La ragione. (Philadelphia, Pa.) 1917-????, April 25, 1917, Image 2

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    LA RAGIONE
Organo di difesa deila italianità
contro i vili, i camorristi, i sicari,
i falsari e gli austriacanti, nemi
ci della patria di origine edi
quella d'adozione.
F. SILA'AGNI, Direttore
1010 Christian Street
Phila., Pa.
UNA COPIA 5 SOLDI
Philadelphia, 2"> Aprile 1917
ANNO I. No- 1.
spirarsi: modello di padre, di
sposo, di uomo, di cittadino.
E si ispirerà in tal guisa ad un
mostro di padre che ai figli infe
lici non sa dare che esempi di
turpitudini; un criminale di ma
rito, martirizzatore di una pove
ra creatura; un disonosto che vi
ve con tutti gli espedienti noti
sotto la cappa del sole; un citta
dino dei bassifondi sociali che
bestemmia Dio e la patria ed in
neggia all'Austria che affonda
l'Ancona ed alla Germania che,
con le sue orde, stupra le donne
ed assassina bambini ed inermi.
Ma. vediamo un po' : il Cassie
re libertino, ha veramente biso
gno di modelli, per ispirarsi? E
gli che ha distrutto per sempre
la felicità di una fanciulla onesta
che poi ha gettato da parte rome
uno straccio inutile, perchè gli e
ra d'inciampo alle sue mire am
biziose? Noi, però, la faremo ri
suscitare e parleremo anche del
la diva del Globe Theatre.
$ « «
Ma alcuni però si domandano:
Perchè il Sig. Cassiere è voluto
entrare neH'"agone giornalisti -
co" tanto per modo di dire. Per
chè si risponde da altri il
sorgere della Banca Figli d'ltalia
gli dava sui nervi e lo rodeva dal
la gelosia.
Ma scusate, sig. Cassiere, per
chè si sentiva rodere dalla gelo
sia la vostra anima tapina? For
.h in^^tudine
vi fa procedere a ritroso, invece
di progredire? E che colpa ci ha
la Banca Figli d'ltalia? Pigliate
vela, disgraziato, con voi stesso,
con la vostra ignoranza, ma non
abusate davvantaggio, e questo
ve lo dico sul serio, della bontà
dei direttori che son troppo inge
nui a tollerarvi.
Gli uomini che si sentono la
forza e la competenza di lavora
re ed hanno anche trasporto per
il lavoro, non cercano nell'invi
dia il successo della propria a
zienda; di invidia si muore come
il vostro padrone, il degenerato.
Il mondo è grande e c'è posto
per tutti gli uomini d'energia e
di fede. Ma voi conoscete la for
za magnetica di queste due vir
tù ? La vostra sola virtù sta nel
la raffinatezza con cui calzate le
scarpe- E fate bene. Abbiate cu
ra dei vostri piedi, dal momento
che la povera zucca è vuota c
nessuna cultura può umanamen
te allignarvi. Si figuri: non ebbe
neanche successo a fare lo sguat
tero.
IL SIGNOR CARBONAIO
Già, il Presidente, il famoso o
ratore ufficiale di una festa pa
triottica risum teneatis!
voleva anche lui l'immortalità;
quell'immortalità che solo il gior
nale può dare, e così sperò di po
terla ottenere col giornale del
degenerato. Io credo che miglior
via non potevi scegliere, mio ca
ro Presidente!
E poi ... e poi mi sovviene
proprio ora che il degenerato ti
ha già immortalato un'altra vol
ta. Quando desti a te stesso quel
famoso banchetto, e quelli che ti
erano attorno ti festeggiavano
allegramente ed entusiastica
mente con le beffe e con la com
passione che si debbono ad un
reietto dell'intelligenza, il dege
nerato e quelli che ora lo appog
giano e lo sfamano, pensarono di
conferirti un altro attestato di
immortalità e dettero il famoso
banchetto a Filippo; tu ne sov
vieni, Presidente? Tu eri il Filip
po, tu eri il banchettato preso co
sì solennemente in giro. Non ti
commuove il ricordo soave? Fi
lippo, tua personificazione, fu
grande come te ; il suo discorso fu
come il tuo magniloquente. Che
liete memorie, che leggiadre me
morie, Presidente.
