The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, December 22, 1917, Image 5

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    I ÌIN CARBONAIO'
Emstvoit
Bino dal 1814 le speranze di al
cuni chiaroveggenti patrioti itali
ani si erano rivolte verso il Pie- '
monte come l'unico stato che per <
la sua posizione geografica e per
le continuità delle tradizioni me
glio di ogni altro poteva assumersi
la missione di costituire, nella par
te continentale «l'ltalia, una forte
monarchia nazionale. Renato So
riga. nella ' ' Rassegna storica deli
Risorgimento", pubblica un docu- ;
mento, che é una preziosa operetta
di propaganda aliti-austriaca, re
datta senza nome in vista degli av
venimenti del 1831 dal noto fede
rato lombardo Giuseppe
Il "Catechismo italiano ad uso
delle scuole dei calìe, delle botte
ghe, taverne, bettole e bettolini ed
anche del Casino dei nobili e se-,
miliari", riassume, con una luci
dezza di vedute assai difficile a ri
.
trovarsi in simili prodotti clande
stini della nostra letteratura" poli- (
tica, i motivi per cui l'ltalia dove
va ricomporsi a nazione con la t'or
za militare del glorioso l 3 iemonte.
11 "Catechismo" mentre fa una
(
critica severa dell'ainministrazio
i
ne austriaca nel lombardo-veneto,
confrontato con quella illuminata
dei tempi di Maria Teresa e di
Giuseppe 11, illustra le benemeren
ze storiche di Casa Savoia "una
. / i
famiglia antica italiana, la più an
tica e valorosa d'ltalia che se non
.
ha sempre combattuto capeggian
do quasi sempre i suoi eserciti". (
11 Re di Sardegna, vi é chiamato 1
"il portinaio delle Alpi", ma uni
portinaio clic fin qui ha goduto del
titolo, senza poterne adempiere i •
doveri; "ha le chiavi e non può ì
chiudere. Non sarebbe molto me- i
glio eambiargli l'ufficio da porti-1
naio senza serratura e rinforzarlo |
a segno da diventare il protettore
della indipendenza italiana?" (
Unalettera profetica
di Garibaldi ,
Nel 1871 essendosi costituita a :
Firenze una Associazione Cosmico
i
umanitaria in base al principio
!
"Guerra alla guerra e al duello"
venne di essa nominato membro
onorario Giuseppe Garibaldi, la ;
cuip residentessa s'affrettò ad in
viare a Caprera il relativo diplo
ma. Garibaldi accettò la nomina,
ma con lettera in data 12 agosto —
rievocata ora dall'"ldea Demo
cratica" —cosi scriveva fra altro:!
"Porgendovi la mia gratitudine |
per l'onorevole titolo che vi de
gnaste conferirmi, io devo farvi
le osservazioni seguenti: Dalla mia ì
prima gioventù io fui sempre ne
mico dello guerra 6 una vera to
talità mi trascinò sui campi di
battaglia contrariamente ai miei
convincimenti Ma ditemi, di gra
zia, egregia Donna, credete voi che
avrebbe potuto l'ltalia giungere al
punto di unificazione in cui si tro
va oggi senza la guerra ? Oggi non
sono ancora le chiavi alpine in po
tere dei nostri perpetui nemici?
Non tocchiamo l'Austria, che per
motivi di debolezza ci lasciera for
se quieti per qualche tempo; ma
certo essa non cederà il nostro
Trentino e la nostra Istria con del
le buone parole. E il militarismo
prussiano, resopr epotente colla re
cente vittoria sulla Francia, non
sarà fra breve una perenne terri
bile minaccia per l'Europa tutta e
per la razza latina in ispecie? E
ditemi. Donna gentile, vi credete
voi capace di consigliare la pace
al mio povero Paese mentre il ne
mico guerresco si condensa a set
tentrione a nostro danno 1 Eio ho
già dette e lo ripeto oggi: ove i
"traineurs de sabre" e i "mange
ure d'enfants" come li chiama il
bravo popolo di Parigi, si accinga
no a calpestare le nostre terre e
non si armino per distruggerli an
che i bambini e le donne, io dirò |
l'ltalia degna di essere cancellata
dal novero delle Nazioni.'
