La libera parola. (Philadelphia, Pa.) 1918-1969, June 08, 1918, Image 1

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    Published and distributed under permit No. 30# authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order of the President. A. S. Burleson, Postmaster Gen,
ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER
WITH THE LARGEST CIRCULATION LA ÜBERA I'AIiOLA
1 forti caratteri sono gli Dei
Supremi della Storia Nazionale.
A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore
906 Carpenter Street
ANNO I. - Numero 8
16111811
L'America è entrata in guerra
a fianco degli Alleati, avendo di
mira un solo scopo eminentemen
te altruistico, quello di schiaccia
re, a vantaggio delle altre nazio
ni, la minaccia e la prepotenza
teutonica.
Programma oltre ogni dire
difficile e gigantesco, che richie
de una lunga preparazione e
sforzi poderosi. Ma prima degli
apprestamenti occorre che tutte
le nazioni dell'lntesa e segnata
mente l'America, purghino il lo
ro territorio dalla nefasta pre
senza di oriundi tedeschi. Qui
vi sono parecchi milioni di suddi
ti del Kaiser, naturalizzati citta
dini, alla cui lealtà ciecamente
crede questa repubblica genero
sa, tanto vero che, anche oggi,
dopo la dichiarazione di guerra
dell'America alla Germania, nei
principali Uffici, nei principali
stabilimenti, ove si fabbrica ma
teriale di guerra, nelle principa
li fattorie ove si preparano indu
menti pei soldati, oVe si imma
gazzinano provvigioni per l'Euro
pa, ovunque si lavora sotto la di
rezione di managers tedeschi,
con prevalenza di mano d opera
tedesca ed austriaca, perchè i A
merica, nella sua sconfinata leal
tà, crede benanco alla sincerità
di questa razza, oriunda dalle
sponde del Reno, e qui naturaliz
zatasi.
E' un errore, è una pericolosa
illusione. Tra i tedeschi d Ameri
ca ed anche tra quelli che hanno
la loro carta di cittadinanza, ve
ne sono molti attaccati a questa
patria di adozione, ma ve ne so
no pure molti che, all'amore per
questa terra preferiscono l'amo
re per la patria d'origine. Nel
dubbio quindi, di fronte al
la insormontabile difficoltà di
<«eeverare il cittadino leale dal
cittadino fellone, il governo ame
ricano farebbe opera molto sag
gia e prudente a mettere gli uo
mini di origine tedesca in dispar
te per tutto il periodo della guer
ra.
Se prendesse questa misura e
nergica e necessaria, forse non
vedremmo ripetersi più, con al
larmante frequenza, le soste im
provvise nelle fabbriche di anni,
di munizioni, di trasporti, di in
dumenti ; soste dovute apparen
temente a mancanza di materiali
ma in realtà volute dai dirigenti,
tedeschi od austriaci, i quali, per
amore che alimentano di nasco
sto verso le loro patrie, fan sì
che i lavori procedano con la
maggior lentezza possibile e non
con quella celerità febbrile im
posta dalla necessità urgente e
dalla tragicità dell'ora.
E quando queste soste si veri
ficano cosa veramente inaudi
ta per un paese alleato si li
cenziano temporaneamente i po
chi operai italiani che vi sono en
trati per assoluto bisogno e si
mantengono quelli di origine te
desca od austriaca,quelli cioè, che
furono sudditi di paesi nemici e
che forse ancora oggi a quei pae
si si mantengono fedeli.
Non è da saggi affidarsi alla
sincerità dei tedeschi d'America.
Noi sappiamo che la Germania si
veniva preparando da cinquanta
anni a questa guerra di sopraf
fazione e non vi è quindi da me
ravigliarsi se gli immigrati ab
biano insegnato ai loro figliuoli,
divenuti cittadini per impadro
nirsi della cosa pubblica, che nes
suna causa è più santa di quella
di servire la grande patria tede
sca ed aiutarla a conseguire i
"suoi sogni di egemonia.