Ed ora il degenerato ti presen
ta nella figura di Filippo, ad un
pubblico più numeroso ; fa gode
re anche a noi l'esilarante spet
tacolo. Che carriera rapida, che
passi giganteschi hai fatto, mio
caro Presidente.
Quando al mattino vai a ven
dere il carbone con la Fogna in
tasca, io vorrei che i tuoi clienti
ti salutassero col titolo che ti
spetta per la tua benemerenza :
Filippo! Good by, Filippo!...
Accanto allo sgorbio morale
del Sig Direttore, ci voleva la ri
golettiana figura di Filippo. Sen
za di te lo spettacolo non sarebbe
stato completo.
Caro, caro Filippo !
Cumpari Turiddu
AL CORAGGIOSO SPIONE
AUSTRIACO
Il coraggioso spione austriaco,
per compiacere forse il consu
lente legale di fallimenti, da si
cario quale è da tutti ritenuto, ;
nel numero scorso della sua i
cloaca, attaccava, perchè lonta
no dalla punta dei suoi stivali, il
signor Giuseppe Landolfi.
Noi abbiamo comunicato a
questi per telegrafo il vigliacco
attacco ed egli per tutta risposta
in attesa di mandarci un suo
scritto, ci ha telegrafato pregan
doci di riprodurre il suo articolo
I delinquenti, pubblicato nell'ln
dipendente dell' 11 settembre
1915 e noi volentieri l'acconten
tiamo.
* * *
I DELINQUENTI
Che i delinquenti debbano es
sere commiserati e compatiti —.
fino a quando non se ne renda
necessaria la segregazione è
una buona teoria, inquantochè ,
anch'essi, poveri disgraziati, so
no staticreatnia unò~st?ssrrT»i(>
E convinto di questa teoria ho
sempre avuto pietà dei farabutti,
dei ricattatori, degli übbriaconi e
di tutti i degenerati di ogni spe
cie.
Ma quando, fra questi tristi, j
mi vien dato vederne uno che j
vuole emergere dal fango per
tentare, in uno sforzo disperato, '
di tiranni seco nella cloaca, solo ;
perchè il decoro del mio nome mi
imponeva di non volgere mai il ;
mio sguardo giù, verso di lui ; di
fuggirlo sempre come si fugge la
peste, allora, otturandomi il na
so col fazzoletto, scendo ma
per una sola volta nel pozzo
nero, sicuro di agiungere a quelle
degli altri una mia pedata sull'or
rida faccia del rettile velenoso.
E andiamo innanzi.
In un giornale purulento un
tale scriveva, domenica scorsa,
una delle sue solite elucubrazioni,
colla quale il triste EROE dei
due mondi elargiva con tale di
sinvoltura certi epiteti a nes
suno appropriati meglio che a
lui.
Infatti questo eccezionale ma
scalzone sa così bene truccarsi e
darsi mille atteggiamenti diversi j
che è riuscito finanche ad acqui
starsi un'ascendenza sui suoi :
compagni stessi, ed una grande
fiducia nell'ambiente tedesco.
Ma che poi egli intenda di im
pressionare il sottoscritto dando
gli dell'irresponsabile, si sbaglia j
totalmente, perchè io gli dico che
sono tanto più responsabile di
lui per quanto è glande e illimi
tata la differenza che è fra noi
due, che gerente irresponsabile
non è chi scrive una modesta let- '
terina su di un giornale, ma chi
si è venduto ai tedeschi e tenta
celarne la vergogna con puerili
ostentazioni di patriottismo che
puzzano d'ipocrisia da un miglio
lontano. Gli dico che è straccione
e dedito all'ubbriachezza; eser-'
citando il ricatto a mezzo dei
| giornali e non può competere con
me.
