J Appendice Numero 3 i SU LA FRASCA [ L Grande Romanzo §£, Pietro De Coulevain I "Tutte le sue onde, tutti i suoi flutti sono passati sopra di me" Per tutto il tempo nel quale di morammo a Bourg, l'esiliato ebbe fiori e corone: la visione di quel povero corpo tutto tremante sotto la terra fredda, mi perseguitò lun gamente facendomi singhiozzare la sera quand'ero coricata. L'anno seguente al Sacro Cuo re, ricominciai a studiar l'inglese on una monaca d'lrlanda: fra le suore v'era anche una piemonte se molto bella, e per il piacere di prender lezione da lei, volli impa rare l'italiano: più tardi, dopo a ver passato le vacanze nell'Alsa zia in casa di un mio zio, mi venne U desidero di conoscere il tedesco e mi presero un professore. Lo -tudio dell'inglese, dell'italiano e del tedesco, doveva servire a dar varietà alla mia mente, a farmi vi vere la vita che mi era stata trac ciata. Sono trapiantata da quindici an ni. la morte del signor di Myéres mio madito, la rovina che ne fu la conseguenza, mi strapparono dal castello di Chavigny nello Clier e dal mio bell'alloggio nella piazza Francesco I a Parigi. Dopo questo disastroso turbine, mi trovai "sulla frasca" all'al bergo e siccome il mio patrimonio personale era stato salvato, cosi' potei cercare trovare l'oblio nei viaggi. Per parecchi anni passeg- i giai tutte le strade frequentate da- 1 gli oziosi e finii collo stancarmi dal veder musei, chiese, monumenti e j Casa Stabilita nel 1895 PROVATE I MARCA "GIUSEPPE GARIBALDI" Prezzo speciale per ordine di 25 casse in su ! —__ Grande Grosseria AH ' Ingrosso Prezzi Ristretti per Generi Garantiti IMPORTATORE D'OLIO D'OUVA 9ffe Street - Philadelphia, Pa. rovine. J1 mio banchiere mi dimo stro la necessità di porre un freno alle mie peregrinazioni e feci allo ra delle più lunghe permanenze a Parigi dove condussi la vita indi pendente di uno straniera. Pero la vita oziosa che conducevo, mi cominciò a un tratto a pesare 3 ; sentii il desiderio di crearmi un fine: ma quale? Avrei voluto far del bene, consacrarmi ad un'ope ra qualunque, ma l'ispirazione che mi doveva indicare la via, non ven ne e mi pareva che nessuno avesse bisogno di me. Inoltre l'inverno mille modi spiacevoli, ed il calore della mia vita s'annunziava in e la.luce de' miei giorni andava no sensibilmente diminuendo. La signora Rccamier rispose un giorno sorridendo ad un adulatore che voleva persuaderla avere essa, conservata tutta la sua bellezza :| 'No, no: non posso illudermi: ij piccoli spazzacamini non mi guar-j dano più": se io non ero stata mai guardata da loro, avevo però posseduto un po' di quel misteriosi so fluido die attira qui uno sguar do, là una simpatia e che costituì-1 sce il nostro orgoglio personale. Ebbi coscienza del momento pre- i ciso in cui questa specie di fasci no mi abbandonò : ero al teatro.... e provai improvvisamente un sen so di solitudine trano: la sala mi parve vuota, immensa e tremai co me se fossi stata percossa da un soffio di vento gelato. Avevo pro prio perso tutto il mio magneti smo. Tutto le donne hanno cono- scinto o conosceranno questa do lorosa operazione della natura, ma la crisi morale che generalmente la segue produsse in me il più inat teso dei fenomeni. Certo, io ave vo ricevuto il dono della creazione infantile fabbricava novelle cere brale perché la mia immaginazione e racconti che per me divenivano realtà e che erano chiamate men zogne. Più tardi, una forza interna od esterna mi spingeva a scrivere e sentivo questa forza attraverso i miei dispiaceri, le mie gioie, i miei piaceri. Non potevo addormen tarmi e non posso farlo nemmeno ora, senza cominciare un romanzo od na comedia: e appena posata la testa sul guanciale, vedo deline arsi dei personaggi, vedo sbozzar si dietro la mia fronte delle situa zioni : mi pare anche di sentir par lare: poi, come se questa fanta smagoria