La ragione. (Philadelphia, Pa.) 1917-????, April 25, 1917, Image 1

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    LA RAGIONE
ORGANO DI DIFESA DELLA ITALIANITÀ'
contro 1 vili, i camorristi, i sicari, i falsari e gli austriacanti, nemici della patria di origine e di quella d'adozione.
F. SILVAGNI, Direttore, 1010 Christian Street, Philadelphia, Pa.
Tanto per incominciare
La colonia vera, quella sana e composta della grande massi
che lavora e produce, è stanca di assistere a certi spettacoli, ne
quali prendono parte pochissimi protagonisti: spioni austrìaci, si
carii, ricattatori, satiri, banchisti di pessimo carato et similia.
Convinti che un giornale fustigatore, ma veritiero sopratutto
potrà spazzare tutto il luridume che si annida in certi lupanari
diamo vita alla Ragione, che attingerà i suoi fondi dalle nostre ta
sche pulite e non dai depositi che i "calandrielli" affidano alle fauc
di volgari speculatoli. E la dilezione l'affidiamo ad un operaio corm
noi, al Signor Francesco Silvagni, anche perchè siamo sicuri che e
gli, se necessità lo richiedesse, con la punta dei suoi stivali saprì
mettere a posto mandanti e mandatario
A tutti i nostri fratelli dell'Ordine Figli d'ltalia, siano essi del
le autorità o semplici gregarii, una parola
r nostri nemici hanno assunto al loro servizio, un degenerato
un sicario, nella vana speranza di distruggere la nostra Istituzione
le iniziative che ad essa iaranno capo. Hanno fornito il sicario d
denaio peichè meglio possa riuscire alla vergognosa impresa. Ess
sono banchisti prossimi al fallimento; venditori di cerotti; consu
lenti legali di fallimenti; art...isti dall'anima prava; satiri, farabutt
insomma.
Tutti i veri Figli d'ltalia sanno il loro dovere. Se volete ricono
sceiii li scorgerete dando uno sguardo alla Fogna; se non li sapete
venite da noi e vi forniremo i nomi.
Raffaele Settanni, Presidente; Nicoli
Rivano, Segretario; Antonino Viglio
ne. Tesoriere; Vito Gallo, Francese*
Tropea, Carmine Del Giorno, Aristo
demo Palladino, Gaetano Gangemi, G
Citi varese-
V Accettando l'incaricò
< N °n sono un ladro ragioniere di Ranche, nè un sicario, nè ur
Jj&tiro.
/• 1 incarico che operai come me mi affidano e promette
W iente di fai e scomparire da questo mondo coloniale, e pei
\ b tutti gl'insetti malefici.
Ir*
Francesco Silvagni
3 ■
ire NOSTRO PROGRAMMA
Sono trascorsi diciotto mesi da quando un gruppo di operai
-non volendo oltre tollerare un libellista degenerato, sfamato dal
, *»ro tedesco per la sua propaganda antipatriottica, lo schiacciava
dal seno del Comitato della Mobilitazione Civi
le, peichè egli aveva osato insultare una massa che rappresentava
il sentimento spontaneo della Colonia. Da quel tempo egli scoili
parve dal consorzio degli uomini. Oggi ricomparisce sulla scena
con la leva di persone degne dei più luridi bassifondi sodali-artisti
ci da strapazzo, banchisti sull'orlo del fallimento e simili, e noi
pure scendiamo nuovamente nell'agone, ma non per combattere
lui, che non merita neppure il nostro disprezzo, sibbene quelli che
si nascondono alle sue spalle.
Che questi siano dei banchisti privati, lo si rileva dal fatte
che molto tempo prima di venir fuori il foglio libello, si diceva
pubblicamente in Colonia che il suo programma sarebbe state
quello di combattere la Banca Statale Figli d'ltalia. Non solo, ma
il degenerato è andato da per ogni dove, mostrando i CHECK*?
di coloro che s'erano sottoscritti per dar vita al suo giornale. Co
storo, contro questi privati banchisti, di cui in mille occasioni il
degenerato ha detto di conoscere la situazione finanziaria e di sa
pere che si mantengono sui trampoli, noi affileremo le nostre armi,
ingaggiando una guerra spietata, inesorabile, e quando non sani
sufficiente il giornale, andremo pei- le vie e le piazze, predicando
alle masse, esortando i depositanti a ritirare i loro depositi che
corrono pericolo di andarsene in fumo.
Non tutti i banchisti privati di Filadelfia hanno sentito il biso
gno di fornire fondi segreti al degenerato, per comprarne il silenzi®
e per accaparrarsene il patrocinio. Elenchiamo, a titolo d'onore, al
cuni banchieri che non si son fatti prendere all'amo.
Francesco Cerceo, azionista della Sons of Italy State Rank.