L'ULTIMO GRIDO 01
BATTISTI
Nel settimanale trentino "La Li
berta", Ernesta Battisti, vedova
del martire glorioso, scrive per la
prima volta di lui, in pubblico, da
che é morto, per ricordare ciò che
egli fece e <*iò che egli farebbe. La
sua parola é questa: "Quando dall
"Altipiano d'Asiago il tedesco mi
nacciava l'invasione d'ltalia, tut
ti i pensieri, tutti gli affetti di Ce
sare Battisti si unirono in un'ope
ra sola : imbracciare il fucile, cor
rere nelle prime linee con chi fa
ceva dei propri petti argine all 'in
vasore. Era ciò oltre che un fatto
oltre che un esempio, un ammoni
mento; quando il nemico é in cam
po ogni opera, ogni palpito della
nazione deve convergere ad un u
nico scopo : la vittoria !... Ma in
questo momento stesso, ancora da
ui, dal suo craggio e di fede. Il
pensiero che piede straniero calpe
pesta una nuova provincia d'lta
lia—una provincie che già seppe la
libertà —può curvare le nostre
fronti nell'avvilimento angoscioso
nel dubbio oscuro pel domani. Ep
pure egli la provò la suprema del
le sconfitte. Egli, il combattente,
il ribelle, si vide prigionero, si Vi
de accerchiato dagli sgherri, provò
al posi la catena nemica; rivide j
nella sua Trento imbaldanzire lo
straniero. Ela sua fede non va-'
cill'ò." E cosi lo scritto prosegue:
"Viva l'ltalia! fu il grido che egli
lanciò di fronte alla sua (oh subli
me ! oh orribile) morte! ed egli
non attestava sólo l'inflessibilità
del suo amore alla Madre, diceva
la sua sicurezza nella vittoria. Si
curezza ehe da lungo tempo, per
quella sua squisita e profonda sen
sibilità politica, per cui a noi ap
pariva molte volte vegente, s'era
compcnctrata nel suo essere stesso.
Viva l'ltalia! Raccogliamo quel
grido di fede sicura che egli ci ha
lanciato nella sua ora suprema for
se appunto perché ce ne armassi
mo nelle ore angosciose, a fugare
ogni paura, ogni dubbio, a racco
glierei in propositi d'opera e di
volere. Viva l'ltalia !"
UN NUOVO SUCCESSO DEI CO
SACCHI
PETROGRAD, 20—Un rapporto
giunto dal territorio dei Cosacchi
del Don rende noto che i Cosacchi
di Orenburg che trovansi in lotta
con i Bolsheviki hanno ottenuto
un nuovo successo conquistando la
! città di Teheliabinsk, importante
|centro ferroviario della linea tran
; siberiana.
La cattura di questa città, in
jsieme con quella precedente di Ro
stov, costituisce un fatto impor
tante per lo svolgersi degli avve
nimenti posteriori nella Russia o
■ rientale, in cui l'Ukrania giuoche
rà forse una delle parti principali.
il Rada, che é corpo governati
lo dell'Ukrania, lui inviato una
risposta negativa al Consiglio del
Commissariato del popolo, e cioè
al governo dei Colsheviki.
All'agenzia d'assicurazioni sul
la vita :
L'agente:—Lei é automobilista?
Il cliente : —Nossignore.
—Aviatore ?
—Men che meno !
—Ha una carrozza a cavalli?
—Ahimé ! X 0...
—l'uà motocicletta? Un misera
bile velocipede, almeno un trici
clo?
—Non posseggo che il bietodo
di trazione diletto a San Franci
sco !
—Allora mi dispiace, ma non
posso assicurarla sulla vita... capi
rà, al giorno d'oggi i pedoni cor
ron troppi rischi di farsi schiacci
are tutti i momenti.
ENTUSIASMO A SUON DI
FISCHI
A Parigi stilava un battaglione
«li truppe americane, e la folla ac
compagnava la marcia con evviva,
grida e battimani. In italiano
che aveva lungamente vissuto in
America, volle egli pure prender
viva parte all'entusiasmo colletti
vo. E però, tratta di tasca la chi
ava di casa, vi soffio dentro con
tutta la forza dei suoi polmoni, ri
uscendo a trarne sibili assordanti.
Immediatamente quelli che gli e
rano vicini protestarono vis amen
te contro quella irriverente mani
f estazione.
Le proteste divennero sempre
I più violente e si estessero fino a
che il nostro connazionale, accer
chiato, premuto, sballottato da o
gni parte, si senti colpire alla te
sta. alla schiena, ai fianchi, ovun
que gli assalitori vedevano un pun
to scoperto ove far calare un pu
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gno o una bastonata.
Vennero gli agenti e salvarono
a stento il disgraziato, il quale.
.«•<>n un lilo di voce, spiegò al coni
li: ssario: ''lo sono stato molti an
ni negli Stati Vniti e ne ho con
tratto molte abitudini locali. I na;
di queste abitudini é appunto quel
la di manifestare il proprio entu
siasmo e la propria approvazione,
non solo col battimani, come in Eu
ropa : ma se questo entusiasmo é
molto elevato, allora- il battimani
non basta più e si soffia nelle chia
vi o si fischia come meglio si può :
basta che si fisiehi molto."
Lo stesso comandante del bat
taglione americano confermò alla
polizia la verità di quell'abitudine
'"jankee". Il nostro connazionale
fu liberato, e. durante i massaggi
cui fu sottoposto per le lividure,
medito a lungo intorno alle dì ver ,
se forme dell'applauso dei var : po
poli.
