PREZZI) D'ABBONAMENTO Un Anno $1.50 Sei mesi SI.OO Una copia $0.05 ANNO 111 La morte di Francesco Giuseppe L'IMPERATORE D'AUSTRIA HA CESSATO DI VIVERE MARTEDÌ SERA ALLE 9 NEL SUO CASTELLO 01SCHOENBRUNN Non e' certo con dolore che gli italiani apprendono la morte del l'uomo, che si' grande parte eb be, durante i suoi 68 anni di re gno, nelle sventure d'ltalia, e che combatte' con ogni arma l'unifi cazione della loro patria. Anche la guerra attuale, con tutti i suoi orrori senza nome, viene a lui attribuita, avendola egli provocata per soddisfare il suo desiderio di vendetta sulla piccola Serbia, dopo che l'erede al trono, l'arciduca Francesco Ferdinando venne assassinato nelle vie di Seraievo. Fu quella la prima scintilla del la immane conflagrazione mon diale, di cui nessuno può' ancora prevedere la fine. Scomparsa la figura sinistra dell'uomo che peso' per 68 anni come un incubo sull'Europa in genere, e sull'ltalia in ispecie, una nuova era potrà', e' sperabi le, essere inauguarta fra le po tenze belligeranti. Francesco Giuseppe era difat ti ritenuto l'ostacolo insormon tabile al soddisfacimento delle legittime aspirazioni nazionali dell'ltalia, e dei piccoli stati bal canici, i quali vedevano nella po tenza militare dell'Austria-Un gheria la minaccia perpetua alla loro indipendenza. Perseguitato dalla maledizio ne della Casa degli Asburgo, il vecchio imperatore, che nella sua vita non aveva attirato su di se' se non maledizioni dai popoli op pressi dalla sua tirannia, e' mor to dopo avere assistito alla con tinua disfatta delle sue truppe, battute su tutti i fronti dai ser bi, dai russi, dagli italiani. In 68 anni egli non ebbe il con forto di assistere ad una sola vittoria delle sue armi. Non seppe richiamare su di se' la simpatia di alcuno, neanche quella dei suoi famigliari. Visse odiato da tutti ed e' mor to maledetto da tutto il mondo ; civile. Dai suoi alleati, i tedeschi, ven ne fatto segno a mal celato di-1 sprezzo, per l'incapacita' dimo- j strata dai suoi generali e la co- : dardia spiegata dai suoi soldati. ! Dagli italiani, che lo combat terono dal 1848 alla guerra at tuale, verrà' accompagnato alla tomba colle maledizioni di tutto un popolo che vide in lui l'uomo più' nefasto nella storia millen aria del suo paese. LA VITA ED IL REGNO Francesco Giuseppe, impera tore d'Austria e re d'Ungheria, era nato il 18 agosto 1830 a Lus semburgo, il castello medioevale j presso Vienna. Alla sua nascita egli aveva ben poca probabilità' di salire al trono. A 18 anni, pero', suo padre ab dico' suo zio rinuncio* alla coro na ed egli venne proclamato im peratore il 2 decembre 1848. Incomincio' allora per lui una lunga serie, che deveva termina- j re soltanto colla morte, di ca lamita' nazionali e famigliari. Sembrava che una cattiva stel la nagolassi i destini della vita di quest'uomo. Una leggenda popolare attri buisce i disastri e le sventure ad una maledizione lanciata alla casa degli. Asburgo dalla vec chia contessa Carolyn, il cui fi- IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO glio venne mandato a morte per aver partecipato alla sollevazio ne dell'Austria nel 1848. L'infelice madre invoco' da Dio il favore di distruggere la feli cita' dell'imperatore, stermina |re la sua famiglia, colpirlo nei suoi affetti più cari, nella vita dei suoi figli. Sembrerebbe che l'invocazio ne della madre fosse stata ascol ; tata. La moglie di Francesco Giu seppe, l'imperatrice Elizabetta, mori' assassinata da un anarchi co in Svizzera. LE CAMPAGNE D'ITALIA Per noi italiani la vita di Francesco Giuseppe e' la storia istessa