| PREZZO D'ABBONAMENTO j 1 Un Anno $1.50 < > Sei mesi SI.OO ì | Una copia. ...... $0.05 j ANNO 111 Verso la meta desiata # ZURIGO, 3—Secondo i dispacci qui arrivati gli Italiani da tre giorni bombardano senza un minuto di tregua le posizioni austria che nei dintorni di Monfalcone, come una preparazione per rinno vare l'avanzata verso Trieste. Gli aviatori italiani continuamente bombardano le vie di comunicazione austriache. Gli ultimi giornali austriaci fanno dei commenti suljft violen za di questi bombardamenti, od avvertono il pubblico che può' es sere necessaria una ritirata in alcuni punti. PRIMA DELL'INVERNO ROMA, 3—Tutto lascia prevedere che prima dell'inverno il generalissimo Cadorna vibrerà' un aitilo colpo formidabile alle linee nemiche che si estendono quasi parallelamente all'lsonzo. Il comunicato italiano di ieri sera tace completamente su questo punto, limitandosi a dire che la maggioranza delle azioni d - artiglieria si sono svolte sul Carso. Il bollettino austriaco e' invece, .più' esplicito giacche' reca "L'artiglieria italiana dirige n uo vamente un nutritissimo fuo co contro le nostre posizioni sull'Altipiano del Carso, e sulle.no queste parole. i stre linee nella valle del Vippacco." Il generalissimo Cadorna non fa menzione del Vippacco, ben ché' la lo calita' sia della massima importanza. Ciò' non deve recare alcuna meraviglia. Ormai il pubblico, che segue da presso le vicende di questa no stra guerra, ha imparato a comprendere che la mente direttiva dell'esercito italiano non si lascia facilmente andare soverchio en tusiasmo ed una impazienza pericolosa. Non di rado e' accaduto che il comunicato del nostro Stato Maggiore Generale abbia passato sotto silenzio scontri vittoriosi e l'occupazione di località' non trascurabili. La ragione di questo fatto va ricercata in ciò' : che il generalis simo Cadorna, nello svolgimento dei suoi grandi piani non da' mol ta importanza agli episodi secondari. Quel che interessa e' il raggiungimento di un dato obbiettivo ; le varie tappe superate per arrivarvi non meritano di essere rile vate, anche se abbiano richiesto tutt-o il valore di cui i nostri solda ti sono capaci. Si e' detto che il Vippacco, dove nelle ultime ventiquattro ore ha infuriato una tempesta di fuoco.scatenata dai nostri cannoni, ha una importanza grande. Il Vippacco e' un fumé che scorre a sud di Gorizia, gira alle spalle del Carso, e al nodo stradale di Aidussina. Impadronitisi di Gorizia, siamo venuti in possesso di comuni cazioni ottime e numerose, aprendoci, in pari tempo, la via alla valle del Vippacco. Le prime settimane Vennero, naturalmente, impiegate nella sistemazione della piazzaforte, in modo da assicurarci contro un possibile ritorno del nemico alla controffensiva. Non appena avvenuto il rafforzamento delle nostre posizioni, la via pili' diretta per l'avanazta verso l'est, in direzione di Trieste, si presentava precisamente la valle del Vippacco. E' su questa via che, secondo le notizie contenute nel bollet tino austriaco, il nostro Stato Maggiore Generale avvia delle forti colonne. E' impossibile dire quale sia la forza delle truppe impiegate in questo settore, ma deve certamente essere grande. Come in ogni operazione delle fanterie, la marcia dei reparti appiedati viene aperta da formidabili bombardamenti. Contemporaneamente all'avanzata delle colonne in Valle Vip pacco, procede la marcia vittoriosa delle truppe sul Carso,, dove neanche il freddo rigidissimo ha arrestato* le operazioni. Sono, quindi, due grandi falangi che muovono in direzione di Trieste, facendo ripiegare davanti a se' le truppe nemiche trince rate nel terreno montagnoso che protefìfìa la citta' irredenta. Giovedi' 5 corr. cessava di vivere nella propria abitazione in Meaddow St. nell'età' di 55 an ni il Direttore Proprietario del settimanale "LA TRINA CRIA" di Pittsburgh Pa. MARIANO CANCELLIERE Il Cancelliere lascia nel pro fondo dolore sei figli. Peter M. Assistant District Attorney, Jo seph, Interprete di corte, Dr. Andrew, Salvatore, Mariano, Giovanni e tre figlie. Alla famiglia le nostre con doglianze. CHARLES J. MARGrIOTTI Avvocato Italiano Corner Mahoning & Jefferson St. Jfunxutavrney, Pa. IL GIORNALE SI PUBBLICA OGNI SABATO settimanale indipendente bilinoiir illustrato ALTRE VITTORIE RUSSE SUI TEUTONICI PIETROGRADO—II comuni cato ufficiale del ministero della guerra annunzia che i Russi han no fatto prigionieri altri 4209 teutonici. Cosi durante le ul time ventiquattro ore il numero degli Austro-Tedeschi caduti nel le mani dei Russi e' di 8576. * La battaglia continua violen tissima in Galizia dove gli Al leati teutonici cercano di argi nare l'avanzata