Published and distribute d under permit No. 500 authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Ph Uadelphia, Pa., by order ot the President. A. S. Bu rleson, Postmaster Gen. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION United States Army Ambulance Service With (he Italian Army July 24, 1918. ' My dear Mr. Di Silvestro: Your letter of June 3rd, 1918, reaches me in Italy and this ( explains my delay in answering. In regard to the request for a commission for Pvt. G. T. Maio- < riello 1 would say in the first place that very few, if any, com- j missions will probably be issued on this side of the water and se condly, constant, continued and efficient service will procure same, and that in the war zone here such matters necessarily take a secondary place, there being so far as I know at present no vacancies for commissions. I shall of course bear your request in mind for future reference in case an opportunity arises ana shall lie very glad to use my good offices so far as it is consistent with military duties. You wiil be pluased to know that we have been enthusiastic ally received by the Italians and that we have been enthusiastic far literally over a bed of flo wers. The most cordial relations exist between us and Italians of all classes and ranks and their hospitality has been such that it has been difficult at times to accomplish our military duties. The flag the Sons of Italy pre sented to us has been displayed here formally and 1 had the plea sure of telling the Minister of War in Rome about it and all the other ranking Italian Military Officials. Philadelphia in conse quence has loomed very large on the Italian map and in the Italian mind. There have been many pictures,moving and still, taken of this flag at the head of our troops and when conditions permit I hope to send one to your Siociety that your Society may have it for record. Yours is the first Italian flag from America to lie displayed here and I have made it a point to give the honor to Philadelphia Society. Please, remember me to my friends in your Society for whom I have the warmest regards »nd tell them that the mahy Italians from Philadelphia with us are i doing good service and givin" i you all at home a good record ■ and making a good record with . your fellow countrymen over here. Truly yours, -i C. P.FRANKLIN, Lieut, 'o'orel, A.A. S. LA LIBERA PAROLA I forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpentcr Street r ANNO I. - Numero 19 niiiMHiiiuin L'On. Bevione, Commissario del nostro Governo presso gii Stati Uniti, ha inviato in questi giorni una circolare alla stampa italo-americana, quotidiana e set timanale, per informarla, infor mandone contemporaneamente anche le masse emigrate, che e gli è alla direzione del servizio di propaganda italiana in America. In verità, quando giunse dalla patria l'autorevole deputato na zionalista, eia investito di un mandato molto diverso, quello di Capo della Missione militare per l'areonatica; ma oggi tutti noi di America, senza distin zione, dobbiamo rallegrarci per il novello incarico dato all'un. Be ivione. E dobbiamo anzitutto ral- Begrarci per la l'elice scelta poiché fil nuovo Commissario è uno dei |più brillanti giornalisti d'ltalia; uno dei più autorevoli rappresen- Itanti del nostro Parlamento na izionale; uno dei più ardenti ed entusiasti assertori dell'attuale conflitto mondiale che dovrà in frangere i ceppi che tenevano av vinta alla Germania la patria no stra, dandole i suoi naturali con fini, assegnatile dalla natura e dalla storia. E dobbiamo in secondo luogo rallegrarci per la saggezza del provvedimento. 