della nostra lotta glorio sa per la cacciata dello stranie ro dall'ltalia e per l'unificazione della nostra patria, lotta che in comincio' colle sventurate, ma pur gloriose, campagne del 1848 e 49 e termino nel 1870 colla presa di Roma. Salito al trono Vittorio Eman uele 11, dopo l'abdicazione di Carlo Alberto, le soldataglie di Francesco Giuseppe ebbero nel re Galantuomo un degno avver sario, che seppe cacciare gli au striaci dalla Lombardia ed inau gurare sui campi gloriosi di San Martino il patrio riscatto. Da quando gli austriaci ven nero costretti colla forza delle armi a rivarcare le Alpi, seguiti dal grido di esecrazione di cen tinaia di martiri, l'odio di Fran cesco Giuseppe per tutto ciò' che era italiano non ebbe più' lim ite. Quelle che egli suoleva chia mare le più' belle Provincie del suo impero, la Lombardia ed il Veneto, gli erano state strap pate ed egli non potè' mai per donare la disfatta. Come e' noto, entrata l'ltalia a far parte della Triplice Alle anza, re Umberto si reco' a Vien na a far visita all'imperatore. Per mostrare tutto il suo odio | verso l'ltalia, Francesco Giu | seppe non volle mai restituire al jre d'ltalia la visita. ! Da quel giorno le relazioni per donali delle due case regnanti | cessarono del tutto. La crescente ostilità' doveva culminare nella dichiarazione di guerra dell'ltalia all'Austria, nel luglio del 1915. LA CAUSA PRINCIPALE DELLA GUERRA ATTUALE Tutti i giornali sono unanimi nel giudicare che il vecchio Im peratore ora defunto, sia stato la causa principale della guerra attuale, con l'ultimatum inviato ;a Re Pietro di Serbia il giorno 23 Luglio 1914, col quale si de nunziava la propaganda fatta in Serbia contro l'Austria e si do mandava la pronta punizione de gli assassini dell'Arciduca Fer dinando. Si dice che quell'ulti matum fu dettato dallo stesso Francesco Giuseppe. Fu questo documento che causo' la guerra europea. Cinque giorni dopo ed allor ché' la Serbia aveva ceduto a tutte le domande austriache e dato il permesso alle autorità' austriache di fare l'inchesta e di ordinare i relativi procedimenti penali per la pretesa propagan da anti-austriaca, l'lmperatore (Continua a pagina 8) IL PATRIOTA SETTIMANALE INDIPENDENTE BILfNOUE ILLUSTRATO INDIANA, PA., SABATO 25 Novembre 1916 HARRIS * IWINO. WABH. . Brigadier Generale Francis H. French del 21. Fanteria degli Stati Uniti Capo della Commissione investigatrice delle mitragliatrici Le inondazioni in Italia VIOLENTA ALLUVIONE A BAGNARA CALABRA REGGIO CALABRIA, 21. Si ha da BAGNARA CALABRA che in seguito alle recenti persi stenti pioggie, il torrente Vallet ta improvvisamente ingrossato usciva dal letto ed irrompeva vorticoso nella stazione ferrovi aria asportandone materiali e causando ovunque danni ingenti. La popolazione terrorizzata abbandonavasi a folle corsa, ri parando sulle alture; ma fortu natamente non si hanno a de plorare vittime umane. Le autorità' militari e civili si sono recate sulla località' del disastro: ed il Governo ha invia to la somma di L. 10.000 in fa vore delle famiglie colpite mag giormente. Il maltempo continua ad im perversare o la situazione potrà' anche peggiorare. IL TEVERE IN PIENA ROMA, 21. Le acque del Tevere continuano ad aumenta re e ad innalzarsi dal loro livel lo ordinario. La altezza finora raggiunta e' di tredici metri. Si teme vicina una inondazione del le vie più' esposte. L'ARNO STRARIPA v FIRENZE, 22 Da qualche giorno il fiume Arno e' in piena e straripa dal suo letto. A Pog gio Caiano l'altezza delle acque ha sorpassato di cinquanta centi metri il livello in confronto del