russa movendo violenti contrattacchi, nei quali le perdite che ssi subiscono, sono gravissime. Il comunicato ufficiai dice: "La battaglia continua sui j fiumi Naraiuvka e Zlota Lipa. I contratacchi del nemico sono stati respinti con gravi perdite. Su quei fiumi sono stati cattura ti 1600 austro-germano-turchi. Sul Bifitritza, vicino a Bogorodo- INDIANA, PA., SACATO 6 Ottobre 1916 Con icombattenti francesi a Verdun i * Vittorie anglo-francesi GL'INGLESI OCCUPANO UN NUOVO VILLAGGIO LONDRA, 4—Le truppe in glesi hanno sfondate le linee te desche lungo un fronte di due* miglia ed hanno occupato il vil laggio di Eaucourt L'Abbaye a tre miglia da Bapaume. Qui gl'inglesi hanno allargato il terreno da essi tenuto sulla strada Albert Baupaume ed ora minacciano Le Sars e si sono maggiormente avvicinati alla strada maestra Bapaume Peron ne. Le Transloy che giace sul la strada e' sotto il fuoco degli alleati. I FRANCESI CONQUISTANO IMPORTANTI TRINCEE PARIGI, 4—l francesi si sono avvicinati a Saully, ed . hanno guadagnato altro terreno nel settore di Morval, spingendosi a meno di mezzo miglio dalla strada di Bethume che passa per Sailly. Una volta in questa hanno sgombra la via per avan zarsi su Le Trosloy dal nord e dal sud. I francesi hanno poi contimi mmmmmmmmmMmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmacmmmmmmßmmammmmmmmmmmmmmmmm han, l'avanguàrdia del nemico fu sconfìtta nella battaglia che ebbe luogo tra il 19 ed 23 di set -1 tembre. "Sul fronte dei Carpazi ed'al la frontiera rumena le truppe del Gen. Letchitsky hanno catturato 13 ufficiali e 2595 uomini, 4 can noni, 13 mitragliatrici ed altro materiale di guerra- SALVAGENTE DEL BREMEN RINVENUTO IN MARE PORTLAND, MAINE, 30— Presso i Capo Elisabetta fu ieri pescato un salvagente col nome "Bremen". Molti ritengono che sia una prova dell'affondamento del sottomarino tedesco atteso da molte settimane dall'Europa- II salvagente e' come nuovo ed apparentemente non e' rimasto a lungo nell'acqua. ate le loro operazioni con l'obiet tivo di avviluppare il villaggio di Sailly-Saillisel. I progressi sono fatti in combattimento con gra nate a mano. I tedeschi per fare una diver sione hanno fatti due attacchi sul fronte di Champagne, nelle località' dove si svolse l'offensiva degli alleati nel settembre 1915. Una cortina di fuoco ha fer mato il primo attacco ed il se condo ha impedito ai tedeschi di avvicinarsi alle trincee francesi. II comunicato ufficiale francese di ieri sera dice: "Sul fronte della Somme con delle piccole operazioni ci siamo impadroniti di alcuni elementi delle trincee tedesche al sud di Rancourt ed al sud est di Morval. "Vi e' stato un reciproco bom bardamento in diversi punti lun-1 go il fronte. Il bombardamento e' stato particolarmente vio lento al sud della Somme. "Nella regione di Champagne al sud di Butte de Mesnil il nemi co dopo un violento bombarda mento ha tentato due attacchi, uno di ouesti e* stato fermato da una nostra cortina di fuoco e l'-| altro anche e' fallito ed il nemi co e' stato respinto prima di rag giungere le nostre linee- UN ACCORDO FRA L'ITALIA ■E LA GRECIA? ROMA, 1. Si assicura che in seguito ad una serie di conferenze tra il no stro ministro degli esteri on. barone SONNINO ed il Ministro greco dottor COROMILAS e' stato raggiunto un accordo fra l'ltalia e la Grecia nel caso che questa intenda intervenire. La stampa in genere consiglia il Governo a diffidare della Gre cia data la tradizionale "Graeca Fides", ma ciò' nonostante si • dichiara disposta ad accogliere di buon animo la collaborazione greca qualora dimostrisi leale. LEGGETE E DIFFONDETE IL NOSTRO GIORNALE La guerra durerà' un'altro anno?... Ecco una domanda angosciosa che ciascuno si pone dinanzi, ma alla quale riesce ben difficile potere dare una risposta soddisfa cente. Siamo già' nel terzo anno della lotta e ci si prospetta dinanzi la tetra visione di una nuova invernata di guerra con tutti i suoi rigori, le sue sofferenze sia pei combattenti come per le popolazioni civili: e' naturale quindi che il desiderio generale dell'umanità' si raccolga intorno alla speranza di una pace imminente. Alimenta questa speranza il successo generale che gii alleati stanno riportando su tutti i fronti della guerra, le disastrose condi zioni interne della Germania e dell'Austria, lo sgretolamento con tinuo che si viene operando nella poderosa organizzazione mili tare degli Imperi centrali. Il più' curioso e' che gli stessi sentimenti, partendo da punti di vista completamente opposti, sono nutriti dai nemici. Tempo fa il Conte Appony uno dei più' autorevoli uomini politici del' Ungheria intervistato dichiarava: "Non credo ad