The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, February 23, 1918, Image 2

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ANNO V
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I PROBLEMI DEL DOPO GUERRA
si parla oggi dei problemi dei
dopo guerra con tale una abbon
danza di idee e di progetti da far
credere che in realtà la pace non
ci troverà impreparati come ci ha
trovato la guerra. L'avvenire dell'
Italia è già diviso e suddiviso ia
cento casellari: problemi politici
economici, sociali, problemi pre
esistenti e problemi nuovi, aspetti
vari e diversi delle stesse questio
ni, già lungamente ponderate e
più lungamente protratte, si pre
sentano all'esame degli studiosi e
vengono definiti e inquadrati nel
le teoriche e nei sistemi della nuo
va carta politica del mondo, sia
essa democratica o conservatrice,
liberale o socialista. E si chiede
allo Stato o ai privati l'iniziativa
coatta o l'iniziativa libera: al go
verno il compito di imporre, di di
rigere, di coordinare, ai privati la
libertà di scopire le fonti deiia
nuova vita e della nuova ricchez
za, il nuovo mondo dalla faccia
gaia che dovrà riabiltare il para
diso perduto e ritrovato della no
stra terra. Molte illusioni, forse,
e molte disillusioni in vista.
Noi usciremo da questa guerra,
si é detto, con un'anima nuova;
questa guerra è rivoluzione, so
pratutto rivoluzione spirituale. E'
innegabile. Ma abbiamo noi ten
tato, tentiamo di stabilire una di
sciplina per questo mondo rinno
vato? di incanalare le sue nuove
energie per una via qualsiasi? di
dare un temperamento saldo e no
bile a questo eterno fanciullo dai
mille pensieri e dalle sterminate
aspirazioni che siroge dalla sua
stessa carcassa?
Crediamo di no.
Le esaltazioni giobertiane sul
primato dell'ltalia ci portarono al
la "politica del nulla" di Giustino
Fortunato. Negli ultimi cinquan
ta anni la giovinezza d'ltalia é
cresciuta tra le facili illusioni di
un idealismo teòrico e program
matico e la spauracchio della real
tà impellente, in uno stato di esi
tazione e di indecisione che ha tur
bato ogni attività; é stata ideali
sta. Ogni disciplina era assente;
la più presenziosa petulanza di
vecchi si fondevano nello stesso
cuore e nello stesso cervello; lo
spirito politico é stato ridotto ad
una questione di apprezzamento;
le cose, gli avvenimenti, la vita
scopo che quello di parlare; la pa
rola retorica era, ed é ancora io
gran parte, tutto.
A che cosa sono valsi gli studi
di economia di diritto costituzio
nale e internazionale, di sociolo
gia se non ad accendere continue
dispute fra chi né sa di più e chi
né sa di meno, se non a permette
re un vivace e scintillante giuoco
intellettuale infecondo sugli enun
ciati di tali discipline? Ogni vol
ta che ci siamo trovati di fronte al
caso specifico, vivo e reale, abbia
mo dimenticato che quanto aveva
mo studiato teoricamente era il
risultato di esperienze reali di
pensatori positivi che doveva per
ciò essere provato e temprato a
nuove esperienze di fatti.
E' mancata,, insomma, alla no
stra generazione la volontà, la for
I Tedeschi marciano su Petrograd. Vittorie italiane sul Piave. Londra bombardata.
"THE PATRIOT"
GIORNALE SETTIMANALE IINDIPEINDE ISTE ILLUSTRATO
IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO
za della volontà, l'impulso, più
decisivo cioè per riuscire a pene
trare le superficialità veramente.
Non è vano che questi che sono i
veri problemi morali dei popoli si
ano posti sotto gli occhi dei gover
ni e sopratutto siano denunziati e
chiariti a noi stessi che siamo le
prime vittime di questo stato di
perplessità le cose più fini e le co
se più brutali, attori e vittime nel
disorientamento più confusionario
sospesi fra il fare e il non fare,
smaniosi solo di parole, nella con
tinua messianica ricerca di una via
nuova e sicura. Il problema si fa
più impellente in quest'ora di ri
voluzione : i popoli hanno bisogno,
oggi più elio mai, di avere una vi
sione supremamente realistica del
mondo : nasce, per germinazione
spontanea quasi, dalla guerra una
nuova epoca di lavoro. Ma il la
voro presuppone due fattori : la si
snrrezza ela volontà. La sicurez
za, o meglio la confidenza, la fidu
cia, dipendono dall'ordine, dalla
pace sociale; la volontà è il moto
re essenziale della vita dei popoli.
