The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, January 26, 1918, Image 5

Below is the OCR text representation for this newspapers page. It is also available as plain text as well as XML.

    UNA GITA
Indimenticabile
Dopo un periodo di due anni
spesi nei vortici della città tra il
frambusto ed il frastuono, sono
ritornato a vivere nella solitudine
e nella quiete che largamente of
frono i paesi che circondano que
sta città. Vivevo nei ricordi dei
luoghi e delle persone, provando
un'acjuta nostalgia nell'ambiente
in cui ero forzato a vivere per u
na delle tante cause della vita. A
gognavo rivedere tanti buoni a
mici, sentivo il bisogno di strin
gere loro la mano per riaffermare
ancora una volta i sensi della leale,
imperitura ed immutata stima ed
amicizia. Dopo due anni di assen
za dicevo, ho avuto il gradito pia
cere di portarmi nella "Piccola
Parigi" di Iselin, nel delizioso
paese ove conto, un'infinità di ot
timi, onesti e laboriosi amici. Met
to da banda la parte descrittiva
del viaggio, parimenti limito quel
la del soggiorno ; frasi, allocuzioni,
non arriverebbero a mettere in lu
ce il modo con cui fui accolto. E
ra la parte sana, schietta della co
lonia, scevra di sillogismi e di stie
chite finzioni. Ospite dell'amico e
perfetto gentiluomo signor Gioac
chino Ricci, persona dalle elette
virtù e dai modi squisitamente
gentili, fui colmato di cortesie.
Che dire di quanto apparecchio in
un batter d'occhio la signora Ric
ci? Come, in qua! maniera accen
nare le accoglienze che ebbi da
quella perla di galantuomo del si
gnor Domenico Ricci? Tutti, in
distintamente tutti i componenti
la famiglia fecero del loro meglio,
fu una gara tra loro nel dare e nel
fare. Son sicuro di non mentire,
se affermo, che pure un barbuto
cagnolino—fra non molto cagno
ne —si aiuto a dimenare la pelosa
sticchita coda... ha... ha.. Entrain-,
hi i fratelli Ricci sono figli di quel
la forte e ridente Terra di Lavo-.
ro, ben voluti e stimati dalla colo- ;
nia tutta. Non uno ha per loro '
frase che non suoni di lode.
Larghe, simpatiche accoglienze !
ricevetti pure dall'amico signori
Nick Di Prospero e Signora, amici |
di vecchia data, molto conosciuti
e beneamati dalla colonia, per la
loro bontà, lèalta, e gentilezza d'a
nimo. '
Con modi che'tanto lo distinguo
no e lo rendono perfetto, fui ac
colto dal signor Tony Leone, di
rettore della 'lselin Italian Band.'
Anche la signora Leone, dai modi:
eminentemente squisiti, mi aeeol-!
se con l'abituale benvenuto.
Che dire poi del signor Vito
Dell'Apa? E' noto a tutti ed é su
perfluo accennarle. Benché indi
sposto con febbre, pure non volle
venir meno agli eletti sentimenti
di bontà che sempre, ovunque edj
a chiunque, largisce a profusione.
Ebbi il piacere di conoscere e
.
stringere la mano al signor Mike
Camarata, sagace e valente mae
stro di musica del Corpo Musicale
di Iselin, che tante volte questo gi
giornale ha citato al'ammirazione
pubblica per gli incontrastabili
successi riportati in Indiana ed in ;
altri paesi. Il signor Cammarata
nemmeno volle essere ultimo nell'-l
elargirmi una quantità di comple
menti in uno alla sua cortesissima
j
signora. Conobbi pure i signori
Isaia Papa, Agostino Santucci, An
gelo Maniceia, Daniele Giancate
rina Mike Combo e Michelazzi,
ricevendo da tutti inviti e genti
lezze.
Vorrei ancora prolungarmi, per
ché non é mai molto parlare di si- j
mili gentiluomini, se lo spazio me
lo concedesse e se non sapessi di
annoiare i lettori.