11 nostro Gover no si è svegliato dal suo letargo un po' tardi, al 4.0 anno di guer ra cioè, ma si è pure svegliato, e noi siamo sicuri che si è ancora in tempo per riparare ai danno [sissimi inconvenienti provocati [dalla nostra apatia e dalla nostra |trascuratezza.Ce ne danno ai tirla mento la energia, la solerzia e l'alta intelligenza dell'On. Bevio ne. m Fino ad oggi, c dopo quattro Bini di lotta titanica svolta si in un fronte irto delle più terribili difficoltà, gli alleati e in special modo l'America, hanno quasi totalmen te ignorato le imprese condotte a compimento dal nostro Esercito ed il vigoroso contributo da esso portato alla causa comune. L'A merica per di più ignora, nella gran maggioranza del suo popolo, i fini altissimi pei quali la patria inostra è scesa nel conflitto, a manco dei campioni della libertà, fed ignora altresì tutto quanto ri guarda la nobile e cavalleresca Qtalia moderna, ostinandosi cie camente e caparbiamente a vo lerla giudicare a traverso lo ster minato esercito dei suoi figli ra minghi. Per il bene comune, di fronte al mortale pericolo che incombe sul capo di tutti, sarebbe neces- ! sario che i ciechi finalmente a prissero gli occhi. Questo dall'On. Bevione si at tende e si spera ; ma occorre che, inel difficile e delicato lavoro, lo sostenga il concorso incondizio nato di tutti, delle nostre Auto rità diplomatiche, della nostra stampa, della stampa americana che bisogna guadagnare tutta antera alla nostra causa, delle no stre Istituzioni. ! Mr. Sayre, il genero del Pres. RVilson, che è giornalista di va glia, recatosi al fronte nostro, restò ammirato per le imprese [veramente ciclopiche e di leggen da degnissime che si offrirono al può sguardo attonito, e che po rrebbero essere invidiate se condo egli racconta dall'eser cito più agguerrito del mondo. Il sublime spettacolo frutto di quattro anni di silenziosi sa crifici costituì una vera sor presa per il giornalista america no, il quale, all'ufficiale italiano [che l'accompagnava, domandò come mai l'ltalia aveva lasciato che il mondo ignorasse le gesta |da essa compiute. E l'ufficiale tìi rimando: "La mia patria è sce nsa in campo per combattere e non [per far delle chiacchiere." Nobile risposta, degna in tut to degli antichi guerrieri e che rivela la indomita fierezza dei no stri soldati, ma non attenua gli errori dei nostri governanti. L'ignoranza delle cose d'ltalia, l'ignoranza circa l'entità dell'au silio da essa prestato alla causa 'degli Alleati, ausilio che più di lina volta ha scongiurato il disa stro, ha prodotto danni incalco labili. Fino a poco tempo addietro I nostri diritti non erano ricono sciuti neppure dai nostri Alleati, jfed anche oggi mentre in Francia '"America invia soldati a milioni, ;] fronte italiano ne manda solo •laiche reggimento; e persino m aviatori americani che ven- II ro addestrati nei campi d'lta lia, compiuto il periodo di istru zione, vennero chiamati in Fran ca. Questa non è che una delle conseguenze dolorose della man cata propaganda da parte no stra. Ma non basta; oggi balza fuori un altro fatto estremamente gra ve, per il quale occorrono senz'al tro rimedi immediati ed energici. 