Bisognerebbe rimuovere la
causa del pericolo o bisognerà
rassegnarsi ad abbandonare l'i
dea del trionfo.
La Francia, per non avere sba
razzato a tempo il suo territorio
dalle spie tedesche e da altra
gente pericolosa alla sua sicurez
za, ha dovuto registrare gli scan
dali di 8010 Pascià, di Caillaux,
etc L'ltalia, la povera Italia,
oltre ai mille tradimenti, molti
plicatisi in una spaventevole fio
ritura, quali quello di Cavallini,
Buonaccossa, Parodi, etc. etc.—
che minano l'integrità della pa-
L EXTRA! <*
RISPARMIATE MONETA!
Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio
P. LA BOCCETTA
901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA.
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Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane,
Cappelli ed altro.
tria, piange ancora sul disastro e
sull'onta di Caporetto che ha por
tato le orde barbare a profanare
il suolo della patria.
Gli «sempi, i duri esempi delle
Nazioni dell'lntesa già provate
dall'esperienza, dovrebbero ba
stare ad aprire gli occhi ai Go
vernanti d'America e a persua
derli che bisogna diffidare dei te
deschi, anche quando appaiono
sotto le \esti di sudditi fedeli.
La Libera Parola
LA MORTE
dell'ex Vice-Presidente
degli Stati Uniti
Charles W. Fairbanks, ex Senatore
per lo Stato «fi Indiana ed ex vice pre
sidente degli Stati Uniti, è morto la
sera del 4 corrente, affetto da nefrite
intestinale.
Aveva 66 anni, essendo nato I*ll
Maggio 1852.
La vita dell'ex vice presidente è sta
ta in pericolo da parecchi giorni.
Nella campagna del 2.0 Liberty
Loan, mentre egli era in viaggio di
propaganda, stanco dell'arduo lavoro,
cadde malato e da allora non si è più
rimesso.
Assistettero il moribondo tutti i
componenti la sua famiglia ad ecce
zione di un suo figlio, il maggiore Ri
chard Fairbanks che trovasi attual
mente in Francia..
10 sili A GÌ eirli
L'United States Attorney, On.
Francis Fisher Kane, da noi notifica
to che, mercè la suo valida raccoman
dazione e quella dell'illustre giudice
Joseph Buffington, avevamo ottenuti
-11 doppio permesso dal Dipartimenti'
Postale di Washington, ci scrive ne
seguenti termini, augurandoci succes
so nella nostra impresa giornalistica
"May 18, 1918.
Mr. A. Joseph Di Silvestro,
906 C'arpenter Street,
Philadelphia,.
Dear Sir:
I have your letter of the 16th, and
im glad to know that you have re
•eived the necessary permission froni
he Postmaster to publish "La Libera
Parola" without submitting the Kn
?lish translations. I beg to thank you
"or your kind remarks, and to wish
i - ou success with your publication.
Yours very truly,
Francis Fisher Kane
United States Attorney"
• * *
II Dr. A. Parker Hutchinson, ammi
ratore entusiasta del nostro direttore,
;d appassionato cultore della nostra
lingua, il 15 dello scorso maggio, ri
mettendoci il costo di abbonamento
:osì ci scriveva:
G|enolden, Tenn., May 15, 1918.
Mr. A. Giuseppe Di Silvestro,
906 C'arpenter Street,
Philadelpkia.
Dear Sir:
Kver since the receipt of the first
lumber of "La Libera Parola" I have
aeen wanting to write to you to con
gratulate you upor. the establishment
}f this pcriodical and to send you my
:heck for one year's subscription.
I take pleasure in doing so, arni
ndeed the pleasure would bc none the
!ess if the amount were a great deal
more.
Your many friends in Philadelphia •
l should say in Pennsylvania, and 1
think in the whole country would bc
more correct - must have felt the need
af hearing from you so directly foi
some time past and I ani confident
that "La Libera Parola" will be more
successful than you could even hopc
that it might be when you began te
pian for it.