E dichiaro infine che, qualora
il miserabile riesca a provare
che sono anch'io colpevole di ob- !
brobriose gesta, son pronto ad
affrontarlo.
Joseph Landolfi-
a
UNA DELLE CENTO RAGIONI PER CUI
La SONS of ITALY STATE BANK
GUADAGNA LA BENEMERENZA E LA STIMA DELLA COLO
NIA PER IL RIFIUTO CHE ESSA FA, DEL DENARO
SUDATO, AI GROSSIERI FATTILI
BRAVO A STEFANO CAMINITI
John J. Rutherford, Notary Public, 403 Mariner & Merchant Bldg.
Philadelphia, Pa.
UNITED STATES OF AMERICA
N. 250 Philadelphia, Nov. 16,1915 - Mutual Trust Company
- Bourse - Pay to the order of P. Cannizzaro & Co., SEVENTY
FOUR and 50J100 Dollars, $74.60, (Signed C. Felici (Endorsed) P.
Cannizzaro & Co, per F. Ruvaldi - ali Endorsements Guaranteed
Pay any Bank, Bankers, Trust Company on order The East River
National Bank New York, N. Y. - G. E. Ilayer Cashier.
Be IT KNOWN. That on the day of the date hereof, at the
request of the Farmers & Mechanics' National B;uik of Philadel
phia, the older of the originai Check, of which a true copy is above
written. I, JOHN J. RUTHERFORD. Notary Public for the Com
monwealth of Pennsylvania, by lawful authority duly commis
sioned and sworn, residing in the City of Philadelphia, during the
usuai hours of business for such purposes, PRESENTED THE
, SAME AT THE Mutual Trust Company Philadelphia, where it is
made payable, to a proper Clerk there duly acting and attending,
and competent to give answers, and demanded the payment theieof
which was refused, and answer made "NOT SUFFICIENT
FUNDS" !
WHEREUPON, I, the said Notary, at the request of afore
said, HAVE PIIOTESTED AND DO hereby solemnly PROTEST
against ali persons, and every party concerned therein, whether avS
Maker, Drawer, Drawee, Acceptor, Payer, Endorser, Guarantee,
Surety, or otherwise howsoever against whom it is proper to
protest for ali Exchange, Re-Exchange, Cost, Damages and Inte
rest. suffered and to be suffered for want of Payment, thereof :
01' ali of which I duly notified the Drawer and endorsers.
Thus done and protested at the City of Philadel
phia, aforesaid, the Eighteenth day of November
1915.
(Firmato) John J. Rhuterford
Notary Public
Commission Expires January 22, 1919.
(Notarial Fee, $2 06).
I hereby certify that I ani not Stockholder,
Director or Clerk in the Corporation for which I
hereby act as a Notary Public.
Rispondendo
ad un grossiere
Sul primo numero della Fogna
che ammorbò le aure primaveri
;li della passata Santa Pasqua,
comparve un comunicato a paga
mento di un grossiere fallito più
■ volte col concorso necessario di
un profumiere che ne acquista
va i generi. Va senza dirlo che il
grossiere ha perduto i diritti ci
vili e che, per meglio pelare i
merli, ha trasferita la firma a
persona di famiglia molto intima
del consulente legale di falli
menti.
11 grossiere in quel comunica
to sbraitava e schiamazzava e
sbraita e schiamazza ancora, co
me una pica cui si strappano le
penne, perchè la commissione di
sconto della Banca Statale dei
Figli d'ltalia, si era permessa la
inqualificabile impertinenza di
negare al magno importatore un
prestito di cinquecento miserabi
li dollari.