Gennaro Di Genova, che sollecitato dal mestierante volgare a
dargli denaro, si rifiutava energicamente e si aveva, in cambio del
rifiuto, la minaccila di prossimi attacchi; Michele Rerardini; Glor
iando Tu moli Ilo; la Ditta Raldi, Pasquale Teti del 1022 Catharine
Street e qualche altro.
A questi la nostra ammirazione, agli altri il nostro disprezzo.
Noi siamo gli stessi operai dello scorso anno, che, per epura
re una volta per sempre la colonia dai rettili che Li infestano, ci
presentiamo al pubblico con questo giornale LA RAGIONE, che
viene fatto a spesse del popolo, con la contribuzione volontaria di
umili lavoratori.
LA DIREZIONE
PHILADELPHIA, PA.. 25 APRILE, 1917
A la gogna!
Una cricca di emeriti affaristi,
composta esclusivamente di colo
ro che gettano il tozzo alla cagna
randagia, nel timore di essere es
si stessi addentati, ha rinnovato
il miracolo della risurrezione di
Lazzaro, riesumando dal fondo
di una misera tomba abbandona
ta, una putrida carogna che a
veva appestato il mondo con le
sue ribalderie.
E così dopo un lungo letargo
ed un'ignominiosa accidia, sbuca
fuori nuovamente dalla sentina
ove vivacchiò, rosicando come un
ratto delle chiaviche, questo de
linquente abbrutito dalla mise
ria, dal sudiciume e dalla crapu
la.
Continuando la sua vecchia
carriera di soldataccio di ventu
ra, al soldo di figure bieche e si
nistre, egli ha preso nuovamen
te ad attaccare, per una vilissi
ma mercede, le migliori istituzio
ni e gli uomini migliori della Co
lonia, perchè egli per la sua indo
le prava è nemico dell'onesto e
del buono.
E' vergognoso per il nome ita
liano che una figura tanto moral
mente sinistra e bacata fino al
midollo, trovi ancora in colonia
della gente che. sebbene cento
volte turlupinata, sia sempre di
sposta a saziare gli immondi ap
petiti di una tale rapacissima ar
pia- Questi ganerGßi
che si tengono celati nell'ombra
in omaggio ai precetti del Van
gelo, sono veramente mossi da
un sentimento di pietà verso i fi
gli e la moglie di questo degene
rato, come essi affermano ge
suiticamente? Ed allora perchè
affidano il danaro agli artigli ra
paci di Jui che lo sciupa nelle bet
tole e nei postriboli mentre nel
la casa regna la miseria più
squallida; nella casa ove sovente
egli bastona la infelice compa
gna cui oltre ai maltrattamenti
quotidiani, lece un regalo degno
di lui, satiro abietto e feroce, nel
periodo del puerperio?
E questa laida figura proteg
gono i prominenti umanitari?
Approvano forse il di lui opera
to? Ipocrita in tal caso, la scusa
che li impietosisca la miseria
dei figliuoli. Per quegli innocenti
siamo pronti anche noi ad apri
re una sottoscrizione per strap
parli all'abbiezione e alla mise
ria. Ma non è la pietà che muo
ve i provvedimenti dei fondi se
greti, essi sono sospinti da un
sentimento meno nobile, da! sen
timento della paura perchè non
ignorano che il degenerato pos
siede molti dei loro segreti che
vogliono nascondere al pubblico,
e perciò aizzano la cagna affama
ta contro i galantuomini, nel ti
more che questa non si avventi
alle loro calcagna e metta a nudo
le loro vergogne ed il loro passa
to. Questa la ragione che li ob
bliga a mordere il freno e a su
bire continuamente i ricatti; il
famigerato redattore del nuovo
organo della camorra organizza
ta, che è libellista per mestiere
ed ha l'ingegno rivolto al male,
sa bene di potere attingere dana
ro in un pozzo senza fondo, dove
è il denaro dei clienti minghioni.
Ma la corda troppo tesa si
spezza e domani, messi con le
spalle al muro i ricattati potreb
bero ricorrere ad estremi rime
di per sbarazzarsi una volta pei
sempre della sanguisuga insazia
bile. Sarebbe umano che un si
cario della penna vedesse
drizzarsi dinanzi minaccioso lo
spettro di un altro sicario certo
non più ignobile di lui.
frattanto al presente il dege
nerato fila di nuovo l'idillio'amo
roso e gode tutto il favore di
luelli che lo sostengono perchè
ne hanno paura. Quanto durerà
questa nuova fase della luna di
miele ? Oh ! non molto certamen
te e quest'altro tentativo giorna
listico del più ignorante e del più
iisonesto tra tytti coloro che ab
biano mai vilipeso una penna,
Ì condannato come i precedenti
»d una vergognosa debacle.