Le nuove generazioni, a causa del
le perdite di oggi, dovranno spie
gare un'attività riparatrice, do
vranno fuggire le molli seduzioni
degli impieghi sedentari, dovranno
avere nell'animo e nel cervello un
sano spirito di iniziativa, di ricer
ca, di responsabilità. Lo svolgi
mento della volontà non ha segui
to di pari passo quello della intel
ligenza e la torre d'avorio dove la
fantasia di agnuno ha sognato mil
le sogni luminosi, ha impedito a
troppi giovani di vedere l'orizzon
te del vasto mondo.» L'educazione
della volontà si impone. Bisogn i
cominciare col pensare sul serio
alla riforma coraggiosa dell'inse
gnamento, alla riforma della seno
la. A. G. Wells nel suo ultimo libro
'What is eoming?". non in baso
alle induzioni fantastiche che gli
danno talvolta 1' aria del profeta
presuntuoso, ma seguendo un me
todo rigorosamente scientifico di
ricerche—quale meglio si conviene
ad un uomo della sua tempra
ha chiaramente posto il problema
della nuova educazione dei giova
ni.
Fra la nuova e la vecchia educa
zione—egli pensa—vi sara un vuo
to di almeno due generazioni di
scolari.
1 superstiti di questa guerra co
stituiranno una generazione speci
ale e segneranno un'epoca; saran
no figli del loro tempo, non della
loro tradizione. E' necessario ri
vedere tutti i sistemi che domina
no l'insegnamento nelle scuole 3
nelle Università e questo deve es
sere fatto prima che scuole e Uni
versità si ripopolino. Quando il
vecchio pudridume fosse ancora
una volta ritornato a galla finireb
be coli'avere un nuovo''contratto
di vita."
E W ells fissa gli elementi essen
ziali alla educazione di una classe
dominante : la selezione e la svi
luppo delle attitudini, l'insegna
mento di cognizioni su di una lar
ga e chiara base di comprensibili
tà con metodi che ne permettano
e provochino il pronto apprendi
mento e l'altrettanto pronta in
tuizione del loro valore contingen
ze, e lamenta che l'insegnamento
del latino e del gl'eco sia ancora
la spina dorsale dell'educazione,
insegnamento che fa contrarre ai
giovani l'abitudine di irrequieta
futilità e di piccina pedanteria che
caratterizza poi tutte le azioni in
dividuali nel corso della loro vita ;
osserva giustamente che ai giova
ni non si dà oggi un'educazione,
ma si mette loro nel cervello una
"collezione" di cose eterogenee da
parte di gente che il più delle vol
te non comprende lo spirito di ciò
insegna.
Parole amare, ma parole vere.
La base di una superiore educazio
ne resta sempre però la filosofia;
non quella annosa che dovrebbe
sgorgare dalla lettura di Platone
e di Aristotile ; ma quella che pro
voca l'esame sottile e profondo di
quei grandi problemi della vita
che sono adatti a ribustire la
mente. I giovani debbono saper
pensare e riflettere profondamen
te e chiaramente sopra i rapporti
della propria intelligenza coll'U
niverso, con lo Stato, con la vita;
bisogna ostacolare con ogni mez
zo la prolificazione di quella cate
goria di insufficienti che diventa
no spesso distruttori, ingrati e pre
tenziosi; é necessario che all'ope
raio, perche sia veramente libera
to dal servaggio, insegnino l'amo?
re del lavoro, lo mettano in condi
zione di dominare il proprio me
stiere. non di esserne dominato.
Meno parole e più pensiero: l'T
talia dei facili avvocati e dei pii
facili successi non può sussistere
alla guerra: l'avvenire é di coloro
i i quali sapranno meglio intendere
i bisogni della nuova epoca, non
| in base alle ideologie di questo o
j di quel cenacolo, ma in base alla
realtà dei fatti.
Riforme sociali ci vogliono, é
vero ; ma ogni riforma sociale ;
presuppone una riforma morale.
L'uomo—ci hanno insegnato— é
un essere animale, sociale, ma so
pratutto un essere morale, un es
' sere cioè dotato di sensibilità, di
: intelligenza, di coscienza e di vo
lontà.
La comprensione del nostro de
stino e dei mezzi per raggiungerlo
appartengono alla nostra coscien
za e alla nostra volontà. La guer
ra, con la violenza dei suoi urti
formidabili, ci fa ogni giorno più
j una coscienza dei fatti della vita,
ci mette ogni giorno più dinanzi
alla tremenda realtà delle cose.
Questo stato di spirito che è stato
creato oggi, sopravviverà domani.
Grai ai popoli che avranno ore di
esitazione e di sbigottimento: la
volontà deve essere pronta e sicu
ra. Agli italiani non difettano la
sensibilità e l'intelligenza per la
intuizione e la previsione, anzi;
difetta la volontà. Bisogna de
sta la smuoverla, incitarla, edu
cai la sopratutto, formarle un'a
bitudine insomma, un'abitudine di
al ività non di pigrizia, bisogna
i >"• arie la gioia della vita ela
s 'azione della vittoria.