Se la banca gli avesse gittato
nelle fauci la somma agognata:
se gli avesse lanciato il cinto di
salvataggio, il grossiere l'avreb
be elevata ai sette cieli ; il ciar
i liero pettegolo l'avrebbe altresì
proclamata la prima Istituzione
del mondo.
Ma..., ma la Sons of Italy Sta
te Bank sente tutto il peso del
la sua responsabilità e la mone
ta da essa custodita non intende
affidarla a degli irresponsabili
dalle truffaldiche gesta. Ecco la
ragione perchè quella Istituzione
di punto in bianco è diventata u
na meschinella bancarella specu
latrice, senza sapere il povero
ciuco che essa ha meritata la sti
ma del pubblico per aver fatto il
Viel gesto di metterlo alla por
ta.
Intanto è risaputo che a com
piere l'atto energico è stato un
componente la commissione di
sconto, che non è abituato a sot
tomettersi a nessuna ingerenza:
ed allora perchè l'ira del grossie
re fallito contro Giovanni Di Sil-
I vestro ? Che forse questi è dav
vero lo spauracchio di coloro che
;si tengono nascosti nella mac
chia? E poi, passi pure per Gio-
LA RAGIONE
. vanni, ma che c'entrava suo fra-
L {,tello Giuseppe? Forse per inti
j morirlo e farlo tacere di quello
(che sa del miserabile fallito?
Oh, immondo che insudici un
| nobile nome, quello dell'eroe dei
j due Mondi, chi è il misterioso
! personaggio che ti sta di dietro?
jCome si chiama il burattinaio
j che tira i fili dietro lo scenario ?
j Perchè, se le ragioni addotte dal
! la commissione di sconto non ti
| soddisfano, rivolgiti al venditore
i di cerotti che è lurido come te e
jper la partenza del quale suona-'
I rono le campane a festa nel suo
paesello natio ; a colui insomma
.che fu tuo consigliere nei tuoi
i fallimenti : a quegli che divise
' con te il bottino vergognoso.
Ed è proprio di cotesto lurido
; Palizzolo che ci occuperemo este-
I samente nel prossimo numero.
Un gruppo di azionisti del
la Sons of Italy State Iìank
COMUNICATO
Italian Advertising Agency
;>2 1 South Ninth Street
Philadelphia, Pa.
19 Aprile 1917.
1 Egregio Signore :
Le sarei non poco obbligato se
! facesse pubblicare, nel suo pre
giato giornale che il 2 di Aprile
ho aperto al n- 924 So. 9th St.,
Philadelphia, Pa., una "Italian
Advertising Agency" per avvisi,
pubblicità economica ed abbona
menti, nell'interesse dei periodi
ci e dei quotidiani italiani degli
Stati Uniti.
Certo del favore, La ringrazio
i anticipatamente.
Obbligatissimo,
Pietro Jacovini.
N. B. Le sarei altresì obbli
gato se mi facesse tenere la sua
j "rate card" e m'informasse sul
la commissione che rilascia sugli
: affari. M'invii poi regolarmente
| il suo giornale.
Per far piacere al Signor Jaco
vini abbiamo pubblicato questo
comunicato, però dobbiamo gen
tilmente declinare di dargli le no
stre rate di pubblicità, perchè
non siamo disposti a pubblicare
avvisi di gente e ditte avariate,
specialmente di banchieri candi
dati al fallimento.
I DUE ORDINI
La cloaca, che è un fogliucolo < t
! poilavoce dei soliti mestatori, f
iche non hanno il coraggio civile 1
I di presentarsi alla ribalti» colo- r
; niale, nel suo primo numero ed in c
una puntata a firma Curiangiolo, i
fa sperticati elogi all'Ordine In- 1
dipendente e sferra calci all'Oidi- £
ne dei Figli d'ltalia. '
Il sottoscritto, umile e mode- 1
sto gregario dell'Ordine Figli d'l- «
talia, di questa nobilissima e co- (
lossale Istituzione che in poco (
tempo ha fatto grandiosi pio- 1
gressi e che si è potentemente 1
| affermata in America, sente il 1
! dovere di mettere in chiaro certe !
