contro 1 vili, i camorristi, i sicari, i falsari e gli austriacanti, nemici della patria di origine e di quella d'adozione F. SILVAGNI, Direttore, 911 Christian Street, Philadelphia, Pa. UN DOCUMENTO UMANO Gli artisti da strapazzo; i curatori di fallimenti dolosi; i sostenitori della fogna in generale, corrono al proprio salvataggio CONTADINI, BADATE A CHI AFFIDATE I VOSTRI RISPARMI! Vi sono alcuni banchisti che han dato soldi al degenerato e che publicano avvisi sulla cloaca, i quali, da parecchi mesi, non spediscono il vostro denaro in Italia Degenerato, ti chiamiamo alia prova dei fatti, con documenti e non con chiacchiere. Noi ti proveremo tutto Ìli "Mastro Paolo" del 26 scor so maggio pubblicò, in prima pa llina, "nell'interesse morale di questa nostra Colonia" un Comu jinicato che è un vero capolavoro ipocrisia, una collana di lagri gfrne di coccodrillo. I Ci troviamo di fronte ad un «documento umano che merita la ■iena di esser pria riprodotto e K>oscia convenientemente com- Knentato. Eccolo: Lettera aperta ai connazionali "i : the si dilettano a scambiarsi pubbliche contumelie I "E' arrivata in questi Stati U- la Missione Italiana che re ca alla grande nazione america na e al suo Governo il saluto e |ammirazione della patria nostra ..per la generosa determinazione ii scendere in campo a fianco delle potenze dell'lntesa per fiac jßare la glande prepotenza teuto nica e per difender la giustizia €d il diritto di tutti i popoli del la terra. Sf E' questa, per noi esuli coloni, una solenne occasione nella qua le sarebbe, almeno per questi momenti, assoluto generale dove re di raccoglierci tutti affratella ti e compatti attorno alla nostra sacra bandiera e ricercare, nella troppo plurifonica orchestra del la vita coloniale, le note più ar moniose, per onorare degnamen te gii illustri personaggi. Le con tese triviali, le invettive piazza iuole, le frasi avvelenate, l'esu m azioni di cadaveri putrefatti, non sono certamente acconce per formare un ridente mazzo di fio ri e presentarlo alla Commissio ne italiana avvolto in un lembo di giornale coloniale, fv Tutt'altro! S La stampa, con le rispettabili accezioni, si è volontariamente degradata, perchè ha cestinato, per partito preso, il senso dell'ob biettività. Non si combatte più il Vizio al santo scopo educativo, ma si dà addosso al vizioso col trucfe divisamente di annientarlo, di polverizzarlo e fino alla com pleta eliminazione. |E' la feroce caccia all'uomo! Tutto questo ingrato affaccenda mento è immorale ed incivile e produce l'inevitabile disgrega mento di tutte le forze vive della Colonia. J| Profittiamo di questa propizia occasione ed anche perchè la , Colonia ne è nauseata e stanca e mandiamo al diavolo tutti i personali rancori, gettiamo il fo sco passato in profondo dimenti catoio ed usiamo i precetti del l'antica cavalleria, di nostra raz za. affinchè gli altissimi perso naggi venuti dalle profumate l i ve del bel paese nostro, non ab biano a portarsi in ritorno il tan fo orribile di nostre discordie, ma facciano in modo che possano din ai nostri cari combattenti | che la colonia di Filadelfia è con corde nell'amore verso la cara patria lontana e sa conservare inalterata la dignità del buon no me italiano. L'umile tra gli umili" Si;Oh! Onnipotenza divina! Ri naldo di Montalbano, il più spre giudicato ed il più licenzioso de gli antichi cavalieri, è stato tocco dal rimorso ed ha indossato il saio del certosino. ORGANO DI DIFESA DELLA ITALIANITÀ Questo nuovissimo seguace di l Sant'lgnazio, questo "umile tra gli umili", che, tremebondo per la tempesta che si addensa e si avvicina, si batte il petto e co sparge di atra cenere la sua squallida chioma, proprio lui vuol parlare di esumazione di cadave ri putrefatti ? Di quali cadaveri ? Forse di quelli venuti alla luce innanzi tempo e sotterrati senza pompa, nei cellars coll'ausilio e colla complicità di Curiangiolo? j Egli ha dimenticato oggi le sue I smargiassate di due mesi fa, al lorchè vide la luce il primo nume- j 10 della "cloaca"! Pubblicamen te, in un bar delle otto strade, ne magnificava l'estetica bellez za, levava ai sette cieli l'alta sa pienza degli articoli in essa con tenuti e preannunziava all'udito rio la rigenerazione della Colonia per virtù di quel foglio magico e peregrino. Oggi, dopo