INDIANA,PA., SABATO 23 FEBBRAIO 193 8
Laguerra
SU TUTTI I FRONTI
Comunicato Ufficiale
Roma, 19—Il Comunicato Uffi
ciale pubblicato ieri dal Ministero
della Guerra a firma del Generalis
simo Diaz, é il seguente :
''Tra le valli di Posina e di A
stico le nostre pattuglie nanno
spiegata una notevole attività e le
nostre batterie di piccolo calibro,
con graffiche di fuoco hanno mo
lestati i movimenti delle truppe
nemiche nel bacino dei laghi.
"Sull'Altipiano di Asiago la
nostra artiglieria lia bombardato
le truppe nemiche in marcia lungo
la valle di Golmara ed ha fatta un'
erficace concentrazione di fuoco
nel settore di Val Franzela e Val
Brenta.
"Il nemico ha ripetutamente
bombardate le nostre posizioni sul
margine orientale. Sul saliente di
Monte Solarolo vi é stato un reci
proco bombardamento.
"Le nostre pattuglie hanno ese
guito brillantemente delle azioni
di molestia contro i posti avanza-
I ti del nemico a Grove di Popodo
polo sul Medio Piave.
"Lungo il littorale il nemico ha
intensificato il fuoco di artiglieria
in diversi punti a spinto verso Cor
tellazzo diverse delle sue pattu
glie, ma queste sono state con suc
cesso respinte colle granate a ma
no, dai nostri marinai che presidi
no la testa di ponte."
LA BATTERIE DELLA VEN
DETTA PARTE PER IL
FRONTE
ROMA, in piazza Ve
nezia al suono degli inni reali e di
Garibaldi, il capitano Lorito, alla
testa di un drappello di artiglieria
ha preso possesso della "Batteria
della Vendetta."
Con voce ferma ha rivolto agli
artiglieri patriottiche parole e que
sti giurarono di sacrificare la loro
vita prima di perdere il sacro do
no della Patria. In questa frat
tempo alcune giovanette romane
infioravano i cannoni. Dopo po
che parole, pronunciate dall' as
sessore. Apolloni. ed allo squillo
delle trombe la batteria partiva
per il fronte acclamata dalla fol
la delirante, e mentre un aeropla
no dall'alto gettava manifestini
incitanti a sottoscrivere al presti
to della vittoria.
GL'INGLESI ASPETTANO
L'OFFENSIVA TEDESCA
Dal Quartiere Generale Inglese
in Francia, 19 —La grande offen
siva tedesca al fronte occidentale
qui si crede che possa cominciare
da un momento all'altro e perciò
che riguarda il fronte é opinione
del critici militari che il grande
attacco sarà lanciato nel settore
tra Arras e St. Quentin.
Le "Tanks'' (automobili blin
dati) ed un nuovo gas saranno u
sati dell nemico per poter sfonda
re le linee degli alleati.
Si crede poi che simultaneamen
te altri attacchi saranno lanciati
dal tedeschi più al sud contro il
fronte tenuto dai francesi.
I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO
Questi fatti sono stati appresi
dal Comando Britannico per mez
zo dei prigionieri catturati e da
| informazioni ottenute per altre vie
LONDRA DI NUOVO BOMBAR
DATA
Londra, 19—Areoplani nemici
tentarono una nuova incursione, —
la terza in una settimana, —ieri se
ra, su Londra, lasciando cadere al
cune bombe, che non causarono al
cun danno, né vittime umane.
LA FARSA
Russo-Tedesca
Londra, 19. {Associated Press)
—La Russia é ora costretta a fir
mare il trattato di pace secondo
le condizioni volute dalla Germa
nia. dice uu comunicato ufficiale
russo.
L'AVANZATE DEI TEDESCHI
Londra, 19 —Come era qui ge
neralmente preveduto i tedeschi
hanno rotto gli indugi e comincia
to l'avanzata contro la Russia. Es
si hanno di già passato il fiume
Dvina senta incontrare seria resi
stenza.
-
I TEDESCHI OCCUPANO LA
FORTEZZA DI DVINSK
Berlino, 19—Il Comunicato Uf
ficiale emesso oggi dal Quartiere
Generale Tedesco annunzia che le
truppe tedesche dopo avere attra
versata la Dvina hanno occupata
la fortezza di Dvinsk senza com
battere.
LA RUSSIA RESISTERÀ' ALLA
GERMANIA
Pietroburgo. 19—Leon Protzky,
ministro massimalista degli ssteri
ha ufficialmente dichiarato alla
United Press, che la Russia resi
sterà ai tedeschi e combatterà fi
no all'ultimo.