I note that you are attempting te
?et permission for the publication of
irticles administrati
ve details which are administrati-
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timately would certainly make you
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blished in the Italian language, and I
hope that such arrangements may bc
possible as will facilitate your work.
I hope I shall have the pleasure of
seeing you very soon, and with besl
wishes, believe me
Very sincerely and respectfully yours
A. Parker Hitchens
SheTlTfraiin™
DIRETTORE E PROPRIETÀ
RIO DI QUESTO GIORNALE
E' IL SIGNOR GIUSEPPE DI
SILVESTRO, PERCIÒ' EGLI
SOLO E' RESPONSABILE DE
L'ANDAMENTO DI ESSO.
AVANTI SEMPRE, CO (NI L_A FIACCOLA ItVJ PUGNO 'CI
"Entered as second-dass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 1579
La Grande Fiera di Beneficenza a Baltimore, Md.
SURSUM CORDA
Un'altra grandiosa manifestazione
dell'Ordine; un'altra impresa filantro
pica condotta a termine con ottimi
auspici!.... Ormai non si contano più le
benemerenze di questa Grande Fa
miglia sempre infiammata di nobile
zelo e sempre pronta a lenire le sven
ture della patria.
Per queste prove quotidiane, la Fa
C iv. Uff. GAETANO POCCARDI Regio Cintole d'ltalia in Philadelphia.
miglia dell'Ordine ha oggimai acqui
stato un alto valore morale, dovuto
al numero, alla disciplina, al program
ma e le masse a stuoli compatti en
trano ad ingrossarne le file, persuase
che il giorno non è lontano in cui tut
ti gli italiani d'America saranno rac
colti sotto un vessillo unico; quel ves
sillo che porta come emblema il Icone
d'oro in campo bianco.
Venga presto il giorno augurale ed
auspicato dell'immensa fusione.
Ma entrando di proposito a scrive
re la cronaca della Grande Fiera di
Beneficenza tenutasi in Baltimore, di
remo che la preparazione e l'iniziati
va della stessa van dovute alle Logge
locali riunite, col concorso e l'ausilio
dell'intera Colonia e delle Società di
Mutuo Soccorso ed ebbe luogo per tre
sere consecutive, 27, 28 e 29 maggio,
nella vasta sala del Fourth Regiinent
Armory a totale beneficio della Cro
ce Rossa e dei Profughi di guerra ita
liani.
11. RICEVIMENTO
La prima serata era stata dedicata
al ricevimento in onore delle Autorità
civili cittadine; la seconda al ricevi
mento delle Autorità diplomatiche ita
liane; la terza finalmente per il ricevi
mento alle Autorità militari italiane
ed americane.
Patroni del bazaar: S. E. il Conte
Macchi di Cellere, R. Ambasciatore
d'ltalia; Cav. Uff. Gaetano Poccardi,
R. Console Italiano in Phila.; Avv.
Stefano Miele, Venerabile Supremo
dell'Ordine figli d'ltalia; Giuseppe
Di Silvestro, Grande Venerabile per lo
Stato di Pennsylvania; Giovanni
Schiaffino, R. Agente Consolare di
Baltimore ed il Cav. Pietro Minetti,
della Croce Rossa Italiana.
La sera del 27, intervennero al ba
zaar il Sindaco di Baltimore e i con
soli Gilbert Fraser, inglese e M.
Leonce Radillon, francese, festeggia
tissimi ed accolti con tutti gli onori
dovuti al loro grado e all'aureola che
li circondava, di rappresentanti di
nazioni alleate.