! circostanze. Ed è perciò che sul- <
ila "Ragione", modesto settima- 1
! naie che sorge per una campagna '
ìdi epurazione, con i soldi di one- 1
sti lavoratori e non con i fondi 1
segreti degli avariati ex cercato- '
ri di doti e banchisti in procinto :
di fallimento, mi proverò di con- ;
lutare qualche cosetta per ora ed 1
in seguito, come so e posso, eia 1
semplice operaio. Le mie argo- 1
mentazioni saranno basate su ;
fatti e non su parole altisonanti
e vuote di senso, come fa Curian
giolo nella Cloaca, di cotesto Cu 1
riangiolo che si atteggia a predi
i catore di morale.
L'Ordine Figli d'ltalia, forte
di oltre centomila associati in
settecento e venti logge circa, è
una forza, una potenza ricono
sciuta da tutti, eccetto da Cu
riangiolo, da quel tale Curiangio
lo che non potendo più strisciare
a destra e a manca, perchè cono
sciuto, vede lucciole per lanter
ne e sogna che le fila dei suoi
succhioni ingrossano. Ma ricorda •
o non ricorda Curiangiolo che il !
jsuo capintesta a South Bethlem
; iniziò una loggia con un numero
di soci, fra sani e rotti, tanto e- i
siguo da non poter ricoprire le
cariche di una dozzina di Ufficia
li? Ricorda r> non ricorda CJu-|
riangiolo che egli stesso non vói- 1
le andare colà perchè sapeva
e lo disse che una peregrina
» figura li avrebbe aspettati ? Sono
così che i progressi si fanno con
dieci soci ogni loggia?
Il programma dell'Ordine Fi- j
gli d'ltalia è vastissimo e si sta e
spletando man mano mercè l'ope- j
ra intelligente ed attiva dei suoi |
dirigenti. Infatti chi è che soc- \
corre le famiglie dei richiamati, j
l'Ordine Indipendente o l'Ordine
regolare? Chi è che ha spedito 1
alla Croce Rossa in Italia miglia- j
ia e migliaia di dollari, l'Ordine
indipendente o l'Ordine regolare?
1 Chi ha acquistato per centinaia
di migliaia di lire cartelle al pre
stito nazionale, l'Ordine Indipen
dente o l'Ordine regolare? Chi èj
che paga il Fondo Unico Mortua
rio alle famiglie dei soci defunti,
l'Ordine Indipendente o l'Ordine
regolare? Oh, già anche gl'lndi
pendenti hanno istituito in Penn-1
sylvania il Fondo Unico Mortua- !
rio, con la differenza che gli '
Indipendenti non pagano il Fon- !
do Unico Mortuario perchè nes- I '
suno muore. Ed allora, o essi a
ivranno dovuto fare il patto con
!il padreterno perchè non faccia
| morire i loro associati o il nume- '
io di questi è così esiguo che per '
esservi un morto bisognerà a- j '
spettare una dozzina di anni. Ec- j
co come quelle fila ingrossano.
Ed ora enumerate, egregio si
gnor Curiangiolo, che cosa han-|
no fatto gli Indipendenti?
celo ; perchè noi proveremo piace- ! ■
re a sentire che esso progredisce
per gli interessi collettivi e non
per i monopolisti vostri pari. Di
teci se è stato tolto dalla prima j
pagina dei regolamenti interni | <
delle logge che a fare l'Esculapio j j
debba essere una certa persona e <
sempre. Diteci se è stato tolto I (
l'anatema contro gli Esculapii ! i
j che vi volessero entral e ? 11
Sì, è vero, qualche cosa hanno i
j fatto e fanno. Si badi che io non i <
parlo della massa che ignora cer- ;
te cose, ma di quei tali che voi <
conoscete e i quali voi stesso ri- :
petute volte avete condannato al- <
la gogna, Mr. Curiangiolo. s
jEssi, i trafugatori di posa- t
te e di bottiglie, sanno solo
girovagare per le strade della co
lonia tutto il giorno in cerca di
merli da poter spennacchiale, in
cerca di rifiuti o di quei buoni ed
ingenui i quali credono al solito
ritornello: "Siamo tutti gli stes
si, siamo tutti Figli d'ltalia."
