UN CARBONI E USI MIA Sino dal 1814 le speranze di al cimi chiaroveggenti patrioti itali ani 'si erano rivolte verso il Pie monte come l'unico stato che pe la sua posizione geografica e pe le continuità delle tradizioni me gì io di ogni altro poteva assumers la missione di costituire, nella par te continentale d'ltalia, una fort< monarchia nazionale. Renato So riga, nella "Rassegna storica de Risorgimento"\ pubblica un docu mento, che é una preziosa operettj di propaganda anti-austriaca, re datta senza nome in vista degli av venimenti del 1831 dal noto fede rato lombardo Giuseppe Peechio Il "Catechismo italiano ad us< delle scuole dei caffè, delle botte glie, taverne, bettole e bettolini et anche del Casino dei nobili e se minari", riassume, con una luci dezza di vedute assai difficile a ri trovarsi in simili prodotti dande stini della nostra letteratura poli tiea. i motivi per cui l'ltalia dove va ricomporsi a nazione con la t'or za militare del glorioso Piemonte Il "Catechismo" mentre fa une critica severa dell'amministrazio ne austriaca nel lombardo-veneto confrontato con quella illuminata dei tempi di Maria Teresa e di Giuseppe 11, illustra le benemeren ze storiche di Casa Savoia "una famiglia antica italiana, la più an tiea e valorosa d'ltalia che se non ha sempre combattuto capeggiali do quasi sempre i suoi eserciti". 11 Ho di Sardegna, vi é chiamato "il portinaio delle Alpi", ma un portinaio elie fin qui ha goduto del titolo, senza poterne adempiere i doveri; i- ha le chiavi e non può chiudere. Non sarebbe molto me glio eambiargli l'ufficio da porti naio senza serratura e rinforzarlo a segno da diventare il protettore della indipendenza italiana?" Una lettera profetica di Garibaldi Nel 1871 essendosi costituita a Firenze una Associazione Cosmico umanitaria in base al principio "Guerra alla guerra e al duello" venne di essa nominato membro onorario Giuseppe Garibaldi, la cuip residentessa s'affrettò ad in viare a Caprera il relativo diplo ma. Garibaldi accetto la nomina, ma con lettera in data 12 agosto — rievocata ora dall'"ldea Demo cratica"—cosi scriveva fra altro: "Porgendovi la mia gratitudine per l'onorevole titolo che vi de gnaste conferirmi, io devo farvi le osservazioni seguenti: Dalla mia " prima gioventù io fui sempre ne mico della guerra e una vera fa talità mi trascinò sui campi di battaglia contrariamente ai miei convincimenti Ma ditemi, di gra zia, egregia Donna, credete voi che avrebbe potuto l'ltalia giungere al punto di uniticazioue in cui si tro va oggi senza la guerra ? Oggi non sono ancora le chiavi alpine in po tere dei nostri perpetui nemici? Non tocchiamo l'Austria, che per motivi di debolezza ci lascierà for se quieti per qualche tempo; ma certo essa non cederà il nostro Trentino e la nostra Istria con del le buone parole. E il militarismo prussiano, resopr epotente colla re cente vittoria sulla Francia, non sarà fra breve una perenne terri bile minaccia per l'Europa tutta e per la razza latina in ispecie? E ditemi. Donna gentile, vi credete voi capace di consigliare la pace al mio povero Paese mentre il ne mico guerresco si condensa a set tentrione a nostro danno ? Eio ho ! già dette e lo ripeto oggi : ove i j"traineurs de sabre'' e i "mange uro d'enfants" come li chiama il bravo popolo di Parigi, si accinga no a calpestare le nostre terre e | non si armino per distruggerli an j che i bambini e le donne, io diro j jl'ltalia degna di essere cancellata 1 dal novero delle Nazioni." L'ULTIMO GRIDO DI BATTISTI Nel settimanale trentino ''La Li bertà", Ernesta Battisti, vedova del martire glorioso, scrive per la prima volta di lui. in pubblico, da dio r morto, per ricordare ciò che egli fece e ciò che egli farebbe. La sua parola é questa : "Quando dall, jAltipiano d'Asiago il tedesco ini-; naeciava l'invasione d'ltalia, tut ti i pensieri, tutti gli all'etti di Ce sare Battisti si unirono in un'ope-, ! ra sola : imbracciare il fucile, cor rere nelle prime linee con chi fa ceva dei propri petti argine all'in vasore. Era ciò