Il 28 visitarono la Fiera le Autori
tà diplomatiche italiane. E mentre da
Philadelphia, verso le 6 pom., col tre
no della Pennsylvania giungevano il
Console Poccardi ed il nostro Giuseppe
Di Silvestro, quasi contemporanea
mente arrivavano da Washington in
automobile, il Conte F. Miniscalchi,
Consigliere d'Ambasciata, in rappre
sentanza di S. E. l'Ambasciatore e
l'lng. F. Quattrone, vice alto Commis
sario. Entrambe le comitive degli o
spiti furono signorilmente ricevute
da Placido Milio, Presidente del Co
mitato e dal tesoriere Sig. Vincenzo
Flacconio, i quali sono preparatori in
stancabili della magnifica festa dei
carità e dagli altri membri Signori
Giovanni Schiaffino, Regio Agente
consolare; De Marco, G. B. Por
ta, A. Belli, Rosario Marino, Rosario
Di Giorgio, Cav. Pietro Minetti, dele
gato dela Croce Rossa Italiana nello
Stato del Maryland, M. Busoni, V.
Ambrosio, V. G. Di Marco, C. Ciotti,
C. Busone, Giobbe, P. F. Pipitone, A.
Ciotti, L. Barberi, A. Belli, G. A. Vin
centi
In una dozzina di automobili, gli o
spiti ed il Comitato in corpo, fecero un
giro attraverso la città e nei parchi
adiacenti, godendosi il bel panorama
di Baltimore.
PHILADELPHIA, PA., 8 GIUGNO, 1918
IL BANCHETTO
Alle 8 poni., accolti col suono della
fatidica marcia reale italiana, i visita
tori fecero il loro ingresso nella Ar- i
mory, ricevuti da Mr. Fullar Shryok,
capitano in ritiro del 4.0 Reggimento '
di Fanteria del Maryland. Avanti però
di entrare nella grande Sala, agli o- :
spiti venne servita, in una sala sotto
stante, addobbata per l'occasione, u-
> J2HHI
r-i#) - *§>. *.*< , ì&'És&i:
Jm ì ? J 1
<f v jÉjpp' '•* ~,l' _ i
GIUSEPPE DI SILVESTRO
Direttore de La Libera Parola e Gran
de Venerabile dell'O. F. d'l. per lo
Stato di Pennsylvania
na splendida cena, proparata all'ita
liana, perchè così volle la Signori
Gaetana Milio, veneranda madre de
Presidente del Comitato.
Sicché adunque, cucina italiana, ser
vita, sotto la direzione di una gentil
donna italiana, da gentili connazional
nostre, vestite alla pacchiana e soci<
della Loggia Regina Elena, le quali ri
spondono ai nomi di Giuseppina Mi
gliore, Lucia Talucci, Emilia Carezza
Adelaide Milio, Vittoria Della Noce <
Giuseppina D'Amico.
In quella geniale e simpatica riunio
ne si brindò al Re d'ltalia, al Presi
dente Wilson e a tutte le nazioni allea
te.-
A 1 capitano Shryock, che inviò un
alato saluto all'ltalia ed al suo Re, ri
spose in inglese il Conte Miniscalchi f
il nostro Giuseppe Di Silvestro.
Seguirono il Presidente del Comita
to ed altri commensali, e poscia tutti
salirono nella Grande Sala, ove lamie
ra si veniva svolgendo con grande ani
mazione.
I NA VISITA ALLA FIERA
La folla accolse con entusiasmo gli
illustri visitatori, mentre la musica di
.servizio suonava inni patriottici. Dopo
un breve giro, la comitiva sostò nel
centro dell'ampio locale e il pubblico
si affollò loro attorno.
Unica preoccupazione di tutti era
di raccogliere danaro e perciò, molto
opportunamente si evitarono i discor
si, in ispecie poi i discorsi lunghi.
Pronunziò brevi parole il Signor Mi
lio, Presidente del Comitato, per pre
sentare il Conte Miniscalchi che por
,tò il saluto ed il plauso di S. E. l'Am
basciatore e del Governo d'ltalia. Po
scia il Signor Giuseppe Di Silvestro,
fatto segno ad una simpatica dimo
strazione, presentò con la sua verve
abituale, il R. Console di Philadel
phia, Cav. Gaetano Poccardi.