11 "Progresso" di New York parla di numerose lettere che gli pervengono da nostri connazio nali che si trovano in diversi campi di istruzione, lettere che concordano nel denunciare mal trattamenti cui sono fatti segno tutti quelli di nazionalità italia na, da parte specialmente di uffi ciali e sottufficiali istruttori, i juali, nei loro insulti triviali ed nfami, non si peritano di coin volgere anche la nobile patria di jrigine dei nostri coscritti. Che la grave notizia abbia fondamento,lo si deduce da molte voci di protesta che si levano contemporaneamente da tanti punti diversi, come un coro, ed è molto difficile poterle mettere in dubbio. Potrebbe credersi piuttosto che questi masnadieri che insid iano, con madornale incoscienza, la più nobile delle Nazioni del mondo, siano di provenienza te desca ; il che non è del resto im possibile, perchè l'America, mal grado mille e mille prove di fel onia e di tradimento, si ostina i riporre -tutta intera la sua fi lucia nei tedeschi naturalizzati, 3 può quindi aver spinta la pro pria cecità fino ad affidare ai :edeschi l'istruzione bellica dei proprii soldati. Ma... se fossero americani ? So fossero americani, mostrerebbe •o di avere un'anima di fango ed un'ignoranza spregevole, ed a richiamarli all'osservanza del do vere e delle regole più elemen tari di civiltà e diseducazione, do vrebbe provvedere l'Oli. Bevione, coll'ausilio della nostra R. Amba sciata, della Stampa, delle nostre Istituzioni e, primo fra tutti, col concorso del Governo America io. Il quale, nel reprimere energi camente il deplorevolissimo scon cio, dovrebbe tener presente che i giovani italiani costituiscono lui il nucleo dell'esercito e che i soldati americani che sono giun ti in Italia, vennero accolti entu siasticamente da quel popolo ca valleresco ed ospitale, ed hanno marciato in trionfo, sotto una pioggia di fiori, su di un tappeto smaltato di mille vivacissime tin te. Ma noi, a questi sciagurati, chiunque essi siano, a qualunque nazionalità essi appartengano, tacciamo una storia ed una glo ria due volte millenarie e mettia mo sotto il loro grugno bestiale la visione della nuovissima gesta iHi Gabriele D'Annunzio e dei suoi valorosi compagni. E' quella una gesta di animo sità, di temerario ardire, di gen tilezza e di valore che molti po poli arrivano appena ad ammira re e che molti altri non sanno neppure concepire. LA LTRERA PAROLA ♦ ♦ * Pei mi ni pelo Citelli Anche al Grande Venerabile per lo State di Pennsylvania, del l'Ordine dei Figli d'ltalia, diret tore di questo giornale, sono giunte due lettere di protesta di Cosmo Di Giovannangelo, socio della loggia Guglielmo Marconi No. 165, soldato nel 5.0 Reggi mento Fanteria, accampato in Startansburg, S. C. : una di es se è data il 9 e l'altra il 10 cor rente. In entrambe il Di Giovannan gelo .dice di trovarsi ricoverato nell'infermeria del Reggimento con dolori al fianco ed alla schie na, cosi forti da non permettergli di potere alzare la testa. Egli in tanto si lagna di non avere l'as sistenza sanitaria che è scarsissi ma, specialmente, egli aggiunge, per gli italiani. Da mangiare, continua il Di Giovannangelo, ne ho del pessimo quando non ho appetito; con un caldo torridissi mo l'acqua da bere si vede solo quando non si ha sete, mentre per niancanza di essa la mattina non posso lavarmi la faccia; di medici credo ve ne siano pochis simi. Il Di Giovannangelo conchiu- AVANTI SEMPRE, CON LA FIACCOLA I INI PUGNO "Enlercd as sccond-class matter Aprii 19, 19*8, at the post office at Philadelphia, Pa.. under the Act of March 1879". do dicendo che colà vi sono molti Figli d'ltalia. Al Venerabile Supremo rivol giamo un appello perchè si inizii un serio movimento non dai sin goli Stati, ma dall'Ordine intero perchè i soldati italiani, che entu siasticamente hanno risposto al l'appello della loro Patria di ado zione, siano trattati alla stregua dei così detti "soldati americani". Ma il movimento, deve farsi dall'Ordine e per l'Ordine e non appoggiando questo o quel gior nale. R. Consolato d'ltalia Phila., Pa., 20 Agosto 1918. Con preghiera di pubblicazione nella edizione di Sabato p. v. "11 Regio Consolato rende noto che presso la Regia