Siccome però non tutti i salmi fi
niscono in gloria, al tramonto,
anzi più tardi del tramonto,
quando tutto è calmo per le stra
de della colonia, alla spicciolata,
rasentando le mura come il ma
landrino che cerca sfuggire al
poliziotto, infilano Federai St., o
si va in più spirabil aure, ad in
contrare il degenerato che oggi
vi siete accaparrato perchè solo
i sicari pagati vi danno ascolto e
possono gridare gli osanna alla
barcaccia che fa acqua da tutte
le parti. Si mangia, si lieve si goz
zoviglia ed in ultimo chi paga le
spese? L'eterno ufficiale pagato
re perchè deve compensare, egli
dice, coloro che lottano per lui a
conservargli le pecore ignare del
fatto che un certo Ordine esiste
per certe date persone, per i
trombati di certe corti foresti
che.
Curiangiolo spiattella nella
Cloaca che nell'Ordine Indipen
dente niente camerille dai loschi
fini, nessuna idea di egemonia,
nemmeno il pensiero di piccoli e
grandi sfruttamenti. E se non ri
di di che rider suoli? La donna
cattiva che insulta la buona per
essere la prima a dire la sua! Ed
allora come si spiega che negli
Indipendenti non può entrare nes
! sun medico? che dalla vostra
i gang faceste ballottar nero un
bravo ed intelligente medico che
fu vostro benefattore? Perchè il
piccolo grande, dall'epa gonfia e
i dall'indelebile ricordo del suo
municipio e dei suoi atti pedera
stici, da re travicello si presenta
, nelle logge femminili che voyeb
' bero V disiarsi di qtialcimd[— eé
impone alla sorelle la sua volon
tà dicendo: Dovete averlo per
forza, il sanitario; qui comando
io e dovete fare quello che io vo
glio! E perchè un socio, che è
; grande Ufficiale, può appartene
' re a tre Logge (leggi disposizio
ni del Grande Concilio) se non
t'osse per tenere le pecorelle di
' sciplinate e belanti al vostro ovi
le?
Basta per ora. Ci avete voluti
tirare nella lotta eci siete riu
sciti. Accettiamo il vostro guan
to di sfida e vi tratteremo a se
conda del modo nel quale vi
comporterete. Le nostre armi so
no l>ene affilate ed il nostro ani
mo e il nostro cuore ci ispireran
no a fare qualunque sacrifizio per
spazzare una volta per sempre
dalla nostra colonia tutti i bri
ganti che per sfrenata ambizione
ed interesse personale sono sem
pre contro le buone istituzioni
che sorgono nell'interesse della
I massa.
Nei prossimi numeri, sempre
I con nuovo materiale corroborato
da fatti, metteremo alla gogna le
sinistre figure di certi caporioni,
le loro losche imprese d'ltalia e
d'America, di caporioni che sono
dentro e fuori l'Ordine Indipen
dente-
Antonino Viglione
Appello ai {rateili,
agli amici
Come abbiamo ripetutamente
detto nel corpo di esso, questo
giornale sarà fatto con il denaro
di operai, di uomini dalle mani in
callite. Non essendo noi dei si cu
rii, nessun mandatario ci ha da
to e ci darà l'offa. Il contributo,
in qualsiasi forma, anche di po
chi centesimi, noi lo chiediamo
ad umili lavoratori come noi. a
quelli che approveranno la no
stra campagna contro i nemici
dell'Ordine, delle iniziative ad es
so dipendenti e dei nostri condot
tieri.