del l'Argentina, costretti, come sono, a vivere insieme con ogni sorta di persone che, novanta su cento, o guardano con indifferenza la no stra guerra o temono di vederci vittoriosi o desiderano, addirittu ra, l'annientamento completo e de finitivo di tutte quante le nostre Si nergie ? In Francia vi saranno dei fran cesi anarchici e disfattisti ; ma l'Argentina, oltre che di legioni di nemici nostri, di nemici cui é leci to lavorare apertamente e impu nemente a nostro danno, di nemi ci per i quali non esistono campi d'internamento, di nemici che pos sono spendere e spandere, a piene mani l'oro che le banche e le case di commercio tedesche regalano, con generosità germanica, a tutti quelli che vogliono, in qualche mo do, commettere un qualsiasi atten tato contro gli interessi della vita dei popoli civili. In Francia, come scrive Maria Rygier, i lavoratori italiani con tinuano a dire che "l'ltalia é il paese della miseria, il paese dei bassi salari, il paese dello sfrutta mento, inumano delle classi lavo ratrici;'' ma, nella Argentina, ol tre a tutto questo, con manifesti e con giornali, scritti in tutte le lin gue e inviati a tutti gratuitamente, si fa sapere, tutti i giorni, agli I taliani, che l'ltalia é un paese vi lissimo di traditori e che la guerra non la vinceremo perché vittoriosa é già la Germania e che ogni gior no che passa, più tremendo s'av vicina il disastro. In Francia, com'è scritto nel l'articolo di Maria Rygier, il ma le é che "i lavoratori italiani sono favorevoli alla continuazione del la guerra per la sconfìtta della Germania e non per il consegui mento dei nostri scopi nazionali", ma nell'Argentina il male é più grave, ed é che ai nostri lavorato ri si tenta di far capire a tutt 'i co sti, che, per il bene delle classi la voratrici, la Germania non deve essere sconfìtta. Ohe cosa abbiamo fatto noi per arrestare gli effetti di questa pro paganda? Ignoranti e analfabeti —non certo per colpa loro—erano quando lasciarono i cari luoghi, quei nostri lavoratori; ignoranti e analfebeti sono rimasti. Opponem mo forse propaganda alla propa ganda nemica? Dimostrammo che 1 Italia sarebbe morta se non fos se entrata, coraggiosamente, nel -1 immane conflitto? Opponemmo manifesti ai manifesti? Conferen zieri ai conferenzieri? Ragioni al le ragioni? Fatti e cose alle spu dorate invenzioni dei nemici? Io non avqyo mai creduto al mi racolo ; ma. in America, mi fu gio co-forza credervi, quando vidi che, di fronte a tanti pericoli oppone va ancora inconsapevole resisten za la coscienza di quei nostri dis graziati fratelli. Credetti al mira colo: ma é scritto forse, in qual che posto, che non possa cader do mani una fortezza che noL capito la oggi T Ecco perché oso richiamare l'at tenzione di chi spetta. Altri paesi avrebbero speso chissà che cosa per tener su la coscienza di colo nie come quelle che abbiamo noi— completamente nostre—di là dal -1 ' Venno : avrebbero speso e bene ? della guerra e per le frazioni —e son tante —dei dopo guerra. Dimenticavo. Facemmo vera mente un'altra cosa. A tempo per so. . . lamentammo il poco patriot tismo dei lavoratori emigrati. E non siamo ancora pentiti dell'ere sia ! Su che non andiamo d'accordo I primi nord americani sbarca ti in Europa a combattere non hanno saputo dissimulare alcune loro piccole grandi stupefazioni. Una delle cose che produce in essi un vivo e profondo stupore e la fa cilità con la quale in Europa, e specialmente nel mondo latino ci si stringe la mano. Anche i yan kees se la stringono—e come ! L'energico shake hand é, infatti, nord americano e chi di noi lo ha conosciuto sa che c'é da averne il braccio slogato per quarantott'ore salvo complicazioni. Ma é appun to per questo che gli inventori del lo shake hand trovano che noi ci) tocchiamo la mano con troppa fre quenza e senza sufficiente neeessi té. Quell'atto vuol esser, per es si, un'altra proclamazione, una so lenne affermazione di amicizia, e le cose solenni non si fanno così, come niente. Negli Stati Uniti, dopo lo scambio d'un good morn? ing o d'un good evening, breve, de ciso, secco come una pistolettata, non si prova la necessità di farsi reciprocamente il solletico alle mani per un quarto d'ora, e di con tinuare per un quarto d'ora a scuotersi reciprocamente tenera mente la mano, come se ritrovarsi sullo stesso pianeta, come se in- V' fi ! * ! Q g ■ r -' ì là •!