Ambasciata è stato istituito un "Ufficio spe ciale del R. Commissariato dell'E migrazione" il quale ha per com pito di rendere asistenza ai con nazionali in tutto quello che con cerne il servizio dei benefici che, tanto in vita quanto in morte del militare italiano arruolato nello Esercito degli Stati Uniti, siano di spettanza delle relative fami glie, ed al quale potranno per tanto rivolgersi le famiglie stes se per quanto riguarda i sussidi, premi di assicurazione e simili che potessero loro spettare." * * * "A beneficio dei Profughi delle Provincie invase sono pervenute al R. Consolato le seguenti obla zioni : A mezzo del R. Agente Conso lale in Baltimore $4500, rappre sentanti il ricavato netto di un Bazaar tenutosi lo scorso Maggio in quella città sotto gli auspici delle Loggie riunite dell'Ordine dei Figli d'ltalia a beneficio dei profughi. Dalla Loggia Carlo Altobelli No. 719 dell'Ordine dei Figli d'l talia $80.25. A favore delle opere di assi stenza civile durante la guerra: Dal Signor Giovanni Di Silve stro $25.00. Dalla Signora Reulah R. Am rani (col tramite del Signor Gio vanni Di Silvestro) $10.00." Concorso per una borsa di Studio La Commissione Borse di Stu dio dell'Ordine Figli d'ltalia, allo scopo di suscitare tra i giovani italiani di nascita o di origine l'e mulazione allo studio della nostra lingua, ha indetto un concorso per esami tra i giovani d'ambo i sessi, soci o figli di soci dell'Or dine, inscritti nelle "High Schools" o 'nei "Colleges" dello Stato di Pennsylvania, con le se guenti condizioni e norme: 1. Gli esami consisteran no in un componimento, da scri versi in lingua italiana, su tema riguardante l'ltalia o l'America. 2. AI giovane che, a giu dizio della Commissione, svolge rà meglio il tema verrà assegnato un premio d'incoraggiamento, consistente in $250,00 in contan ti ed il suo nome verrà pubblica to, ad onore, sul Bollettino Uffi ciale dell'Ordine F. d'l. e sui gior nali. 3. Data degli esami è do menica 15 settembre prossimo venturo, ore 9 ant. Per comodità ed economia sono state stabilite due sedi di esami : Philadelphia e Pittsburgh, a scelta dei concor renti : a Philadelphia al N. E. Cor. 7th & Christian Sts. a Pittsburgh al McGeagh Bldg., 607 Webster Ave. 4. Le domande debbono essere dirette al "Grande Conci lio di Pennsylvania dell'Ordine Figli d'ltalia, N. E. Cor. 7th & Christian Sts., Philadelphin, Pa.", non più tardi del 10 del prossimo settembre. Ciascuna di esse deve contenere la dichiara zione della sede in cui il concor rente preferisce sottoporsi all'e same Philadelphia o Pitts burgh e deve inoltre essere corredata dei seguenti documen ti: ' a) - Certificato di nascita, o affidavit legalizzato da un No taio; b) - Bolletta di pagamen to o certificato dimostrante che il concorrente od il padre sia so cio dell'Ordine F. d'l. c) - Certificato d'inscrizio ne in uno dei corsi di "High School" o di "College" dello Stato di Pennsylvania. Philadelphia e Pittsburgh, 19 Agosto 1918. Per la Commissione : Avv. A. Cianflone, Pres. Aw. T. S. Russo, Segr. PHILADELPHIA, PA., 24 AGOSTO, 1918 li idi che possi In questi giorni, davanti ai giurati di West Chester, Pa., ha avuto termine una causa eclatan te, che aveva appassionato per lungo tempo il pubblico di Phiia delphia. Questo processo ha as sunto un'importanza enorme, tanto che i giornali se ne sono ampiamente occupati in diffusi resoconti e si è prolungato per parecchie udienze. Ma finalmen te ha avuto quell'epilogo che molti avevano preveduto e che pur s'imponeva per rispetto alla giustizia ed alla molale: le com parse del fosco dramma, i ciechi strumenti cioè, sono stati con dannati. I fatti, che han dato