La gita resterà perennemente
stampata nell'animo mio in una
alle altre, sperando di passare tra
gli indimenticabili amici altre lie
tissime ore. A tutti le mie senti
te azioni di grazie e riconoscenza. t
BOSCAIUOLO. <
| Contro la Pace Vile |
fc *5»
ADAMO E KR GATTO g
Appeiia Adamo vidde er primo / j e cerchi de buttamme in un casi- fTi*
1 * B»
Gatto je propose un contratto. > £ tone g*
cor disonore d'un'unii jazzione,
—Senti —je disse —se m'ubbidì- j< co' la vergogna d'un adattameli- g**
in tutto quello che me pare e piace 2 j Ma ame min m'ingarbuji come er 6^
te garantisco subbito una pace < S Cane
come nessuno l'ha goduta mai. <S che per un po' de pane
Pero bisognerà che fin d'adesso <S s'aeeuccia e t'ubbidisce ala paro
me tratti co' li debbiti rispetti s> la.
«iSSI e rimani fedele e 'sottomesso... S$ Vojo la pace mia senza controllo.
Accetti o min accetti? S> senza frustate, senza musarola,
j / senza catene ar collo ! !§^
4| —Grazie, ne faccio senza : ) / Dar modo come parli ho già eapi
.la pace nun se compra—disse er > J to
*9 Micio — /< che in fonno eiai l'istinto d'un te-
ma se guadagna co' l'indipenden- ?< desco...
za j < E ner di' questo er Gatto, inso
a costo de qualunque sacrificio. j < spettito, arzó la coda elo guardò
Tu, invece, me la vendi a tradi- < s in cagnesco.
j mento < < TRILUSSA
Le accoglienze piene d'affetto e
di fede tributate dalle popolazio
ni d'ltalia in questi giorni alle
truppe 'ideila Repubblica francese,
hanno facilmente ricevocate alla
memoria le festose accoglienze, u
gualmente cordiali e fiduciose, che
le truppe di Napoleone 111 ebbero
allorché vennero in Italia per com
battere a fianco dell'esercito sardo
10 stesso nemico.
Le avverse vicende, allora, ave
vano avuto già un decennio di' re
criminazioni. Questa volta son ba
stati alcuni giorni. L'Austria, il
suo protettore e i loro vassalli,
questa volta hanno avuto poco
tempo di gongolare del trionfo.
Di truppe francesi sbarcarono i
primi trentamila uomini a Genova
11 29 aprile e furono accolti al can
to della Marsigliese.
Il 30 aprile Vittorio Emanuele
alla stazione di Porta Susa era a
ricevere altre truppe francesi e il
popolo festeggiava gli arrivati,
fraternamente.
Il 12 maggio lo stesso imperato
re Napoleone 111 sbarcava a Geno
va in mezzo a un delirio d'entusi
asmo. Era atteso dallo stesso. Ca
vour. E qui un particolare curio
so. Tra i vari pendoni e bandiere
recanti scritte d'occasione quali:
Viva i nostri eroici alleati !—Viva
l'eroismo e la generosità francese,
ecc., ce n 'era uno in... latino : let
cince! (Va e vinci!) La scritta
era sormontata dalla corona im
periale. I buoni soldati francesi
credendolo una... storpiatura, e
quivpeando su quell'l e credendo
lo un primo, si domandavano.!
"Primo... Ma primo di che? Dei'
granatieri o di cavalleria?
Le truppe francesi da Torino e |
da Genova si diramavano verso le
linee- strategiche stabilite : da per j
tutto sollevando l'entusiasmo.
Le corrispondenze dei giornali i
francesi esaltavano la bontà itali
ana : quelle dei nostri, il fervore
francese.
E già la guerra era cominciata
e ancora truppe seguitavano a
sbarcare a Genova, a Livorno, a
scendere a Torino : i tre grandi
centri di concentramento di arma
te.
A Livorno appunto il 23 maggio
sbarcò il principe Napoleone co
mandante, il quinto corpo dell'ar
mata d'ltalia. E il yacht 'Reine'
sul quale era imbarcato il princi
pe, giungendo ebbe i saluti da uu
vascello inglese ancorato nel por- j
:o toscano.
Dice un corrispqndente d'allo
ra:
"Rinuncio a descrivere l'esaltd
sione di queste accoglienze : é un'-
ìbbrezza generale d'impossibile
ìescrizione. "
Lo stesso giorno, a Nizza, non
ancora francese, uomini e cavalli
! '
! del 2o corazzieri partenti per l'I
; talia furono coronati di fiori, e
furono inghirlandate le loro armi,
e furon fatti trofei di fiori.