L'egregio funzionario si compiacque
cogli italiani di Baltimore e in ispe
cial modo coi "Figli d'ltalia" che an
che nel Maryland sono all'altezza di
quelli di tutti gli altri Stati e lascia
no una vdKta impronta delle loro ope
ire, ad ogni occasione, dando prove
continue di sviscerato affetto verso la
patria d'origine e questa di adozione.
Le poche sentite parole del Console
Poccardi furono vivamente applaudite.
L'ULTIMO GIORNO
La sera del 29 intervennero il Ge
nerale Pasquale Tozzi, capo della Mis
sione militare italiana negli Stati U
niti, col suo seguito di 16 ufficiali,
i _
PLACIDO MILIO
Presidente del ('limitalo liuzaar
ed il Generale Henry M. Warefielo,
aiutante generale dello Stato del Ma
ryland, con due capitani.
I due generali e gli ufliciali che li
seguivano furono accolti al suono de
gli inni italiano ed americano.
II generale Tozzi, com'egli stesso
dice in una lettera inviata al presi
dente del Comitato, si commosse a
tanta solidarietà nazionale ed alla
simpatia mostrata a suo riguardo. Nel
suo discorso magnificò la solenne ce
rimonia e conchiuse dicendo che la sa
la. adorna di fiori e dei colori nazio
nali, le era sembrata un lembo d'ltali».
Durante le tre serate nella gran
Sala ove si procedevi! alla vendita per
incanto, furono svolti programmi mu
sicali molto attraenti.
L'lstituto "Peabody" eotto la dire
zione accorta e sapiente del Cav. Mi
netti, eseguì squarci di musica classi
ca.
La fiera intanto che dovevi durare
solamente tre sere, durò invece per
tutta la settimana che si è chiusa col
! .o Giugno.
TIRANDO LE SOMME
Insomma, la grande recente mani
festazione patriottica e filantropica,
svoltasi in Baltimore, Md., ha avuto
un successo lusinghiero, eclatante.
Quarto ha fruttato la fiera? Fino
a questo momento non sappiamo con
precisione, ma se teniamo pre6ente
che, nella seconda serata, solo dallo
vendita dei fiori si ricavò la cospicua
somma di circa dollari ottocento, dob
biamo concludere che il successo fi
nanziario è stato superiore a qualun
que previsione.
Quanto al successo morale non si
parla; esco fu quale doveva essere; un
altro grande, strepitoso trionfo dei
"Figli d'ltalia", di questa potente e
gloriosa famiglia che si va ogni gior
no affermando, contro la quale vana
mente si accaniscono, protetti dall'om
bra, certi figuri sinistri che dal con
tinuo incremento di essa, si vedono
sbarrata la via alle loro gesta crimino
se.
Ma non possiamo chiudere queste
note di cronaca, 6cnza esternare il no
stro elogio incondizionato al Comita
to di uomini e donne che lavorò con
amore alla preparazione del bazaar e
per esso al suo solerte Presidente Sig.
Placido Milio.
Vada ad essi, a questi benemeriti, la
riconoscenza di tanti infelici che dalla
loro opera ritrarranno vantaggi e sol
lievo: noi, per nostro conto, li csor-
tiamo a perseverare e diciamo ad essi:
Avanti sempre con l'Ordine e per l'Or
dine dei l'it;li d'ltalia, di questa schie
ra nobile e grande che dà al vento un
labaro nelle cui pieghe sono scritti, a
forti caratteri, i sacri diritti degli Ita
liani d'America.
PROGRAM MA-RICORDO
IVr i tipi di Fosnot and Williams
Co., è stato stampato un programma
ricordo dedicato: Italy and United
States in the World War", dal titolo:
Historical Souvenir issue by the Uni
ted Lodges, Order Sons of Italy in
A merica.
Oltre ai nomi dei patroni e patro
nesse, dei membri dei diversi Comita
ti, all'ordine come il bazaar si sarebbe
svolto, è frammezzato da diverse foto
grafie molto ben riuscite, di S. M. il
Re d'ltalia, del Presidente Wilson, del
Ministro V. Emanuele Orlando, di S.