origine al processo chiusosi testé con la condanna dei rei, quasi tutti po liziotti, compreso un tenente, so no quelli che si verificarono l'an no scorso, in occasione delle pri marie, nel 5.0 quartiere di Phila delphia,dove un agente della Pub blica forza perdette la vita, reo soltanto di aver voluto compiere il suo dovere. lina ghenga di pre potenti criminali, assoldata da gente che si nasconde ancora tra le tenebre, ma che speriamo ver rà trascinata al più presto al red de rationeni, impedì o tentò im pedire con la violenza ai liberi cit tadini il incero esercizio del voto. L'opinione pubblica rimase in dignatissima di fronte all'abuso inqualificabile, e i protettori na scosti, temendo il verdetto dei giurati di Philadelphia, ottenne ro, con intrighi e con maneggi, di far trasportare la causa da questa città ad altra sede, per legittima suspicione. Si scelse Wtst Chester, forse nella speranza che i giudici e 1 cittadini giu.di di un piccolo cen. ro potevano esser più facil mente abbindolati. Ma ben tosto e cioè fin dalle prime udienze, i delinquenti ;i accorsero di esser caduti dalla padella alla brage ; se ne accorsero anche i protet tori nascosti ed allibirono, poiché la condanna elei burattini prelu de alla condanna dei burattinai. II giudice di W. Chester ha da to prova di essere un magistrato dotilo di un acume non comune e inaccessibile alle lusinghe ed alle minacce; i dodici giurati hanno inteso tutta la loro responsabi lità di fronte all'America'ed al mondo ed han voluto che la giu stizia trionfasse, passando anche sui corpi abbattuti di potenti personaggi. esempi riesco no salutari. Ed i giurati di West Chester, col loro verdetto, han voluto dimostrare che aimeno quella piccola città non è, come si era creduto, tanto venale che si venderebbe se trovasse un compratore ! Durante lo svolgimento del grande processo son saltati fuo ri episodi ed avvenimenti che di mostrano con evidenza meridia na, che la canaglia assicurata al la giustizia è strumento cieco ed incosciente nelle mani di persone altolocate che non hanno scrupoli 0 che pur di mantenere i posti che assicurano ad essi una gros sa prebenda, non rifuggono nep pure di fronte al delitto. Costoro sono i veri colpevoli ; costoro sono quelli che costitui scono per la società un pericolo ed una minaccia perenni e sono questi personaggi loschi e mi steriosi che bisognerebbe porre nelF impossibilità di nuocere. Giacché la giustizia deve esser sacra e non deve costituire come una rete, nella quale i pesci pic coli incappano, mentre i grandi la sfondano e passano oltre ; deve avere maglie formidabili, capaci di trattenere anche coloro che credono di delinquere impune mente. Nel periodo in cui il processo si è svolto, si è visto, nell'Aula del la Corte e nelle vie di West Che ster, a tutte le ore, di giorno e di notte, un poliziotto, un certo Charles W. Alien, il quale sem brava che non avesse un solo i-, stante di tregua. Egli abbordava tutte quelle persone che avevano a fare col processo; testimoni, giurati, avvocati, e per tutti era largo di promesse, se essi fosse ro stati ragionevoli. Ha tentato con danaro di subornare testi moni, di corrompere giurati, a favore dei giudicabili. E nell'adempiere questo man dato, egli prendeva così po che precauzioni, che i suoi tenta tivi saltarono persino agli occhi dei giudici i quali ne ordinarono l'arresto, ponendolo sotto cinque mila dollari di bail. Delitto fla jgrante ! 