IL VANDALISMO DEL KAISER Dice uno dei comunicati tede schi: "Necessità militari ci ob bligano a rendere inutile, nella preparazione del terreno di com battimento scelto nella regione Somme e dell'Oise, tutto ciò che potrebbe essere in seguito utile all'avversario per le sue operazio ni". E sono quattro righe di gelida prosa che fanno gelare il san gue. Perchè Dio sa quali orrori di devastazione di incendii di di struzione barbaricamente meto dizzata, si nascondono dietro que sta confessione: se il comando te desco s'è deciso a notificarla al mondo, vuol proprio dire che nel le disgraziate terre di Francia in j cui da più di due anni durava la occupazione tedesca, non resta ora che i tedeschi si tirano pietra su pietra ! Ed io pensavo, leggendo questo terrificante comunicato del co mando tedesco, ad un interessan te articolo, che ho letto in questi giorni, nel quale G. Lenotre rie voca i bei tempi lontani, quando le guerre si combattevano con lealtà e con dignità, senza ecces si crudeli, senza infamie verso i neutrali e verso i vinti. Racconta per esempio il Leno tre tra una quantità di altri aneddoti che da un documen teo recentemente scoperto risul ta che essendo Cambrai, nel 1677, cinta di assedio dalle truppe fran cesi, comandate da Luigi XIV, questi aveva dato severissimo di vieto ai suoi cannonieri di lanciai* bombe "surles maisons particu lieres et sur es monumentes de la ville ennemie" e; che, trent'anni più tardi, Marlborough che co mandava un esercito inglese ac campato a Cateau, essendo venu to a sapere che le truppe fran cesi contro le quali combatteva mancavano di pane, fece caricare parecchi carri di provviste ali mentari abbondanti nella ric ca regione ch'egli occupava e li mando* al nemico. Alla quale cortesia il signor de Coislin rispo se, per parte sua, così : avendo fatto prigionieri un inglese, lo condusse a passar la notte sotto la sua tenda, e insistè perchè il prigioniero occupasse l'unico letto che c'era : e poiché l'inglese non meno "galant" di lui, non volle accettare, dormirono tutti due per terra, uno da una parte e uno dall'altra del letto che ri mase nioccupato. Ora questi fatterelli, ed altri molti compreso il famoso "Messieurs les anglais, tirez les premiers", della battaglia di Fontenoy saranno veri o no; ma insomma non si può' negare che la rude asprezza e spesso la vera e propria crudeltà con cui i tedeschi hanno condotto questa loro guerra costituiscono dei me todi senza precedenti : senza pre cedenti, dico, nelle guerre fra Nazioni civili. Già nel 1870 i Prussiani avevano inaugurato questi sistemi ; e io mi ricordo di aver letto alcuni anni fa un ar ticolo di una grande rivista in cui un generale tedesco, pur tentan do di giustificare in parte le ac cuse di crudeltà che pesavano su gli Eserciti (bavaresi e prussiani specialmente) del '7O, ammette va che il comando tedesco, nella preoccupazione di "terrorizzare" il nemico, era andato un poco più' in là di quello che le grandi leggi della civiltà e dell'umanità con sentivano. Ma questa volta an che ammettendo una grossa tara ai racconti fatti, anche se si con sente che in ciò' che è riferito (concordemente, del resto), da francesi e belgi e serbi e italiani e russi v'è qualche esagerazione questa volta la Germania è addata ancora ben al di là di ciò che aveva fatto nel '7O. Basta ve dere, per esserne persuasi, le fo tografie documenti non discu tibili di ciò che son diventati i meravigliosi monumenti del Belgio; e basta non discutibili fatti, anche questi pensare a ciò che è di efferato e di infame i l'opera dei sottomarini contro le navi neutrali che trasportano pa- I citici viaggiatori. 1 quali metodi Ida selvaggi producono anche que st altra inevitabile vergognai che eccitano le rappreseglie. Perchè gli uomini— sono uomini: edi tronte ad un nemico che non ri tuge dai più barbari sistemi di lotta è ragionevole ed è uma no n °n esitare ad imitar lo Ebbene : non gridatemi la cro ce addosso se dico che, da un cer to punto di vista molto alto ma e normemente importante, io trovo che sia bene die quell'antico "donchisciottismo" delle batta glie leali e cortesi sia finito. Quell'ingannevole miraggio delle tradizioni dell'antica guerra, è dunque definitivamente relegato :»ei musei della Storia: i popoli sanno adesso: di che lagrime e di che sangue è una dichiarazione di guerra. I popoli han capito che se non v'è come vi fu tipicamente e spe cialmente, questa volta, per l'lta lia e per la Francia una ine luttabile ragione di difesa del proprio territorio e delle proprie ragioni di esistenza politica, la guerra è una troppo terribile co sa perchè sia permesso ad un qualsiasi Kaiser di provocarla e d'imporla. Ed è per questo che, in nome della civiltà, io lodo il Kaiser. Il l'atto ch'egli abbia spinto i suoi eserciti il suo popolo cioè a condur la guerra senza alcun rispetto anzi col regolamentare disprezzo di ogni legge e di ogni postulato dell'umanità, non sarà senza frutto per l'avvenire : i po poli, in qualsiasi futura occasio ne, non potranno non aprir bene gli occhi, quando vedranno com parir sull'orizzonte lo spettro mi naccioso dell"'ultimatum". Urani di esperienza Un indizio che i beni più desi derati e vagheggiati sono parven ze di beni, è che il loro valore di minuisce già enormemente non appena si mettono in effetto i propositi atti a conseguirli. Nelle vive angosce cercate per quanto è in voi di sdoppiarvi. Fa te che I'IO intellettuale vigili PIO sensibile. Finché durerà questo dominio, voi sarete padroni del vostro dolore. Come nelle gioie l'ignoto è l'at trazione suprema, così nei dolori è il peso insopportabile. Quando una cosa aspettata con molto desiderio sembra non av venga, l'animo vi si adatta con pena: quando se ne ha la certez za, e questo si è già adattato, al lora, se avviene inaspettatamen te, non proviamo più quel piacere che ce ne ripromettevamo nei momenti d'attesa; poiché, dopo un disinganno, lo spirito si af fretta a trovare al medesimo ar gomenti di consolazione. Lo spirito pare che abbia a legge immutabile di portar sem pre alto il suo desiderio come una fiaccola: la luce gli è sempre di sópra, ma la strada in cui egli si aggira rimane sempre grigia. Diffidate delle notizie tristi che, porte all'improvviso, vi la sciano apparentemente insensibi li. Come le ferite fisiche, esse hanno poi dietro di sé un lungo strascico di dolore. Quando la persona, a voi ades so amica, par mostrarsi memore di una tenerezza passata, non la nciatevi sfuggire le parole di pas sione con cui vorreste nimicare ;od offuscare il sentimento al quale foste straniero. La memo ria del cuore è debole: quella del la mente tenace: e le vostre pa role, passata l'onda della rimem branza, apparirebbero vane e i nadeguate, né sarebbero ricorda te come degne. Quando si fa un piacere che non ci costa nulla (dare un fiam mifero, prestare un giornale, un orario) si prova talora un cot