• - - ■■■* . ■ ' ■ :w : - "•' ' ■ .'•?•. v f•' v . ./ , «te B 4 ■'* ' * b ;#■>,. ; t iÉ * ':-.->f ' i './'•• ' : i Il più' Grandioso spettacolo in Cinema finora prodotto D W. G. C HIFFITH'S The BIRTH of a NATION Bpatfrffl'.-'**'. -r?<——KV • «■■■■■——■■ 1800 perone, 3000 cavilli, 5000 scene —Costo di Riproduzione 500 mila dollari Audit jrium - Indiana I Venerili e Sabu ,26e 27 Aprile Prezzi 50c 75 e SI.OO ; teMHM *'"• lui 111 ■■«■■■■■■■■■■■■ l ! contrarsi magari due, tre volte al l giorno in questa trappola da topi ch'é il mondo fosse la cosa più prodigiosa che ai nostri occhi mor i tali sia dato vedere. I n america no stringe hi mano di sua moglie, di suo fratello, di un amcio quan do parte per venire a combattere j in Europa ; egli non lo aveva fatto da Capodanno; rinnoverà l'atto quando tornerà, per non più ripe terlo sino al Copadanno seguente. Gli europei—e specialmente i la tini —distribuiscono invece strette di mano come si distribuiscono per via i manifestini di reclame. E, se condo gli americani, non dovrebbe essere cosi. Stringer la mano é una cosa importantissima, gravis sima, secondo gli americani é co me suggellare un patto, é come fir ! mare un contratto ; e i contratti non si firmano tutti i giorni, anzi parecchie volte al giorno. Un a mericano diceva qualche giorno fa, ad un giornalista francese: "Voi * altri chiamate caro amico un si gnore del quale non conoscete nep» pure il nome e date il tu ad un al tro che otto giorni prima non co noscevate. Noi non diamo il tu che a Dio ma glielo diamo perché lo conosciamo da un pezzo." Dopo la filosofia della stretta di mano, l'aneddoto; un italiano en tra un giorno nell'ufficio d'un uo mo d'affari americano, a New York. Inutile dire che gli, tende subito la mano. L'americano guarda un momento la mano che j gli si tende, poi rivolto al visita ! tore : j —"La chiromante? al piano di ' sopra. Aperta il Sabato Sino alle ore 12 a. m. LA UCCIA ALL'ELEFANTE Fra i grandi mammiferi, l'ele fante e maggiormente richiesto an che pel fatto che la sua cattura e conservazione presentano minori difficoltà. La maniera colla quale si cacciano fu già scritta da Sa muele Baker. Quando si é trovata una truppa di elefanti, s iuseguo no, dividendosi per. gruppi di tre, per non perdere gli elefanti che si staccano dal gruppo principale. Uno dei cacciatori cerca, di atti rare a sé l'attenzione dell'anima le ; durante questo tempo un secon do cacciatore gli si avvicina a ter go, discende da cavallo e cerca con l'aiuto di una spada a due tagli di recidergli il tendino d'Achille d'una delle due gambe posteriori. 11 pachiderma furioso si volta con tro l'assalitore, che inforca in fret ta il cavallo, tenuto da un terzo cacciatore, allora il primo si sfor za di ferire colla stessa maniera la seconda gamba dell'elefante, in guisa tale che e posto nell'impossi bilità di nuocere. L'animale é abbattuto ed ucci se. In tal guisa? si opera coi vec chi elefanti. I giovani, che si di stinguono facilmente, sono trasci nati lungi dal branco, non avendo la forza degli altri, si stancano più facilmente e i cacciatori li cir condano e legano loro bene, me diante lacci, il collo e le gambe. Spedite D Vostro Denaro con i VAGLIA GARENTITC ALLA AGENZIA ITALIANA 15 Carpenter Ave [NDIANA PENNSYLVANIA