1 Ma di questa tragedia il pri ino atto è terminato e su di esso i è già calata la tela. La mano del la giustizia è molto lunga e l'ar tiglio molto robusto, quando vuol fare per davvero. Auguriamoci quindi che il velo di mistero che ha ricoperio fino ad oggi coloro che sono i vera mente rei venga rimosso, che la tela venga rialzata e che coloro che fidano nella impunità per la loro elevata posizione sociale, vengano bollati col marchio del l'in l'amia. RICHEL LA BANDIERA DELL'ORDINE FIGLI D'ITALIA SVENTOLA IN PATRIA Il Colonnello C. P. Franklin del Corpo d'Ambulanza che era nel campo di Allentown e a cui i Figli d'ltalia di questo Stato of frirono una bandiera italiana, scrive lettera al nostro Gran de Venerabile Giuseppe Di Silve stro. In essa, dopo di aver informa to il, Grande Venerabile circa una di lui raccomandazione fatta subordinatamente alle prescrizio ni di legge per una prospetti va di avanzamento dell'Avv. G. 'I. Maioriello che da semplice soldato presta servizio nel Corpo di Ambulanza, il Colonnello par la delle accoglienze ricevute in Italia e della nostra bandiera. Egli conferma quello che già noi sapevamo, e cioè che le acco glienze fatte alle truppe del Cor po di Ambulanza sono state entu siastiche ed il loro cammino è stato "letteralmente ricoperto di fiori". L'ospitalità degli italiani è stata tale da far trascurare alle volte i doveri militari. La bandiera offerta al Corpo d'Ambulanza dai Figli d'ltalia di Pennsylvania è stata superba mente spiegata al vento, e del pa triottico dono il Colonnello Franklin ha informato il Mini stro della guerra in Roma e altre autorità militari che egli ha av vicinato. Molte fotografie da servire anche per cinematografo sono state prese della bandie ra marciali te a capo delle truppe, ed egli promette di mandarne qualcuna appena si presenterà un'occasione favorevole. Ma sarà meglio riprodurre in tegralmente la lettera nel suo te sto originale: ORDINE FIGLI D'ITALIA IN AMERICA Comunicazioni della Grande Loggia DELLO STATO DI PENNSYLVANIA VISITE DEL GRANDE VENE RABILE E INIZIAZIONE DELLA LOGGIA "FUORI I BARBARI". Verso mezzogiorno di sabato 10 corrente, il Grande Venerabile | arrivava alla stazione della Penn sylvania di Ridgway, ricevuto dal 'Venerabile della Loggia locale, Luigi Gasbarri, che lo ebbe ospi te a casa sua. Alla sera, nella sala della sud detta Loggia Fratelli Cairoli N. -80, fu tenuto un comizio per raccogliere fondi a prò della Cro ce Rossa Americana. 11 Grande Venerabile fu uno dei principali ; oratol ie il suo discorso entusia smò l'uditorio. Fu raccolta una buona somr.a. Intervennero al Comizio e vi parlarono il District Altorney della Contea On. Fred McFarleii, l'Avv. W. W. Barbar, il Presiden-, te del locale Draft Board George McClain, il Presidente della Ridg way National Bank E. G. Wil liams, e d'editore del quotidiano locale, il Record, E. T. Thomp son. Chiusosi il comizio, alle due do po la mezzanotte il Grande Vene rabile partì alla volta di Dubois, e da qui alle 10.30 per Reynolds ville, accompagnato da una venti na di soci della Roma dei Cesari N. 188 di Dubois, mentre eia for zatamente assente il Venerabile Giustino Fiasca avendo riportato la frattura d'una gamba in un accidente di miniera. Lungo il tragitto si unirono al la comitiva altri fratelli della Marsicana Villa Glori No. 230 di S.vkesviile e delia Fratelli Ban diera N. 230 di Soldier. A Key-! noldsville furono ricevuti dai componenti della neo Loggia e accompagnati alla sala degli Odd Fellows ove doveva aver luogo la cerimonia. Questa fu diretta dal Grande Venerabile, col concorso dell'A raldo in persona del fratello Eu genio Guido della Loggia Roma dei Cesari. Madrina era la Log gia Fratelli Bandiera, alla quale appartiene l'organizzatore della neo Loggia fratello Paolo Orlan di. Furono istallati i seguenti Uf ficiali: Venerabile, Antonio Cau dino; Assistente