The patriot. (Indiana, Pa.) 1914-1955, October 16, 1915, Il Patriota, Image 8

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Soldati austriaci travestiti in
divisa italiana
ROMA, 13. Risulta che i sol
dati di una pattuglia nemica, scon
tratisi con i nostri in Val Sugana,
vestivano la completa uniforme ita
liana. con giubba, pantaloni, berret- ?
ti, tascapane mollettiere e giberne,
Uno dei nostri soldati tratto in in
canno e avvicinatosi alla pattuglia, j
fu fatto prigioniero. Altre pattuglie
nemiche vestite con l'uniforme au
striaca erano a ■ breve distanza di
j
quelle camuffate con la nostra uni
forme.
L'alto comando, avvertito del fat- !
to. ha ordinato che ove 1 nemici tra- !
vestiti siano fatti prigionieri, hebbo- j
110 essere senz'altro fucilati.
Avviso agli abbonati
Ci pervengono continuamente nu
merose lettere dai nostri abbonati,
invitando quest'Amministrazione di ]
spedire loro il giornale ad un altro '
indirizzo.
Non potendo ottemperare alle ri- ì
chieste dei cortesi lettori, preghiamo I
vivamente tutti di citare nelle lettere, I
il vecchio e nuovo indirizzo.
I SULLE ALPI TRENTINE
: Il soldato italiano attende fidu
cioso le nevi invernali
ROMA, 19.
Il collega Gino Calza Redolo in li
na corrispondenza da Cortina d Am
pezzo, esaltando giustamente la azio
ne dei nostri impavidi soldati, scrive:
L'oifensiva italiana e' instancabile.
A tremila metri si combatte di notte
e di giorno senza riposo, senza con
cedere una tregua al nemico. Sembra
che l'Esercito d'ltalia si ingigantisca
i nella fatica, rinnovando il desiderio
di andare sempre più' oltre. Esso
non conosce ritorno, un ostacolo su
perato. ne cela un altro altrettanto
rischioso. Le cime impervie si susse
guono, le catene montuose si rincor
rono, le valli si accavallano. Ogni no
-7 o
mo die combatte nor può e non sa
proporsi la ultima sua meta. Esso
I non conosce che un dovere: quello
di vincere. Ma già nessun esercito
abbisogna di tanta forza morale a
fabbricare la sua vittoria, ipianto
quello italiano. Anche per questo l'e
sercito di Vittorio Ema.iueie non si
fa illusioni ; esso dall'inizio della guer
ra ad oggi non ebbe mai fat ile ia vit
toria. le forze della natura gliela .op
pongono, ma il consumo del sacrifi
cio e la costanza non mai interrotta,
: che essi hanno, hanno reso il soldato
scettico e meditativo. Esso riconosce
*
che la vittoria non può' essere rapi
da, che' se fosse rapida non potrebbe
; essere risolutiva.
I
In questo nostro minuzioso giro sul
fronte si dimostri un po' troppo faci
le all'entusiasmo sulla rapida soluzio
ne possibile della guerra. Con tena- j
eia, con calma e con prudenza i no
| stri soldati si preparalo aila prossi
ma campagna invernale, dimostran-
J do In trasformai iene e mo
! rale di un popolo. L'esercito italiano
i '
I si prepara infatti u non cedere un !
i pollice di terreno al nemico, anche
! quando la neve, specialmente, sulle ,
ì Alpi, l'inchioderà' in una gelida mu
raglia sulle vette, che il suo valore
ha saputo conquistare e che sono ne
cessarie alla sicurezza della nazione, j
Non e improbabile che 1 inverno '
1 riservi all'ltalia stessa e all'Europa |
| delle sorprese confortanti. Le aquile
■ i d'ltalia soffrono ad ogni ora l'angu
| stia dei loro nidi.
La moda e le sue mani
festazioni patriottiche
►
► j La moda ha anch'essa le sue mani
►; festazioni politiche e patriottiche.
Nel 1849. dopo le Cinque giornate
k di Milano, fu in grande uso l'abito di
►
k velluto col cappello alla calabrese; a
► Torino si crearono dei mantelletti az-
Orologi, fini limili, Gio
ii issimi di groiide elleno.
Si figo orologi gioielli ed
oliro goremendo il mio.
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zurri, verdi e neri foderati di raso ili
bianco. Il -vestito all'ltaliana per
' uomo., nato a Torino subito si dif
fuse in altre citta'. Il Corso Pio (lab
tuale corso di Porta Romana), che e
ra la passeggiata elegante di Milano.
. vide subito i giovani bell imbusti con
. quell'abito che stava tra il luceo d.vn
. tesco e una tunica militare ornata
: sulla cintola da una correggia di cuo
io nero lucido: il cappello era floscio.
. a grandi falde, cinto anch'esso da un
. nastro nero di cuoio. Era il cappello
i all'Emani o alla Puritana, e sfoggia-
L ( va nel mezzo una gran tìbia di metal
, lo bianco. Quando, pero' Ferdinando
, II ebbe concesso la costituzione a
Napoli, venne di moda il cappellone
, alla calabrese, che altrettanto in fret
ta i birri proibirono.
Nel 1859, invece, dominavano le
ì
i acconciature alla sarda, il cappello
Magenta, i pantaloni alla turcos e.
per le signore e i bambini, i giubet
j ti alla zuava.
* tee Mele. *
Un americano ed un inglese vanta
;
vano le glorie delle rispettive polizie.
L'altro giorno diceva l'inglese
fu commesso un omicidio nelle
più' misteriose circostanze di tempo
e di luogo. Ebbene, quattro ore dopo
la polizia sapeva già tutto.
Oh! da noi le cose vanno molto
meglio, rispose l'americano a New-
York fu assassinato un uomo: ebbe
jne la nostra polizia sapeva già tutto
quattro ore prima.
*
Dimmi Memmo domandava la
j maestra dopo di aver dato una lezio
ne sul dovere della cortesia se tu
fossi seduto in tramwav e tutti i po
sti fossero occupati, ed entrasse una
Signora, cosa faresti tu?
i Farei finta di dormire.
!
★
IN PKrTl'IiA
Un vinaio e' chiamato a rispondere
di contravvenzione per vendita di vi
no annacquato.
Ecco l'atto di nascita del mio vi
no!— egli esclama, mostrando la
fattura dell'acquisto.
Benissimo esclama il pretore
—Ma l'atto di battesimo, dov'è'? !
★
Una signora, in una pasticceria,
dice al biondo figliuoletto del pastic-
I
! cere :
| Tu, piccino, qui dentro mangerai
.
molte paste?
'
Oh. no! papa' mi sgriderebbe Le
lecco... solamente.
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