un nuovo nno di guerra ne' ad una prossima campagna d'inverno. "Gli alleati, colla loro grande offensiva non hanno ottenuto un risultato decisivo, benché' vi abbiano impiegato forze numerica mente molto superiori. "Ho la convinzione che l'lntesa ha fatto già' il maggiore sfor zo di tutte le sue energie e non ha con tutto questo ottenuto risul tato alcuno." A sua voi il maggiore Morath, autorevole critico tedesco, col la maggiore sicurezza del mondo annuncia che la Francia e' al l'estremo delle sue forze, che la liquidazione dell'esercito inglese e* inevitabile e che in quanto agli italiani "se l'offensiva austriaca potesse riprendersi tra non molto con la vigoria con cui comincio', sarebbe facile spegnere la resistenza italiana." Peccato che vi sia quel se in quale guasta tutto il sapore della predizione. I nemici adunque si mostrano completamente tranquilli e ri tengono ormai decisa la partita : rimane solo una piccola formalità' da compiere: "la firma della pace." Ma austriaci e tedeschi non mostrano nessun desiderio di un altro inverno di guerra. Viceversa nel campo degli Alleati si e' più' discreti e riservati. Nessuno parla di pace prossima e tutti preparano per il nuovo an no di guerra i bilanci finanziari e quelli militari. E mentre a Berlino ed a Vienna i governanti devono ricorrere alla forza ed alla violenza per soffocare le ribellioni della fame e delle manifestazioni clamorose per le vittorose per le vitorie che i vari eserciti vengono quotidianamente riportando. Mentre qui la fiducia rifiorisce, la' si spegne e muore. Tuttavia guardiamoci dalle illusioni e prendiamo norma, nei nostri giudizi, dalla sereita' ed obiettività' dei nostri governanti. Tirando le somme di questi ultimi mesi di lotta, gli alleati si trovano in attivo su tutte le linee- La situazione' e' ovunque capo esclusivamente privilegio degli austro-tedeschi, e' diventata una volta; l'iniziativa dell'offensiva che per oltre 18 mesi e' rimasta prerogativa indiscutibile degli alleati. Meglio ancora. Il non resiste su nessuno dei punti attaccati dall'offensiva: la sua muraglia di ferro cede, si sgretola e per le breccie, ormai larghe, passano gli eserciti invasori. All'attacco di Verdun e' subentrato l'attacco anglo-francese e la conquista quotidiana di molti chilometri di fronte e d'importan ti e formidabili posizioni fortificate. All'invasione russa ed all'inseguimento degli eserciti mosco j viti, privi di munizioni e di armi, e' subentrata l'irruente valanga che in pochi mesi ha spazzato le forze austro-tedesche dalla Galizia, dalla Bukovna, dai Carpazi, facendo circa 400.000 prigionieri. Sul fronte italiano, all'offensiva austriaca del Trentino, fallita miseramente dopo inutili e sanguinosi sforzi, e' subentrata la no stra offensiva sull'lsonzo, la conquista della formidabile Piazza forte di Gorizia, l'incalzamento del nemico costretto a ritirarsi af frettatamente disordinatamente verso la capitale. II bilancio e' dunque per gli alleati più' che soddisfacente e la vittoria si delinea ormai sull'orizzonte cosi chiara e fulgente che solo i ciechi possono non verdere. Tuttavia le probabilità' di una rapida fine della guerra, sono pochissime. Abbiamo di fronte a noi un nemico ostinato nella sua dispera zione, conscio della terribile sorte che lo attenderà' il giorno del la capitolazione incalzato dalle m inaccie interne delle popolazioni stremate ed affamate che fino ad oggi furono alimentate colla illu sione di una grande vittoria e dobbiamo attenderci ogni più' folle resistenza. Ne' d'altra parte può' essere operazione agevole o di breve durata quella di scalzarlo da tutte le terre che ha invaso e che oc cupa e sulle quali si e poderosamente trincerato e fortificato. Pur troppo fra un mese al massimo la buona tragione per le grandi operazioni militari sara' passata e l'inverno, colle pioggie, col freddo, colle nevi sopraggiungera' e condannerà' ancora una volta gli eserciti alla stasi della vita di trincea- Ma mentre gli alleati si troveranno in grado di attendere la primavera nuova in posizioni più' vantaggiose e sicure di quelle che occupavano lo scorso anno e i loro eserciti di nulla manche ranno e le popolazioni non saranno martoriate ne' dalla fame ne* | dalla miseria, gl'lmperi centrali ed i loro alleati si dibatteranno in mezzo alle più' penose difficolta', grazie alla pressione del blocco marittimo ed economico che viene sempre più' soffocando la vita di quelle Nazioni. (Continua a pagina 8) DIREZIONE e AMMINISTRAZIONE Carpenter ave. N. 15 INDIANA. PA. Local-Phone 250 I MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO No. 41 Published weekly toy THE PATRIOT PUBLISHLNO GO