l'ultima piena. POGGIO CAIANO INONDATO FIRENZE, 23—Le acque del l'Arno uscite dal letto, hanno completamente inondato POG GIO CAIANO. CHARLES J. MARGIOTTI Avvocato Italiano j Corner Mahonmg & Jefferson St. runxutawney, Pa. Gli Italiani a Monastir ROMA, 22 Si viene a cono scere la parte avuta dalle truppe italiane nella presa di Monastir. Gli italiani dovevano impegnare l'ala destra dell'esercito bulgaro tedesco impedendo al nemico di riversarsi in Albania e cosi' mi nacciare di financo le forze del l'intesa. I nostri operanti nella zona di Koritza, spintisi nella bassura del lago di Presba, sotto i monti Bata dominanti ad occi dente Monastir, cooperararono efficicacemente alla conquista di Monastir ricacciando i bulgaro tedeschi e facendo 200 prigioni eri. Nei territori attraversato dal fascio stradale dei laghi le nostre truppe dovranno scorge re successivamente .delle opera zioni a sostegno di quelle che vengono compiute dai franco serbi nella loro avanzata verso il nord e verso oriente. LA PARTENZA DEL "DEUTSCHLAND" NEW LONDON, Conn., Il sottomarino commerciale te desco "Deutschland" alle 2p. m. di oggi e' partito per Bremen. Nel partire il "Deutschland" aveva inalberata la bandiera e l'equipaggio era tutto sul pon- ; te. Un rimorchiatore della Scott Company lo atendeva all'uscita del porto, ma il sottomarino non ha avuto bisogno di assistenza j ed ha ha proseguito coi mezzi proprii. Il rimorchiatore lo ha seguito per un lungo tratto. Come e' noto il "Deutschland" ! era partito Venerdì' scorso, ma in seguito ad un accidente marit timo fu costretto a rientrare nel porto. Ha ripreso il viaggio og gi sfidando le navi da guerra che lo attendono al largo per dargli la caccia. UN PIROSCAFO SVEDESE AFFONDATO LONDRA, 19 leri la Lloyds Shipping Agency annunziava l'affondamento del piroscafo svedese "Tuva" di 2,296 tonnel late. La guerra alla frontiera italiana L'ATTACCO NEMICO Milk ZÒNA FRA I DUt PAL MILANO, 20.—1 l violento at tacco lanciato dal nemico nella serata del 17 nel settore fra il Pai Grande ed il Pai Piccolo, in Carnia, non aveva, a giudicare dalle forze impiegate, l'obiettivo di sfondare la nostra linea e di aprirsi un varco attraverso di essa onde penetrare in nostro terrotorio. Per realizzare il pi ano, carezzato da anni e anni dallo stato maggiore austriaco, ; di gettare un cuneo fra l'esercito italiano combattente sulla linea dell'lsonzo e quello operante nel Trentino, occorrono forze rile vanti di cu: il nemico non dispo ne o, se ne ha, deve impiegare sulla fronte pili' minacciata ed importante pei' esso qual'e' quel ila del Carso. L'attacco ebbe perciò' altre mire, la più' proba bile delle quali quella di assag giare le condizioni della nostra ; difesa per un attacco a fondo nel caso che fosse stata trovata indebolita. Ma la difesa si rilevo', come nei precedenti attacchi nemici, l'ultimo dei quali si verifico' nel le giornate del 26 e 27 marzo u. s. saldissima e gli assalitori coz zarono vanamente contro una delle più' formidabili porte fer rate dell'ltalia, difesa quasi es clusivamente da bersaglieri e fantaccini dell'ltalia meridonale. Abbiamo lavorato molto e mol to bene in alta montagna. Si e* fatto tesoro del tempo e della esperienza. I COMUNICATO INGLESE LONDRA, 24 E' stato pub blicato ieri nel pomeriggio il se guente comunicato ufficiale: "Durante la notte la nostra linea e' stata fortemente bom bardata a sud ovest di Grande ouat. A destra del nostro nuo vo fronte una pattuglia nemica e' caduta nelle nostre mani. Abbiamo eseguito con succes so delle incursioni contro le li nee nemiche a Gommecourt e nelle vicinanze d'Ypres." LONDRA, 24 E' stato pub blicato ieri sera il seguente co municato ufficiale: "Nella giornata il nemico ha bombardato violentemente il no stro fronte sulle due rive del l'Ancre. Nelle altre località' non vi e' nulla a segnalare. 