poche set timane, il suo linguaggio remis sivo e compunto farebbe ridere, se non muovesse a sdegno ed a disgusto. Ed il disgusto e lo sde gno si moltiplicano quando si pensa che il firmatario del Comunicato surriferito è un sem plice prestanome incosciente, mentre che l'estensore, il compi latore, il redattore non è altri j che Mr. Curiangiolo, il più fami-' gerato mestatore coloniale, colui che semina, a piene mani, i germi i dell'odio e della discordia nelle famiglie e nelle comunità, che ha scavato un abisso senza fondo tra i due Ordini Figli d'ltalia che senza la sua nefasta ingerenza, potrebbero lavorare per un me- : desimo fine e tendere di pari pas so verso la fusione. Allorché una cricca di disonesti. | composta di banchisti prossimi a fallire, di artisti da strapazzo, di pseudo - professionisti senza clientela, di manipolatoli di fro di commerciali, armò la mano a dunca del degenerato, aizzandolo ; contro le migliori Istituzioni e gli uomini più popolari della Co lonia; contro la Banca Statale Fi gli d'ltalia, cioè ed i fratelli Di Silvestro, non prevedeva quell'ac- j cozzaglia di banditi, affratellati dal delitto, una reazione ed un'e splosione così violenta come quel la che, nella loro incoscienza, es si hanno provocato. Non aspetta vano essi che un forte e batta- J glielo manipolo di onesti operai sarebbe insorto compatto contro 11 nuovo crimine che si voleva ; perpetrare ed avrebbe raccolta la sfida spavalda di un sicario, dando vita, anima e fuoco alla "Ragione", a questo foglio staffi latole di consorterie e di camor- ! re che si è assunto il compito ar-1 duo ma utile di strappare le ma schere a tutti coloro che si na scondono sotto il manto della ipo- j crisia. Ora i mandanti, sbaragliati dai 1 primi attacchi e dalle prime av visaglie, atterriti dal baratro mi- ! naccioso che si è aperto ai loro | piedi, si agitano in un disperato! tentativo di salvataggio e, smes-j sa l'usata boria, invocano a gran | voce la tregua di Dio ! Nessuna tregua, nessuna pace j nell'eterna guerra dell'agnello e j del lupo. Guerra deve essere, j guerra spietata, inesorabile e la j combatteremo senza dare quartie re, finché non vedremo il feroce | PHILADELPHIA. FA., 9 GIUGNO, 1917. l militarismo coloniale fiaccato nel ! la polvere. Quando il sicario, armato dal la cricca sarà definitivamente ri cacciato nella sentina ove dovrà consumarsi in una labbia impo ! tente ; quando la "Cloaca", sulla j quale egli eruttò tutta la bile | lungamente repressa, sarà defini | tivamente morta e sepolta ; allo ra noi, sulla tomba deserta, scri veremo quell'epitaffio che si sarà , meritato e sulla putrida carogna pitteremo un monte di sassi, af | finché l'aria all'intorno non ri | manga appestata dai miasmi che ne esalano. Dopo di che, avendo assolto il compito per il quale sorse, questo foglio muterà radi calmente il suo programma, mu terà il suo formato, mitigherà la violenza di linguaggio, così osti ca ai puritani dalle coscienze in quiete ed entrerà, lil>ero come il canto del selvaggio, nell'orizzon te della vita giornalistica. Ma la "Ragione" non morrà; di questo posson star sicuri ami ci e nemici, giacché il pentimen to di questi ultimi non è since ro ed il loro appello alla concor dia ed all'obblio non è altro che un volgare stratagemma. La "Ragione" rimane quindi al suo | posto avanzato, vigile sentinella { sempre pronta colla miccia tra le mani, per ricacciarsi nel folto i della mischia, non appena la cric ca tentasse di rialzare la testa. j* * * i nostri nemici adunque, colpi ti in pieno petto, fiaccati, travol , ti dalla raffica delle nostre accu se, invocano nel nome della pa tria. (profanatori! )la tregua ; di Dio. I Essi oggi smentiscono qualun que solidarietà col degenerato e dicono di avergli dato dei soldi non per lui che non mei-ita nes suna compassione, ma per la in felice moglie e i derelitti figliuoli. E' un'enorme impudenza! Se ciò fosse vero, perchè que sti pretesi benefattori hanno la sciato il sicario per due anni nel l'ozio e nel vagabondaggio, per mettendogli che vivesse di ver gognosi espedienti, come egli stesso si millantava, ed han co minciato a sentire gli impulsi generosi del cuore soltanto due mesi fa in un momento essenzial- I mente psicologico ? Il pensiero della famiglia è u na leggenda sciocca