E. l'Ambasciatore Conte Macchi di
Celere, del Generalissimo Armando
Diaz, Comandante Supremo del nostro
Esercito; del R. Console Cav. Uff.
Gaetano Poccardi; del nostro Giuseppe
Di Silvestro, Grande Venerabile del
l'Ordine Figli d'ltalia in Penna.; dei
Signori riacido Milio, Vincenzo Flac
[•omio e. Domenico Musacchio, rispet
tivamente presidente, tesorière e Se
gretario del Comitato.
Contiene anche la nota della dichia
razione di guerra dell'ltalia all'Au
stria, comunicata a mezzo dell'Amba
sciatore d'Avarna; la dichiarazione
Bell'America alla Germania; il discor
so del Conte Macchi di Cellere "Italy
in the World War" pronunziato nel
'Astor Hotel di New York; lo storico
iliscorso del Presidente Wilson, pro
nunziato il 2 Aprile 1917, davanti al
Congresso di questi Stati; "Long Live
Italy" di Gilbert IL Grosvenor; "Pre
ghiamo" di Ada Negri ed un sonetto
in italiano ed in inglese di Helosse
Durant Rose, che ha il seguente titolo
suggestivo: ITALY.
LETTERE IH RINGRAZIAMENTO
Ecco le lettere che il Generale
Tozzi ed il Regio Console d'ltalia a
Philadelphia, Cav. Uff. Gaetano Poc
:ardi, hanno inviato al Presidente del
Comitato:
"Washington, D. C., 30 Maggio 1918.
Preg.mo Comitato
"Pro Italian Bazaar"
United Lodges Order Sons of Italy
840 E. Pratt St., Baltimore, Mr.
Sono ancora commosso della bella e
festosa accoglienza fatta ieri a me e
u miei Ufficiali a Baltimore. Non tro
vo parole bastevoli per dimostrare a
codesto On. Comitato tutta la mia
gratitudine e alla nostra ottima Colo
nia tutta la mia riconoscenza.
L'ltalia nostra non può mancare ai
destini ai quali la Storia l'ha destina
ta, quando nel petto dei suoi tìgli vi
vificano così alti sentimenti di solida
rietà nazionale e tanta devozione per
la Fatria lontana.
Col maggiore ossequio a Loro tutti
del Comitato e col saluto ai connazio
nali mi credano.
Firmato (Generale Tozzi)"
*♦ * «
"Phila., Pa., 29 Maggiou9lß.
Signor Placido Milio, *
Presidente del Comitato Bazaar
Baltimore, Md.
Pregiatissimo Signore,
Mi è grato esternare a Lei ed al Co
mitato organizzatore il mio vivo com-
Fa quel che devi, &vveng&
che può'
Abbonamento Annuo $ 2.00
Una Copia 3 Soldi
piacimento por il successo deT Razaar
che si tiene ora in codesta città, cotto
gli auspici delle Logge riunite del
l'Ordine dei Figli d'ltalia, riuscita ad
un tempo degna fetta di italianità e di
carità.
A Lei, alle gentili Signore, a tutti, I
miei personali ringraziamenti per la
cortese accoglienza fattami.
Accolga, Pregiatissimo Signore, i
sensi della mia distinta stima.
Il Regio Console
(firmato) POCCARDI".
LE GESTA
dei moderni pirati
Le minacce dello Stato Maggiore e
della stampa tedesca, di prossimi at
tacchi di sottomarini e di aeroplani
contro le più importanti città dell'A
merica, se questa non avesse desisti
to dai preparativi a favore degli al
leati, sembrano che incomincino ad
effettuarsi.
Giorni fa i giornali segnalarono
la presenza di sottomarini tedeschi,
nelle acque americane e a piccola di
stanza dalla costa, e purtroppo questi
novelli Naulilus non si limitarono -ol
tanto a fare atto di presenza, ma die
dero una prova terribile della loro
vandalica attività, affondando e di
struggendo parecchi piccoli vapori in
nocui ed innocue imbarcazioni.