LA NOTIZIA A WASHINGTON.
Washington, 19 —In questi cir
coli militari si ritiene generalmen
te. che la Germania ha riassunto le
operazioni militari contro la Rus
sia nella speranza di quietare il
malcontento nazionale con la lu
stra di una vittoria che, nelle at
tuali condizioni dell'esercito mo
scovita. si offre facile e senza
grandi sacrifici.
Coloro che hanno in mano i de
stini della Germania —si aggiunge
—sperano di imporre la loro vo
lontà alla Russia e carpirle il ter
ritorio che si vuole, é chiuderle o
gni sbocco nel Baltico. Ottenuti
questi intenti di fronte ad un eser
cito disorganizzato e sfiduciato al
lora essi avrebbero buon gioco per
gridare alle plebi facilone—"Vit
toria.
Oggi—dicono i competenti mili
tari in questa capitale—l'esercito
russo non é in grado di opporre li
na qualsiasi resistenza.
ULTIM'ORA
Alberto Manica, che fu fe
rito in una in Molntyre
due settimane or sono, è mor
to Giovedì mattina in questo
ospedale.
Prezzo D'Abbonamento
Un Anno . . . $1.50
Se 1 mesi . . . si.oo
Una copia . . . $0.05
Per I« inserzioni ed avviai a paga
mento rivolgersi direttamente al n»«tr«
ufficio dal manager Francesco Biamun
te o telefonare per esso.
fu nm iiiiir
Dal "National Geographic Ma
gazine'* del mese di Gennaio 1918,
Volume XXXIII, rivista di coltu
ra elle si pubblica in Washington,
D. C. ; abbiamo rilevato il seguente
articolo, a firma dell'Editore, che
é tutto un inno di ammirazione per
la razza Italiana. Lo abbiamo tra
dotto integralmente sicuri di far
cosa grata ai nostri lettori, e per
far conoscere loro che, la parte e
letta, intellettuale e sana del po
polo americano, é per noi e con noi
nel riconoscere il grande genio di
nostra stirpe.
"Quando la maggioranza degli
aviatori d'America probabilmente
volerà al di sopra della linea di
battaglia che si estende dal Mar
Nero ed attraverso il Belgio e la
Francia, fa d'uopo ch'essa non i
gnori la sovrumana abilità, l'ardi
mento e lo spirito di sacrifizio de«
gli Alleati d'oltre Alpi, intrepidi
Italiani il cui paese pur non pro
ducendo né carbone, né acciaio e
né viveri sufficienti per i suoi bi
sogni, ha per circa tre anni man
tenuti saldi i suoi eserciti di fronte
all'interrotto martellare dei can
noni d'Austria e Germania.
L'ltalia, la madre della civiltà,
dell'arte e della scienza; l'ltalia,
culla del libero pensiero, comin
cio la sua lotta contro le orde del
Nord mille anni prima della sco
perta dell'America. Essa ha dati
al mondo Marco Aurelio e Dante,
Colombo e Giovanni Caboto, Leo
nardo da Vinci e Galileo, ed in
tempi men remoti, Volta, Galvani,
Garibaldi, Verdi e Marconi. Dopo
che i suoi due grandi navigatori,
avevano dato il Nuovo Mondo alla
( ivi Ita, eeco che Galileo, col dono
del suo Telescopio rivela all'uomo
gli infiniti regni dello spazio. Fu
questo stesso genio monumentale
che aiuto il perfezionamento del
microscopio che rende possibile la
chimica e la scienza medica moder
na. Cosi Marconi donandoci il tei- 1
legrafo senza fili, fa dell'aeropla
no da osservazione un potente fat
tore di battaglia.
Ma una delle maraviglie della
storia umana é questa straordina
ria razza italiana che per 2000 an
ni ha illuminato e benedetto il
Mondo con una successione di Ge
mi—musicisti, autori, creatori, d'-
ispirazioni e di progresso—ed alla
quale tutti gli altri popoli hanno
attinto.
L'OFFENSIVA SARA' AL
FRONTE ITALIANO
Roma, 20—Secondo informazio
ni degne della massima fr*de la
grande offensiva tedesca di prima
vera aspettata sul fronte occiden
tale non avrà luogo perché all'ul
tima ora le forze teutoniche si ri
verseranno sul fronte Italiano do
ve avverrà la grande offensiva e
dove probabilmente si deciderà la
grande offensiva.
I tedeschi temono che gli au
striaci senza l'aiuto della Germa
nia saranno costretti a cedere ter
reno e ad abbandonare le posizio
ni conquistate.
N. 8 Published Weekly by THE PATRIOT PUBLISHING CO.