Un mandato molto arduo ed
antipatico egli si è assunto que
sta volta, quello di combattere
jn'lstituzione che èla più bella
conquista della massa operaia di
Philadelphia. Ha tentato bensì di
?irare la quistione attaccando le
persone cui spetta il merito del
'iniziativa della Banca Statale
l'igli d'ltalia, ma il grossolano
stratagemma non ha ingannato
nessuno e tanto meno noi che
siamo le sentinelle vigili del no
stro Istituto. 11 libellista, istiga
lo dalla cricca, ci lancia il guan
to di sfida: noi lo raccogliamo
per gettarci a capofitto in una
otta ad oltranza.
Egli, austriacante incorregibi
le che per la sua fellonia fu ver
gognosamente scacciato dal seno
iel Comitato per la mobilitazio
ne civile, oggi che è entrata in
guerra anche l'America contro
l'Austria e là Germania vigliac
camente si rintana nei meandri
iella sua nera coscienza ed osten
ta sentimenti che non ebbe mai.
perchè già da tempo venduto al
■Vrrinà desco* Ma'noi gii .strappa
rei J- la maschera.
Egli si accanisce oggi contro la
Banca Statale Figli d'ltalia e
pretende metterla in cattiva lu
ce, stabilendo un confronto tra
luesta e la South Philadelphia
■>tate Bank. Veramente se que
sta Istituzione non ha altri moc
"oli da accendere, può bene anda
e a letto all'oscuro. Tutti in co
onia ricordano gli attacchi fero
•i che il degenerato lanciò con
io questa Banca un paio di anni
a. Un bel giorno però gli attac
hi cessarono improvvisamente
>d il giornalista onesto con quel
•ibuttante cinismo che tutti' gli
sconoscono potè vantarsi di ave
e venduto il suo silenzio per
juattrocento dollaracci sonanti.
Più tardi, non molti mesi fa,
juando aspettava di essere im
)iegato nella South Philadelphia
state Bank, e rimase deluso per
'atto energico del suo nuovo Pre
sidente, scrisse una lettera apo
ogetica al consulente legale dei
àllimenti e di atroci insulti con
io il capo di quella azienda bau
:aria, conchiudendo che non
>uò dirsi buona una istituzione j
Il degenerato, spione austriaco
da' la sua solidarietà' agli Indipendenti
di Philadelphia
Le cronache quotidiane, forse per un senso di pudore, non lo
riferiscono, anzi vi furono alcuni che se ne scandalizzarono, ma sia
mo stati informati che al Ballo della Loggia Tripoli e Cirene deK
l'Ordine Indipendente, i cui profitti sono destinati al soddisfaci
mento di un note di Mr. Curiangiolo, a richiesta di alcuni capi
fu data la parola al degenerato spione austriaco per fargli dire
che egli combatterà il Grande Venerabile di questo Stato dell'Ordi
ne Figli d'ltalia.
Sforzi inani quelli di certi Indipendenti, se credono che essi si in
nalzeranno mercè l'opera denigratoria e mercenaria di colui che,
per loro volere più che di altri, fu messo all'indice dal Comitato ita
liano prò patria; lotta di mulini a vento quella che il degenerato
spione austriaco ha intrapreso contro i nostri maggiori!
Che fra certi Indipendenti vi sia corrispondenza di amorosi sensi
con gli spioni austriaci, niente di straordinario, e noi da
oggi in poi sapremo come classificarli ; ma che essi credano
di abbattere la nostra colossale Organizzazione con gli strali di un
sifcario, è una delle loro solite illusioni- Noi, anzi, siamo arciconten
ti di questo patriottico connubio che ci darà l'opportunità di strin
gerci maggiormente e più fortemente attorno al nostro conduttore.
Filippo il Corso Male
se a capo di essa vi è un disone
sto il quale, secondo ciò che an
java sbraitando in colonia, si e
'a arricchito ricettando merce
rubata.
Oggi poi addita quella Bancs
come una Banca modello e la no
stra, che non teme confronti, 1*
chiama un'Agenzia di speculazio
le.
Quando è il degenerato a trin
ciare di simili giudizi, poco gio
cano le laudi alla South Philadel
ahia State Bank «d a noi gli at
tacchi e le insinuazioni non nuoc
ciono affatto, anzi, ci accaparra
lo ogni giorno nuove simpatie.
Raffaele Settanni.
Don Percuocolo
c'o pizzo!!!
Degli amici ci domandano se
Don Percuocolo se e vvero che a
atte pezze per pubblicare il sue
aglio, loglio (pardon) foglio.
lezze non sono sue ma di pochi
scoscienti e vili che non hanno i
coraggio di farsi conoscere per
chè sanno che la loro coscienze
non è tanto pulita pei- affronta
e dei galantuomini. Essi si so
no comprato don Percuocolo i
cui mestiere è stato e sarà sem
pre quello di vendersi al migliore
afferente.