avesse davvero il potere d'immergermi nel sogno incoscien te, perdo la sensazione della real tà, e non arrivo allo scioglimento Quando ero giovane, ero una gran leggitriee: invidiavo la gloria di George Sand, ma più, credo, invi diavo la sua esistenza libera ed i suoi abiti maschili. Mia madre spaventata da queste tendenze, scherniva continuamente le donne pedanti, facendomene un quadro ridicolo e grazie alla mia infingar dia ed alla frivolezza, essa non du- ! ró molta fatica a farmi perdere quella vocazione. Del resto fui presa per tempo in ; un ingranaggio fatto apposta per uccidere la facoltà creatrice, se avesse potuto essere uccisa ; per anni ed l'ho sentita dentro di me; come cosa viva, preziosa, come un j tesoro del quale non mi servivo, j ma elie ero contenta di possedere. j Ed ora, nel gran silenzio della vec- : chiaia, essa é ritornata forte, irre sistibile e ho ceduto; ricordo il gi orno e l'ora! Divenni il suo stru mento, la cosa sua, e nonostante i miei sforzi, non mi é riuscito di sfuggirle. Senz'accorgermene, 1'- ! idea meglio nutrita, acquistò mag gior forza: essa sprigiono dall'in volucro un essere che già esisteva in qualche cellula dietro la mia fronte, un semplice romanziere la cui nascita svolse il crepuscolo in una maravigliosa aurora boreale. Quando un'Americana scuopre in sé un talento un'inclinazione qual unque. esclama allegramente : I know wliy I ani borii, "So perché sono nata." Ebbene ora so perché ho vissuto. Oh ! il mio primo romanzo ! di cui il titolo, il punto culminante, l'ultima parola, mi si rivelarono improvvisamente! Il mio pensie ro ha lavorato in questo triangolo per due anni consecutivi : sorpre sa e stupita mi sono accorta che il mio cervello era stato da molto tempo preparato all'opera cui era destinato. Le Americane mi si presentava no naturalmente come modelli, poiché ero stata spinta sempre in mezzo ad esse, nella loro intimità, dandomi a mia insaputa il mezzo Scarpe Soffici e Comodissime Per Uomini, Donne e Ragazzi | Eleganza, Solidità' e prezzi Modici 'i " J OH" CAMPBEI.L'S 662 Philadelphia Street Indiana, Pa. di accumulare i documenti, i ma teriali necessarii per riprodurle. La cognizione più profonda della vita che avevo acquistato a cosi' caro prezzo, i miei dolori, la mia crudele traslazione, i miei viaggi che non avevano uno scopo visibi le, le mille e mille impressioni che avevo accatastato, tutto mi era di venuto indispensabile e a misura che procedevo, ammiravo sempre più il lavoro che si era compiuto in me e l'opera che eseguivo. La mia inesperienza era patetica e comica nello stesso tempo : spes so quando l'ispirazione non sgor gava spontaneamente, mi mettevo il cappello ed andavo a passeggi are; qualche altra volta, allorché zampillava come un'onda calda e viva, era cosi' allegra che uscivo di nuovo portandolo meco nella via della Pace, sulla terazza delle Tuileries e mi teneva compagnia. Ti mio primo romanzo! L'ho tra sportato di qua e di là nella mia valigia, l'ho scritto in non so quan ti alberghi. LTna notte a Rhein feldenles-Bains, si scateno un ter ribile uragano, il fulmine cadde so pra un padiglione del giardino e lo incendio. Nessuno andò a let to, ma restammo aggruppati nel vestibolo, pronti alla fuga. Qual che donna aveva dei bambini, al tre un cane, tutte delle borse che racchiudevano gioielli e danaro: io avevo soltanto il mio manoscrit to legato con una cinghia: era il mio unico tesoro. Un signore al saziano, con l'intenzione di pun germi, mi domando che cosa con teneva lo strano involto. —Un romanzo incominciato. risposi. Il sorriso che si delineó sulle sue labbra mi feri': bisogna proprio dire che non avevo l'apparenza di una scrittrice. Quando il volume comparve glielo inviai con una de dica che ricordava l'incidente. Do po averlo letto, mi rispose: "Ave vate ragione di volerlo salvare!" CONTINUA