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tale all'llildebrand's Drug Store.
GODFREY MARSHAL
Ha completato il suo cinquan
tunesimo anno nel negozio di bar
dature per cavalli ed ancora esili
la breccia. Egli chiede a tutti i
suoi vecchi e giovani amici, se
hanno bisogno di qualche cosa che
concerne la sua linea di affari, di
esaminare il suo assortimento di
Bardature, Collari. Coverte ed al
tri articoli per automobili e carri.
Egli ha pure in vendita alcune
canestre per colazioni (lunch bas
kets) a 25c ciascuna ed anche bor
se di cuoio a $1.50. Tali oggetti
oggi non si possono ottenere in
nessun altro posto per i prezzi sud
detti.
Leggete h PATRIOTA
Alla Gogna
Ciò che i nostri reduci prigionie
ri di guerra raccontano intorno ai
sistemi di trattamento austriaci
11011 sorprende. Non sorprende ma
esaspera.
Per non sorprenderci basta ri
cordare un po' di storia del nostro
risorgimento. 1 nostri nemici so
no sempre irli stessi verso ili noi:
borghesi o soldati, degli aguzzini.
Dall'imperatore, ehet iene— unto
del Signore—con le proprie mani
saldo l'edificio della forca, all'ul
timo caporale ungherese, che ac
quista la gaia fama di "artista del
jpalio', l'unita ce nella duplice
monarchia.
' (ìli austriaci sono abbietti, gli
ungheresi sono assassini* —distin
gue il Pallinibo Yargas, iìià; ma
'sono sfumature. Oli uni e gli al
tri fanno pompa d'una eguale fe
l'oeia. d'una barbarie fraterna, in
aspetti superficialmente dissimili.
E non si sa chi più disprezzare, se
l'assassino o l'abbietto. E un im
peti» di sdegno, un fremito d'odio
sommuove gli animi alla ripresen
tazione delle gesta austriache e un
gheresi.
Ma bisogna essere più forti del
lo pare, perdere, il vantaggio che
l'iguobilita dei nostri nemici offre
all'ltalia nel giudizio del mondo
civile e della storia. Il campo di
Mauthausen é ora un luogo di tor-*
tura e di martirio pei nostri; ma
deve diventare e durare come una
gogna pei terturatori e i carnefici,
(ili affamati, gli esterniti, i tlagal
lati i derisi, i condannati alla nor
te lente e sicura, le schiere tragi
che elle tornano in patria ad at
testare con quale feccia del gene
re umano' siamo in guerra, e di
quali sudditi si cuora Carlo i,e i
; tragici mucchi di corpi languenti
le d'anime Iniettanti che furono o
saranno immolati alla estialità a
siatiea dell'lmpero austro-ungari
co, sono la base gigantesca del mo
numento d'infamia clic sani eretto
alla guerra d'Absburgo.
Ma non bisogna indugiare. Ma
bisogna anche saper vendicare, su
bito, a modo nostro, le vittime tri
onfali e l'onta gloriosa.
Avete letto di quella piccola lai
da jena che era al campo di Mau
thausen il tenente Farkas, unghe
rese? Ora egli é prigioniero no
stro, a Cefalù. Non bisogna pu
nirlo materialmente; non bisgona
uscir di una linea dalla nostra con
dotta civile e cavallieresca verso
i prigionieri, verso qualsiasi pri
glionero. Ma noi voremmo che il
comandante di quella guarnigione
facesse riunire i suoi soldati, chia
masse alla loro presenza il tenen
te Farkas e a lui e a loro facesse
leggere 1 atto d'accesa del Palun
bo Vargas; poi dicesse: —a costui
non sarà torto un capello, non sa
rà tolta una sola delle comodità
concesse dal regolamento, non sa
rà rivolte nessuna parola ingiurio
sa, perché noi siamo italiani ed e
gli non é che un ungherese.—
E voremmo che queste numerose
e drammatiche testimonianze fos
sero raccolte, vagliate, coordina
te —e poi uffieialmentep übblieate
e diffuse per il mondo. Il mondo
non ira dimenticato llaynau, dovrà
credere all'esisteza di Farkas. Sa
rà questa la più vigorosa propa
ganda della nostra guerra.
E il inondo saprà che cosa pen
sare di quagli untuosi visitatori
dei campi di concentrazione che ri
feriscono a collo torto: —Tutto
procede regolarmente...
E. dopo tutto, si, é vero : tutto
I procede regolarmente, secondo la
regola secolare della civiltà austro
ba giara.
("Dal "Corriere della Sera")
L AFFARE BOLO E COMPAGNI
ROMA, 20—Sulla richiesta del
Governo francese il nostro Gover
no ha aderito di inviare a testimo
niare in Francia, nel processo 8010
lo Pasha e compagni, tutti gli ita
liani che vennero arrestati perché
implicati nell'affare 8010 e Cail
laux.
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