Ma l'entusiasmo giunse al col
mo quando Vittorio Emanuele e
Napoleone traversarono Milano.
•
Ork nuovamente gli eserciti ita
liani e francesi sono affratellati su
suolo italiano per la rivendicazio
ne della libertà del mondo: e tie
ne il nuovo patto un cavalleresco
compagno d'arme: l'inglese.
DiSPiACERI
La gente si lagna. Ed é giusto :
s'é sempre lagnata, la gente, da
che mondo é mondo. E continu
erà a lagnarsi—sempre: evidente
mente il fatto di essere malcon
tenti del modo come vanno le cose
—e di sfogare il proprio malcon
tento —é una delle caratteristiche
fondamentali della natura degli
uomini. E, del resto, la natura,sa
quel che fa. Se l'uomo fosse con
tento, della "statu quo", si ada
gerebbe in una tranquilla inerzia
feconda : il progresso viene dal
malcontento...
La gente, dunque, si lagna—ai
giorni che corrono—di una quan-,
tità infinita di cose : e pare, a sen
tire questi eterni brontolamenti,
che ieri—cioè quattr 'anni fa, pri- !
ma della guerra, ci*fosse l'età dell'
oro. "Ah se si fosse saputo, o
provveduto, quello che ci doveva
capitare! Quanto cose, piacevoli
e utili, si potevano fare allora, e
non si possono più fare adesso !
Quello era vivere, questo é vege
tare. E non ce ne siamo accorti
i
a tempo"!
Ma il filosofo esulta—e sorride.
Il filosofo—poniamo che sia un fi
losofo di cinquant 'anni —ricorda
BUONO A SAPERSI
L'amministrazione del "PATRIOTA" e' stata autoriz
zata a ricever abbonamenti dei settimanali d'ltalia:
LA DOMENICA DEL CORRIERE di Milano, Giornale
illustrato a colori di 16 pagine a grande formato. Ricco di
riproduzioni fotagrafiche. Pubblica bellissimi romanzi illu
strati emozionantissimi.
LA TRIBUNA ILLUSTRATA di Roma, Giornale di
grande formato con illustrazioni a colori rappresentanti i
principali eventi successi in tutto il mondo.
Abbonamento annuo per ciascun dei settimanali $2.00
Abbonamento per sei mesi a ciascun dei settimanali .. $1.25
L'importo degli abbonamenti deve esser spedito antici
pato all'Amministrazione.
15 Carpenter Ave., Indiana, Pa.
I prima ginnasiale, sentiva la non
na lagnarsi del caro, sempre cre
scente dei viveri e dire che "ai
suoi tempi" la vita era enorme
mente più facile e più allegra. Di
ceva la nonna, allora —e cioè qua
rantanni fa— cliq l'età dell'odo e
ra quella... che c'era quarantanni
prima. Evidentemente dunque, 1'
; età dell 'oro—se non é quella di
cui favoleggiano gli utopisti nei
loro sogni intorno alla società dei
secoli a venire— e quella dei seco
li passati. L'età dell'oro non ap
partiene mai al presente...
Osservazioni di carattere gene
rale, queste. Ma ci sarebbe da fa
| re, tuttavia, qualche osservazione
I specifica intorno alle nostre " attu
j ali lagnanze. E, per esempio,
questa : che se —innegabilmente—
stiamo adesso un po' peggio di
quello che si stava prima che scop
piasse il flagello della guerra, noi
non abbiamo altro che quello che
ci meritiamo. Eh si ! Si viveva
troppo bene "allora"'; ossia con
troppa sicurezza e mollezza di spi
rito : ' ' pareva ' ' —forse—che il
mondo operasse e lavorasse, ma—
in realtà—dormicchiava. Ci di
vertivamo troppo : avevamo trop
po il gusto—ed era diventato un
bisogno—delle cose piacevoli e
superflue; poiché tutto quello che
era indispensabile alla vita, ci sta
va a comoda portata di mano, nes
| suno si sentiva in dovere di rin
graziarne Dio, ma tutti, anzi si
sentivano in diritto di chiedergli
ben altre cose che quelle stretta
mente necessarie. Al pane quoti-
s'intende, con abbon
dante companatico—si pensava
come ad una cosa "juris et de ju
re", come ad un minimo che non;
poteva né anche esser posto in di
scussione ;• alla pelliccia, si pensa
va, alla collana di perle, ai viaggi, i
ai bei pranzetti succulenti e all'-j
automobile...