oltre che un fatto oltre che un esempio, un ammoni mento ; quando il nemico é in cam po ogni opera, ogni palpito della nazione deve convergere ad un u nico scopo: la vittoria!... Ma in questo momento stesso, ancora da ui, dal suo craggio e di fede. Il pensiero che piede straniero ealpe pesta una nuova provincia d'lta lia—una provincie che già seppe la libertà—può curvare le nostre fronti nell'avvilimento angoscioso nel dubbio oscuro pel domani. Ep pure egli la provò la suprema del le sconfìtte. Egli, il combattente, il ribelle, si vide prigionero, si vi de accerchiato dagli sgherri, provò al posi la catena nemica; rivide nella sua Trento imbaldanzire lo straniero. Ela sua fede non va- j cillò." E cosi lo scritto prosegue: ' "Viva 1 "Ftalia ! fu il grido che egli lanciò di fronte alla sua foli subli me! oh orribile) morte! ed egli non attestava solo l'inflessibilità del suo amore alla Madre, diceva ! I la sua sicurezza nella vittoria. Si- ! curezza che da lungo tempo, per quella sua squisita e profonda sen sibilità politica, per cui a noi ap pariva molte volte vegente, s'era compenetrata nel suo essere stesso. Viva l'ltalia! Raccogliamo quel grido di fede sicura che egli ci ha lanciato nella sua ora suprema for se appunto perché ce ne armassi mo nelle ore angosciose, a fugare ogni paura, ogni dubbio, a racco glierci in propositi d'opera e di volere. Viva l'ltalia !" UN NUOVO SUCCESSO DEI CO SACCHI PETROGRAD, 20 —Un rapporto giunto dal territorio dei Cosacchi del Don rende noto che i Cosacchi di Orenburg che trovansi in lotta ; con i Bolsheviki hanno ottenuto un nuovo successo conquistando la città di Tcheliabinsk, importante | centro ferroviario della linea tran -1 siberiana. La cattura di questa città, in sieme con quella precedente di Ro stov, costituisce un fatto impor tante per lo svolgersi degli avve ■ niinenti posteriori nella Russia o rientale, in cui l'Ukrania giuoche rà forse una delle parti principali. Il Rada, che 6 corpo governati vo deH'Ukrania, ha inviato una risposta negativa al Consiglio del Commissariato del popolo, e cioè al governo dei Colsheviki. Ali 'agenzia d'assicurazioni sul la vita : L'agente:—Lei é automobilista? Il cliente : —Nossignore. —Aviatore ? —Men che meno ! , —Ha una carrozza a cavalli? —Ahimé ! N 0... —Una motocicletta? Un misera bile velocipede, almeno un trici -1 ciò ? —Non posseggo che il metodo di trazione diletto a San Franci sco! —Allora mi dispiace, ma non posso assicurarla sulla vita... capi * rà, al giorno d'oggi i pedoni cor ron troppi rischi di farsi schiacci are tutti i momenti. ENTUSIASMO A SUON DI FISCHI A Parigi sfilava un battaglione di truppe americane, e la folla ac compagnava la marcia con evviva, grida e battimani. In italiano che aveva lungamente vissuto in America, volle egli pure prender viva parte all'entusiasmo colletti vo. E però, tratta di tasca la chi ave di casa, vi soffio dentro con tutta la forza dei suoi polmoni, ri uscendo a trarne sibili assordarti. Immediatamente quelli che gli e rano vicini protestarono vivameli- 1 te contro quella irriverente mani ( test azione. Le proteste divennero sempre | più violente e si estessero tino a che il nostro connazionale, accer chiato. premuto, sballottato da o gni parte, si senti colpire alla te sta. alla schiena, ai fianchi, ovun que gli assalitori vedevano un pun to scoperto ove far calare un pu [ I Migllori Dolci per Natale ! li «I Dove comprerete i vostri dolci per Natale > |! SL Gl'italiani che desiderano gustare magnifici ì ed^insuperabili confetti, o vogliono mangiare! | dolci* squisiti, non dimentichino di visitare il BOSTON CONFECTIONERY I nostri dolci son sempre freschi, perchè li confezio niamo noi stessi e non li importiamo da elitre città. Troverete largo assortimento di confetture, di dolci e di Ice Cream, I nostri prezzi sono di assoluta con venienza e per Natale, stiamo preparando delle ve re sorprese Onorateci di una vostra gradita visita. 