'leri i nostri aviatori hanno operato con la nostra artiglieria. Due dei nostri apparecchi manca no'." COMUNICATO FRANCESE PARIGI, 24 E' stato pub blicato ieri sera il seguente co municato ufficiale: "La giornata e' stata calma su tutto il fronte. Lotta abituale d'artiglieria senza azione di fan teria. Aviazione. Nella notte del 20 al 21 novembre i nostri aeroplani di bombardamento hanno lanci ato un centinaio di bombe sui bivacchi nemici dietro il fronte della Somme." PARIGI, 22.—"E' stato pub blicato ieri il seguente comunica to ufficiale: "L'attivita' dell'artiglieria, e' stata mantenuta la notte scorsa nelle regioni di Saillisel e di Dou aumout. La notte e' stata rela tivamente calma sul resto del fronte." I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO DIREZIONE c AMMINISTRAZIONE Carpenter ave. N. 15 INDIANA. PA. Local-Phonc 250 IL COLPI) DEGL'IMPERI CENTRALI CONTRO L'ITALIA MILANO, 22 I comunicati di Cadore segnalano vigorosis sima attività' da parte degli au striaci sull'intera fronte. I critici militari ritengono con cordemente che il nemico tenti con una serie di azioni dimostra tive di nascondere intenzional mente il vero settore contro cui sferrerà' il violentissimo attacco che e' generale convinzione gli Imperi Centrali stiano appre stando contro l'ltalia. Ma, ripeto, gli italiani sono preparati e dispongono di suffi cienti forze per fronteggiare l'at tacco su qualunque settore stia per pronunciasi. IL COMUNICATO ITALIANO ROMA, 24 Il Ministro del la Guerra ha pubblicato questa 'sera il seguente comunicato uf ficiale del Comando Supremo: Sul fronte del Trentino il ne mico ha fatto deboli attacchi nel la valle d'Astico. Questi attac chi sono stati subito respinti. Sul fronte delle Alpi Giulie e' aumentata l'attività' dell'artigli eria. Il nemico ha lanciato bombe su Gorizia e Monfalcone. II cattivo tempo continua in tutti i teatri delle operazioni. Nei punti più' alti e' stata re gistrata la temperatura di 24 gradi sotto zero del termometro centigrado. L'EMIGRAZIONE E' CESSATA ROMA, 21 Il Ministero ha deciso di non rilasciare più' pas saporti a coloro che disiderino recarsi all'Estero, a meno che non dimostrino di compiere il viaggio nell'interesse del Gover no. Nella domanda deve specifi carsi chiaramente il genere di lavoro che si va a compiere fuori d'ltalia. Conseguentemente nessun ita liano potrà' oltrepassare i confini del regno all'infuori di quelli in caricati di missioni governative. L'emigrazione viene, quindi, a cessare automaticamente. — i SUSSIDI A FAMIGLIE DI MI LITARI MORTI IN GUERRA SIRACUSA, 21 La deputa zione provinviale ha concesso un sussidio di lire cento a ciascuna famiglia dei militari del comune di Avola, morti in guerra, per una somma complessiva di lire 2500. ARRIVO DI IRREDENTI TORINO, 21. Sono qui gi unti dalla Francia altri 600 itali ani irredenti, fatti prigionieri in Galizia dai Russi e poscia da questi liberati. La folla li ha accolti con grandi dimostrazioni di entusiasmo. A FAVORE DEI DANNEGGIA TI DALLE ARVICOLE ROMA, 22 La "Gazetta Uf ficiale" pubblica un decreto del Ministro di Agricoltura che e stende al comune di Orsara di Puglia (Avellino) le disposizioni concernenti i provvedimenti ri guardanti le zone danneggiate dalla invasione delle arvicole (to pi campagnoli). No. 48 Published weekly by THE PATRIOT PUBL - HINO CO