Ed é venuta, da qualche anno in
qua, la lezione. Dura lezione, ma
utile. Necessaria forse. La gen
|
te brondola e si lagna; ma ha ca
pito, in fondo, (se anche non lo di
ce) che non era mica scritto né
lassù né quaggiù che noi fossimo
verniti ai mondo soltanto per so
aere e per divertirei: la "valle di
lagrime " non è più una frase da
porti e da retori, ma é una realta
E viva e presente. Che s ? ha da fa
re? 11 mondo é quello che é: e
nessuno di quelli che ci vivono ha
i avuto l'onore di essere consultato
intorno al modo di crearlo... e di
farlo funzionare. E se la vita non
é allegra, vuol dire che non é fat
ta per essere allegra... o almeno
non é fatta per essere allegra, co
me noi intendiamo comunemente
1 allegria—ciò che io, del resto, a
vevo sempre vagamente sospetta
to...
Ma ci voleva questa bufera or
renda per renderlo chiaro alla
mente e alla coscienza. Alla co
scienza, in ispecie; la quale in que
sto spaventevole deprezzamento
dei "valori piacevoli' della vita,
troverà domani le energie per ri
alzarne i "valori morali." E sa
rà un bel guadagno. Perelié la vi
ta sara davvero e "sicuramente",
piacevole, soltanto se gli uomini e
tradizionali piaceri non sono altro
che fonti di gravi dispiaceri—in
tempo di guerra, ma anche in tem
po di pace. \
—, r, „ „
Spedite II Vostro Denaro
con i VAGLIA GARENTFP
ALLA
AGENZIA ITALIANA
15 Carpenter Ave
(NDIANA PENNSYLVANIA
ACCURATEZZA,
SODDISFAZIONE,
MODICITÀ'.
i " —' " ' " « » mmmmmmmm
\ Marshall' Harncss Shop
ra condotta croi signor John
'• n O'Hara al medesimo luogo in
*' 11 Vi-a Carpenter ave. Qui troverete
\ un assortimento di finimenti,
" .. coperte?) e centinaia di altri ar
■ / %". ; Nicoli che solo in una selleria
j M f * ../ di prima c * asge possono tro
• Quando vi occorrono delle ripa
zioni datare, venite da noi, abbiamo competenti operai
e garentiamo il nostro lavoro.
JOHN O'HARA
Carpenter Avenue Indiana, Pa.
|
Mercanto—Sarto per Signori e Signore il
| SIXTH STREET CLYMER, PA
s Grande Riduzione su abiti e Cappotti
>525.00 Vestiti per Uomini Per slß.oo jì
$30.00 Per $20.00 |!
? $40.00 - Per s3o w oo |ì
} $30.00 Abiti per Donne Pers2OOo !►
S * 35 - 00 Per $25! OO lì
-P_ Q^-r
I Going Out of Business Sale j
I am goin out of the Piloto Business Aprii
lst, and to dispose of my large stock of
photo mounts I will
j During January and February Only
GÌ VE 15 PHOTO FOR THE PRICE OF 12
I I
Ali Cameras will be sold at 10 ojo discount. I)o not
vvait until the last minute, come aerly
and avoid the rush.
THE OEM STUDIO
730 Rhila. St. ODP.IOOKì HOtB! Indiana, Ra.
—[ !
Indiana Baking Co.
Panetteria Italiana
FRATELLI ttANDOLFI, Prop.
In questa panetteria si trovano le migliori qualità di
pane che si possano desiderare.
Pane alla Francese, Royal, Cream Nut, Gressino, ecc,
SERVIZIO A DOMICILIO
449 N. 4th St., Indiana. Penn'a.
P.W. TOZZI
Rappresentante
delle Primissime
Case Importataci
di New York
L unico che possa
offrire più' infumi
prezzi in
Generi di
Grosseria
Importati
e Domestici
DRY~GOODS
Specialità' in
Covertine Italiane «la Letto
di Cotone, IJus e Seta
Fasce per Bambini, Sciarpe
Etc. Etc.
Attrezzi per Battesimi, Etc.
Unico Agente per la Vendita
dei Famosi
Sigari Bersaglieri
"II Sigaro di Qualità"
Spedizioni F. 0. B. New Vork
34 Hudson Place
Weehawken, N.J.