Per costui non vi sono scrupo
li, basta che gli si diano sold
per dedicarsi <r/f aicoffttsnforitf l'i
bertinaggio, tradirebbe famiglia
amici e Patria. Patria? Ma 110
1011 crediamo che egli abbia uni
latria.
Chi non ricorda il suo attacca
nento per la esecrata Au
stria? E chi potrebbe oggi
lubitare tenendo presente con
.'hi si ha a fare e del modo come
spende che non sia una spia Te
losca? Che iddio ce ne liberi da
luesti avanzi della Società, diso
ìore dell'umanità-
Ridete amici miei, dice che
mole ragionare della Ragione! e
pianto mai hai tu ragionato!
Questa volta caro il mio don Per
icolo l'hai detta grossa... Un
ietto napolitano dice; Ornine è
antimi ciente pe carline...
Noi ti consigliamo di ecclissar
i come facesti in quell'altra cir
costanza se non vuoi che i buoni
lella nostra colonia ti fafccia
-10 un brutto servizio. Dì ai tuoi
ladroni che si mostrino essi, e se
lon lo fanno spontaneamente,
lei prossimi numeri li smasche
eremo noi.
Ciao.
Fra Maniaco
Anno I No. 1 Soldi Li Copia
Punte di spillo
CASSIERE LIBERTINO
E' cassiere ed oggi ha avuto
una velleità nuova; ha voluto di
ventare anche cassiere del gior
nale La Fogna.
Non è proprio un giornali*'
ma any-how —si può <•&
! aria di esserlo, pur non ess* 0
da tanto di (are un O col bic«. >.
re. Ma che vi pare? Cassiere d.
banca ! Cassiere anche di un giov
ile, sia pure la Fogna ! Non 0
che dire: il Cassiere aveva 1
gno di un tantino di noto fl "
Concediamogliela. Jant,
* * * ; mai
'N<
\ unuto da Scranton ann.-f a
in condizioni deplorevolissime
con le scarpe rotte e coi
brandelli, il sempre gener s :
Giuseppe Di Silvestro lo fece «m
piegare presso una Cooperati' ( ,
ed egli oggi, da quel serpent ut p
che è, degno consocio del de,'
rato, lo ricambia con la cai ania
e con la diffamazione. Più
elevato alla onorifica carie, dì
cassiere, iniziò le sue impres *
lanti e gettò sul lastrico ui- Hll j z _*
gazza, dopo averla disonorai m) j
quale oggi tace nell'abbando,..,
per non esporre al pubblico là
propria vergogna.
Intanto l'avventuriero ai jp** '
soffocato_ogni rimor!
ge airimpaTniare'Tina fafcSutìa
appartenente ad una famiglia
spettabile, la quale certo ignora
il turpe retroscena.
Un individuo così fatto non
poteva non simpatizzare col de
generato. Il degenerato è cono
sciuto da tutti per tale, da amici
e nemici tutti lo disprezzano,
fili uomini di coraggio gli scara
ventano il loro disprezzo sul gr,i.
gno; i vili questo disprezzo li
sentono nell'intimo dell'animo,
ma atteggiano il viso ipocri
ta ad un sorriso di compiacenza.
Il degenerato! Oli, come appa
re oggi giustificato il violento lin
guaggio di Lucifero, a suo riguar
do. quel linguaggio che, all'epoca
delle pubblicazioni del Ribelle,
non andava a sangue ad alcuni
soverchiamente puritani. Scac
ciato dal natio paesello, dove, in
qualità di usciere di ccfticiliazio
ne, commise atti poco puliti, ven
ne in America e s'impiegò in una
banca, donde fu messo fuori per
continue sottrazioni di franco
bolli.
Come il suo socio dell'ultima
ora, ingrato verso il benefattore,
lo attaccò vigliaccamente per fa
re le difese di un altro banchie
re con cui lavorava.
Nella campagna contro il con
sole Naselli, appoggiò i Di Silve
stro e Tresca ed i suoi articoli
sono sempre visibili ; ma poi, per
chè impostogli dal suo padrone,
per ragione di pagnotta, come e
gli diceva, smise la pubblicazione
del giornale.
Falsa quindi la sua afferma
zione ultima che egli abbia sem
pre combattuto i fratelli Di Sil
vestro.
Parassita, ricattatore di ban
che, martirizzatore della propria
moglie; tale la figura morale di
colui che oggi il Cassiere liberti
no proclama un galantuomo.
Well! de gustibus con quel
che segue. Ognuno può avere
quei gusti confacenti alla propria
natura, ed il sig. Cassiere perciò
ha anche il diritto di avere i suoi.
Così può farsi una cornice dei
gusti del degenerato e appender
sela a capo al letto, ora di scapo
lo, domani di ammogliato; e può
farsi di lui il modello al quale i-