Venerabile, Pao lo Ingresci; Ex Venerabile, Giu seppe Verdirame; Oratore, Gio vanni Bonghi; Tesoriere, Diego Lisciandro; Segretario di finan za, Nicola Fabiano; Segr. Archi vista. Vincenzo Filippelli; Cura tori, Giovanni Di Pieno, Onofrio Schillaci, Francesco Ferraio,' Giuseppe Campanini, Calmelo Vigna; Cerimonieri, Carmelo Sci betta, Luigi Contistabile ; Senti nella interna, Alessandro Passa lacqua; Sentinella esterna, Rosa rio Palumbo. Oltre alle Logge già menziona te era rappresentata alla cerimo nia anche la Giuseppe Garibaldi No. 613 di California, Pa. Finita la cerimonia, parlarono 11 Venerabile della neo Loggia Antonio Caudino, il Venerabile della Fratelli Bandiera Francesco Barletta, l'Ass. Venerabile della Roma dei Cesari, Girolamo Cle mente, l'organizzatore della neo Loggia Paolo Orlandi, il Segr. Arch. Vincenzo Filippelli, Tom maso Maranda della Roma dei Cesari, Luigi White della Marsi cana Villa Glori, il rappresentan te della Giuseppe Garibaldi, di cui ci sfugge il nome ed in ultimo il Grande Venerabile. Dopo dei discorsi si passò in un'altra sala, dove furono servi ti rinfreschi. a Il Grande Venerabildiu ospite del Sig. Luigi Ciamjjifirino, di rettore di un imporrante pasti ficio. PER I PROFUGHI DEL VENETO Il Regio Console di Philadel phia ha rimessa al Grande Vene rabile Giuseppe Di Silvestro la EXTRA! * RISPARMIATE MONETAI Se farete i vostri acquisii presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi su misura. Abiti di battesimo, Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. 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Come fu pubblicato a suo tem po in queste colonne, ad iniziati va della Loggia Dante Alighieri N. 186, a cui si unirono le altre Logge e Società locali della Co lonia, tu offerta per sottoscrizio ne una Ambulanza all'Esercito italiano. A tale riguardo il Presidente del Comitato e nostro fratello nell'Ordine, farmacista Nicola Albanese, ha ricevuta la seguen te comunicazione dal Regio Con sole di Philadelphia : ; "Phila., Pa„ 7 Agosto 1918. "Pregiatissimo Signore, "Con riferimento a precedente corrispondenza, ho il pregio di informare la S. V. che il Ministe ro della Guerra, Dilezione Gene rale della Sanità Militare, al qua le è giunto l'annunzio dell'arrivo di un'autoambulanza, donata al nostro Esercito dalla Colonia di Chester, Pa., m'incarica di far giungere al Comitato offerente ed alla Colonia di Chester i più sentiti ringraziamenti per la ge nerosa offerta e di esprimere lo ro il più vivo plauso per i senti menti di alto patriottismo e di devozione che codesti connazio nali nutrono verso la Madre Pa tria. "NVH'assolverle tale gradito incarico colgo l'occasione per rin novarle, pregiatissimo signo re, i sensi della mia distinta sti ma. "Il Regio Console: "G. POCCARDI." CRONACA DELLE LOGGE Domenica 11 la Loggia Niccolò Machiavelli N. 664 di Avondale è stata visitata dal Grande Curato re Gioacchino Cotone, il quale, in assenza del Grande Deputato, che trovasi malato, procedette alla istallazione degli Ufficiali, e quindi parlò sul progresso del l'Ordine. * * * Nelle ore pomeridiane dello stesso giorno 11 anche la Loggia Guido-Baccelli No. 687 di West Chester ebbe una visita del Gran de Curatore fratello Cotone. Ed anche in questa Loggia egli pro cedette alla istallazione di alcuni Ufficiali, facendo seguire la ce rimonia da brevi parole d'occa sione. * * * Domenica 18 la Loggia Vitto rio Alfieri No. 149 di Renovo pro cedeva alla istallazione di una trentina di nuovi Fratelli, dimo strando così che l'interessamento preso per essa dal Grande Conci lio così da affidarne le cure al Grande Curatore Loiacono è sta to tale da rialzarne le sorti.