e volgare; il degenerato fu riesumato dalla squallida miseria, rimpannuccia to e ripulito da chi ne aveva in teresse, allo scopo di combatte re la Banca Statale Figli d'ltalia, e, come tra i sostenitori accanto ai banchisti condannati ad una prossima debacle c'erano degli Indipendenti, anche l'Ordine dei Figli d'ltalia in Pennsylvania. Fin dall'inizio però l'Associa zione a delinquere si accorse di avere sbagliato tattica e cercò « virare di bordo, attaccando inve , ce delle Istituzioni, i benemeriti che ne sono alla testa. Ma tro varono la stessa solidarietà nella schiera, pronta alla difesa ed al l'attacco, ed allora si convinsero ; che unica via di scampo per essi ! era una ritirata precipitosa e ver gognosa ed offersero il ramoscel -1 lo d'ulivo. Ma ligi ai loro vecchi sistemi, I non avendo potuto combattere la i Banca Figli d'ltalia a mezzo del ! la "cloaca" ricorsero alle insinua ! zioni. E si fece circolale la voce che la Banca è nuova, che non ; ancora ha mostrato di saper fa ! re, che non è solvibile. Inverecondi ! La Banca Statale | Figli d'ltalia ha 50 mila dollari versati dai suoi azionisti, i .suoi : registri sono aperti alle ispezio ni governative ed essa si diffe ! renzia profondamente da certe botteghe che han dato garanzia i a.l!o Stato su carte di credito im ; provvisate ! j La Banca Statale Figli d'ita ì lia si avvicina ai duecentomila dollari di depositi; tiene fuori in prestito più di centomila dollari, j spedisce puntualmente in Itai.a il denaro che i clienti le affìdan> > 1 ] .ali- ua sicurezza c i alh; sua prosperità vigila una legione, an zi un esercito di sostenitori. » * # I mandanti del degenerato abbiamo detto negano di aver lo voluto scaraventare in una lotta e si giustificano dicendo che 1 son voluti venire in soccorso «lel la di lui moglie e dei figliuoli. E' una menzogna! Se riavve rti avessero voluto übbidire ad uii impulso generoso del cuore, a vl'ebbero dovuto seguire altra via. Non si affidano cosi tante belle centinaia di dollari, se dav vero si vuole che vadano a sollie vo della miseria, ad un lestofante impenitente, amico del vagabon daggio e nemico di ogni senso : morale, che sordo ai gridi ed al le lagrime, le profonde, senza ri mòrso, nelle bettole, nei ristoran ti,, nei lupanari ! il danaro fosse stato vera ; mente elargito a line di bene, i giacché si è fatto comprendere che per la "cloaca" si era costi tuita una Compagnia e che vi e ra un tesoriere che esigeva som me e pagava bills, perchè quando ; si accorsero che il degenerato, in vece di fare il giornale per il ; pubblico, lo faceva per soddisfa re le caine tendenze di pochi, non gli sospesero il danaro ? Perchè il cassiere paga i bills senza mandati e senza la firma del Presidente "Travicello?". ' Il prete cattolico, che pure ha daJ,o la sua quota e che, per il jsuo ministero, avrebbe dovuto Tar vibrare la parola della con cordia e della pace, quando ve deva che il giornale da lui sov venzionato stava per farsi susci tatore di scandali, non poteva imporre la sua volontà o almeno riprendersi il suo danaro? "* Se davvero questa moneta fos se stata elargita a scopo umani tario, ad altre mani si sarebbe dovuta affidare, che certamente «te avrebbero fatto un uso miglio re, e le discordie sopite non si farebbero oggi riaccese, non sa rebbero un'altra volta scoppiate le. lotte con rinnovato furore; gli indifferenti non avrebbero assi stito a polemiche che anche noi deploriamo, ma verso cui fummo trascinati da mille tentativi cri minosi. " Ma ormai nella lotta ci siamo e vi persevereremo fino a quando non avremo pienamente raggiun to lo scopo per il quale l'accet- j tammo. fi Tanto peggio per coloro che l'hanno provocata! Per raggiun | gere il nostro scopo, sentiamo il ; j dovere di schiaccial e completa j mente questo fannullone che vi- ; | ve e gavazza nella maldicenza e ; nella diffamazione. Esso dovrà j j essere eliminato per sempre, se | Ino potranno aversi dei periodi j più o meno lunghi di tregua, non mai una tranquillità duratura e feconda. Per cancellarlo dalla vita colo niale, è mestieri intensificare la lotta contro i banchisti che lo so- i stengono, fino a quando costoro j non avranno compreso che non ] hanno nessun diritto di getta re i sudati risparmi del cafone 1 nelle bramose canne del degene rato. E