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Una di queste abitudini é appunto quel la di manifestare il proprio entu siasmo e la propria approvazione, i non solo col battimani, come in Eu ropa ; ma se questo entusiasmo é molto elevato, allora il battimani non basta più e si soffia nelle chia vi o si fischia come meglio si può; basta che si fisichi molto.*" Lo stesso comandante del bat taglione americano confermò alla polizia la verità di quell'abitudine \iankee'\ Il nostro connazionale ;fu liberato, e. durante i massaggi cui fu sottoposto per le lividure, medito a lungo intorno alle di ver se forme dell'applauso dei vari. po poli. Comprate i vostri regali per Na tale all'Hildebrand's Drug Store. GODFREY MARSHAL Ila completato il suo cinquan- I tunesimo anno nel negozio di bar dature per cavalli ed ancora é sul la breccia. 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Dall'imperatore, ehet iene— unto del Signore—con le proprie mani saldo l'edificio della forca, all'ul timo caporale ungherese, che ac quista la gaia fama ili "artista del palio' , l'unità e e nella duplice monarchia'. "(Jli austriaci sono abbietti, gli ungheresi sono assassini" —distin- gue il Palumbo Yargas, Già; ma sono sfumature, lìli uni e gli ai tri fanno pompa d'una eguale fe rocia. d'una barbarie fraterna, ira aspetti superficialmente dissimili. E 11011 si sa chi più disprezzare, se l'assassino o l'abbietto. Eun im peto di sdegno, un fremito d'odio 'sommuove gli animi alla ripresen tazione delie gesta austriache e un gheresi. Ma bisogna essere più forti del lo pare, perdere, il vantaggio che l'ignobilita dei nostri nemici offre all'hai ia nel giudizio del mondo civile e della storia. Il campo di Mauthausen é ora un luogo di tor tura e di martirio pei nostri; ma deve diventare e durare come una gogna pei torturatori e i carnefici. Cli affamati, gli esterniti, i llagal lati i derisi, i condannati alla nor ie lente e sicura, le schiere tragi che che tornano in patria ad at testare con (piale feccia del gene- Te umano siamo in guerra, e dì quali sudditi si enora Carlo i,e i tragici mucchi di corpi languenti e (1 anime haettanti che furono o t saranno immolati alla estialità a siatica dell'lmpero austro-ungari co. sono la l)ase gigantesca del mo numento d'infamia che sarà eretto alla guerra d'Absburgo. JNIa non bisogna indugiare. Ma bisogna anche saper vendicare, su bito, a modo nostro, le vittime tri onfali e l'onta gloriosa. Avete letto di quella piccola lai da Jena che era aljtampo di Mau thansen il tenente Farkas, unghe rese? Ora egli é prigioniero no stro, a Cefalù. Non bisogna pu nirlo materialmente; non bisgona uscir di una linea dalla nostra con dotta civile e eavallieresca verso i prigionieri, verso qualsiasi pri glionero. Ma noi voremmo che il comandante di quella guarnigione facesse riunire i suoi soldati, chia masse alla loro presenza il tenen te Farkas e a lui e a loro facesse leggere 1 atto d'accesa del Palun bo Vargas; poi dicesse:—a costui non sarà torto un capello, non sa rà tolta una sola delle comodità | concesse dal regolamento, non sa rà rivolte nessuna parola ingiurio sa, perché noi siamo italiani ed e gli non é che un ungherese.— E voremmo che queste numerose e drammatiche testimonianze fos sero raccolte, vagliate, coordina te —e poi ufficiai mentep übblicate e diffuse per il mondo. Il mondo non ha dimenticato Haynau, dovrà credere ali 'esisteza di Farkas. Sa ra questa la più vigorosa propa ganda della nostra guerra. E il mondo sapra che cosa pen sare di quagli untuosi visitatori •dei campi di concentrazione che ri feriscono a collo torto : —Tutto procede regolarmente... E, dopo tutto, si, é vero: tutto procede regolarmente, secondo la regola secolare della civiltà austro bagiara. ("Dal "Corriere della Sera") L AFFARE BOLO E COMPAGNI ROMA, 20—Sulla richiesta del Governo francese il nostro Gover no ha aderito di inviare a testimo niare in Francia, nel processo 8010 lo Pasha e compagni, tutti gli ita liani che vennero arrestati perché implicati nell'affare 8010 e Cail laux. Comprate i vostri regali per Na tale ali Hildebrand 's Drug Stor*,