L'audacia e la tracotanza tedesca
non hanno più limiti, forse la rabbia
< la lontana visione della sconfitta im
mancabile, li spinge agli atti più folli
ed insensati e sembra ritrovino un'a
cre voluttà, nel moltiplicare quotidia
namente il numero dei loro nemici.
L'invio di qualche sottomarino, nel
le acque americane costituisce infatti
un grave errore. A prescindere dal
fatto che il danno che questi pochi
corsari potranno arrecare non è ade
guato al pericolo cui vanno incontro,
queste stolte audacie irritano il popo
lo americano e serviranno ad accen
dere in esso quell'entusiasmo e quella
forza di volontà di vincere che, fino
ad oggi pare non sia stato inteso a
sufficienza, poiché in fin dei conti il
teatro della guerra arde a quattromi
la miglia di distanza.
Ma quando questo popolo si vedo
minacciato alle porte della sua casa,
allora ben altro sarà il suo atteggia
mento di fronte all'attuale conflitto.
Di guisa che possiamo dire che la pre
senza di sottomarini tedeschi nelle ac
que d'America costituisce per questa
grande Repubblica la più efficace pro
paganda per la guerra.
Certo non saranno molti i sottoma
rini che potranno giungere fin qui, e
ludendo la vigilanza di quattro flotte
alleate e perciò essi non potranno mai
costituire una seria minaccia.
Il disegno tedesco è quello di impe
dire il trasporto delle truppe america
ne in Francia, o almeno di diminuire
l'intensità, ma questo disegno rimtfr
rà un pio desiderio.
La ' sorveglianza, dopo le ingloriose
gesta di domenica scorsa, sarà rad
doppiata; la caccia agli audaci sarà
indubbiamente accanita e forse essi
dovranno rimanere a lungo inerti nel
fondo delle acque.
Domenica scorsa han potuto sbiz
zarrirsi indisturbati contro innocui
velieri, a quaranta miglia da Barne
gat, N. J., e colpendoli a bombe ed a
cannonate, han potuto affondarne di
versi. Ma non sarà tanto facile, per i
moderni pirati, continuare nelle loro
ribalderie, ora che non potranno più
giovarsi della sorpresa.
Auguriamoci che alle insidiose mac
chine teutoniche che sanno infierì»#
solo contro legni disarmati e contro
innocui passeggieri, mentre sfuggono
rintanandosi, alle navi da guerra, sia
presto degna tomba l'Oceano.
R. Consolato d'ltalia
Con preghiera di pubblicazione:
"Il giorno 28 Maggio, il Gran
de Venerabile dell'Ordine dei Fi
gli d'ltalia inviava al Regio Con
sole la somma di $200.85, quale
importo di oblazioni a beneficio
dei profughi del Veneto delle
Logge qui appresso indicate:
Avanzo delle somme rac
colte sotto gli auspici del
le Loggie di Uniontown,
Pa., Giuseppe Mazzini N.
231 e Giacomo Leopardi
No. 76(5 tra gli italiani di
quella Colonia e ricavato
profitto netto della recita .
data al l'enn Theatre il 28
Aprile scorso $54.25 $155.85
Loggia La Bandiera
d'ltalia, No. 773 $ 45.00
Totale $200.85
Il giorno stesso, 28 Maggio,
veniva anche fatta pervenire al
Cav. Uff. Gaetano Poccardi, la
somma di $40.00 dall'Ordine dei
Figli d'ltalia per associazione
perpetua alla Croce Rossa Italia
na della Loggia La Bandiera d'l
talia No. 773.
Il Regio Console, nel segnare
ricevuta delle predette somme di
$200.85 e $40.00, rinnovava al
l'Ordine dei Figli d'ltalia le sue
più vive espressioni di ringrazia
mento e di lode per l'encomiabile
prova di patriottismo e di soli
darietà nazionale da esso data in
quest'ora grave per la patria."