così da oggi lasceremo da parte costui, con la nuova collana di preziose gemme che gli abbia mo appesa al collo per mag giormente arricchire il suo abbi : glianiPrtto, ed attaccheremo, ad ! uno ad uno, tutti coloro che lo | j hanno assistito, e lo vanno tutto ra assistendo; non più c»n no-1 Degenerato, ti chiamiamo alla prova con fatti non con chiacchiere NOI TI PROVEREMO TUTTO I 11 degenerato mistificatole, al la documentazione fatta dal Grande Venerabile dell'Ordine i Figli d'ltalia per lo Stato di Pennsylvania, circa certe prete se accuse, replica, dopo tre setti mane, senza poter smentire un .solo periodo della esposizione 'chiara, limpida, autentica, pub blicata su queste stesse colonne. Perchè per noi smentita signi fica documentazione in contrad dittorio. Ora noi domandiamo: quale documento ha presentato il degenerato in confutazione? Chiacchiere posticce, frutto della sua mente alcolizzata. Dilungandoci su questo sog getto faremmo il giuoco del de generato, il quale è seguace del la massima che a via di accusare qualche cosa sempre resta. Conchiudendo diciamo al dege nerato: 1. Dimostraci che vi è una leg ge civile o morale che imponga ad un azionista di un'azienda qualsiasi che egli è in dovere di ricomperare le azioni degli altri comproprietarii. 2. Pubblica la dichiarazione di un solo azionista di quelli ripa gati, che dica non esser vero. (Per norma del degenerato dicia mo che le notes, quando vengono scontate, diventano denaro so nante ed a pagarle è colui che le ha emesse). 3. Dimostraci con nomi e cifre che la maggioranza degli azioni sti non è stata ripagata. 4. Dimostraci che l'ammontare delle azioni ancora fuori, superi i $875. (Il degenerato, che si è as sunto il compito di spulciature minuzioso dei nostri e degli al trui scritti, non si è accolto che senza il nome di Giuseppe Cirotti la somma sarebbe di $775. L'o missione del nome di costui è do Ann» I No. 5 soldi la Copia velie e con allegorie, ma con no mi veri e propini, con pubblica zione di affidavits contro i ban chisti che da molto tempo non spediscono danaro in Italia; e sporremo di costoro la vera posi zione finanziaria, che li fa mante nere in piedi per miracolo di e quilibrio; ne illustreremo la vita in Italia e in quest'America, tea tro delle loro gesta; strepitere mo, grideremo, moltiplicheremo la tirata del nostro giornale, fino a quando il cafone avrà aperti gli occhi per distinguere il grano dal loglio. E se lo stimeremo necessario, andremo dinanzi alle porte dei loro uffici ad arringare la folla in pubblici comizi. E così essi impareranno che è un giuoco molto pericoloso, rftiel lo di scherzare col leone addor mentato e che in tutte le polemi che chi si ingaggiano nel nome della morale, sono sempre gli o nesti quelli che trionfano. LA RAGIONE vuta dunque al tipografo, ma la cifra resta invariata). 5. Dimostraci che da circa due anni prima del trasferimento de La Voce del Popolo a New York, Catalano era ancora possessore | delle sue azioni. (>. Dimostraci che fra le prati che esistenti nella The Corpora tion Trust Co., di sede a Camden, rappresentante legale de La Vo ce elei Popolo, manca uno solo, dei I documenti pubblicati dal Grande I Venerabile, specialmente quelio ! riflettente il posponimento della ! seduta generale degli azionisti ! per le elezioni e le ragioni del po sponimento. 7. Dimostraci che non fu il Gran de Venerabile a rifiutare la sua carta di cittadinanza, ma che in vece esistono sentenze delle Cor ti di Camden e di Trenton. Noi, degenerato, siamo molto chiari ed espliciti; ti chiediamo prove e non altro. Se ciò farai, a vrai meritata la nostra stima ; al trimenti sei sempre quel vigliac co mistificatore che tutti cono ; scono. Quando un uomo pretende di dare lezione di moralità agli altri, egli stesso deve mettersi in con dizioni di superiorità. E' giusto o non, degenerato? Ebbene, ripetute volte abbia mo domandato il tuo bene stare, senza alcun risultato. Non credi tu, forse, che an che noi abbiamo lo stesso diritto di conoscere il tuo patrimonio morale ? Ti facciamo una propo sta: Ti invitiamo, cioè, ad un grande comizio. Ai nostri impor remo una tassa di 25 soldi d'in gresso; i tuoi entreranno gratis. II denaro che si raccoglierà an drà a tuo beneficio. Accetti ! Noi ci ripromettiamo di dimostrarti: