PREZZO D'ABBONAMENTO Un anno $2.00 Sci mesi $1.25 .. i. . Una copia $0.05 ANNO I L'influenza dell'ltalia sullo \ andamento civile del mondo Criterii e giudizii di C. E. Russel E rarissimo il caso in cui noi ita liani in America veniamo veramente compresi dagli americani o europei americanizzati, e quindi considerati secondo il nostro merito e come po polo e come stirpe. Ci fa perciò' gran de piacere constatare che, pur non o stante il peccaminoso silenzio dei n tri ospiti o i loro erronei apprezza menti verso di noi, esce fuori quaieh volta alcuno che sinceramente si r. corda dell'ltalia e degl'ltaliani ed al za la voce per rivendicare le grand benemerenze di una nazione verso i antiche e moderne civiltà'. Fu il signor Charles Edward Ru sell, di origine inglese, che in un r< cente numero del "Houston Post pubblico' un bellissimo articolo su ta le riguardo, Egli esordisce con lo smentire l'o pinione sbagliata di ammettere la su periorità' e la inferiorità' delle razze, sostenendo che se un dato popolo hn progredito in qualche maniera più' di un altro attraverso l'avvicendarsi dei secoli, ciò' e' stato medianti partico lari circostanze favorevoli, che non hanno invece attecchito verso altri popoli i quali ne avrebbero saputo profittare ugualmente. Il progresso e volutivo di certi popoli fu dovuti a l 'casi" più' che a meriti specifici nel corso della vita. Traduciamo i brani più' salienti de le ragioni esposte dal signor Russell in difesa della nostra gente: "Principalmente egli incomincia —giacche' siamo sul soggetto, debbo dire che si e' abusato anche troppo de la parola "dago" appropriata in sen so di dileggio a una persona nata in Italia. Questo non e' che un pregiudi zio di razza, provocato e mantenuto da un vacuo sentimento anti-italiano, che non ha alcuna origine seria ne' logica. "Coloro che chiamano l'immigrante italiano "indesiderabile dovrebbero prima di tutto riflettere' che la civi lizzazione del nuovo continente e niente altro che il prodotto degli in segnamenti dell'lmpero Romano. "Avete voi mai riflettuto, o ameri cani, che tutta la cultura nostra l'ab biamo ricevuta dalle sponde del Me diterraneo e dell'Adriatico? "Sapete voi che noi siamo debitori all'ltalia per la fondazione di tutto ciò' che abbiamo in governamento, legge, società' organizzata, arte, lette ratura ed inoltre ogni influenza atta a far la vita decente e savia? "Sapeté voi che noi siamo tutti i italiani appunto per i risultati dell'e ducazione, della conoscenza e della saggezza del mondo? "Avete mai riflettuto Che Roma mai fui conquistata dai barbari, ma che invece essa conquisto' loro, nel l'immettere la luce della' civiltà' e de la coltura fino ai più' remoti angoli de l'Europa? "Vi siete voi mai fermati a pensare che se non fosse stato quel qualche cosa come lo spirito d'ltalia noi po tremmo essere oggi tutti barbari? "Quando i vostri antenati e i miei erano i selvaggi seminudi che vaga vano pei boschi strappando cose dal rozzo ter eno e uccìdendo bestie per cibarsi. l'ltalia stava scrivendo libri immortali e poneva le fondamenta de l'educazione della razza che mai po- tra' essere smentita. "Quando l'lnghilterra viveva anco ra nella rude stasi dell'indecenza e del regresso, senza arte ne' letteratu ra, Dante scriveva uno del monumen ti eterni di letteratura e un migliaio di scuole in Italia lo insegnavano per propagarlo al resto del mondo. "Per tutto il mondo moderno essa fu la madre di ogni arte. Noi le dob biamo la musica, la pittura, l'archi tettura e la scultura, la poesia e il dramma. "Essa ci ha insegnato perfino a cu cinare, onde procurarci un salubre e gustoso nutrimento. "Dove sta dunque la superiorità" del popolo dall'inglese linguaggio, sopra i latini? IL GIORNALE 81 PUBBLIO terra (1688) e di America (contro la oppressione inglese) sembrarono le più' gloriose ed edificanti attraverso le vicende civili di questi ultimi se coli; ma non v'e' una pagina di que sta storia che possa paragonarsi col più oscuro ricordo della rivoluzione i „aliana. Noi dobbiamo imparare assai ia essa, specie quando si pensa ai nolti e potenti nemici ch'ella aveva allora tutt'attorno in Europa, da Na poleone il Piccolo al Papa stesso re sidente nella Roma eterna. Con la rivoluzione per l'indipendenza del Paese, l'ltalia vide la fine delle più' orribili persecuzioni del suo popolo, impiccato, imprigionato, torturato e soggetto a quel mostro umano che fu Ferdinando II; e tutto ciò' non per breve numero di anni, ma per una generazione intera. Nella sua rivolu zione il popolo italiano si batte' da prode e da leone contro siffatti ne mici che vinse e schiaccio' per sem pre. "L'apima di quella santa guerra fu c Giuseppa Mazzini, genio straordinario t Ì potenza di spidito meravigliosa. i "Noi chiamiamo eroi Hampden e Jromwell, Sydney e Gladstone. Ma sono semplicemente pigmei di fronte al patriota italiano Mazzini. Ogni più' pìccolo villaggio d'ltalia porta la sua memoria. In America il £ nome di Phillips e' già' obliato, men- ( .re egli stesso affermo' che gli ideali e le aspirazioni di una nazione vanno ] considerati dai monumenti che essa erige. "A Milano voi troverete un magnifi co monumento di marmo bianco ad ] in giurista che dedico' la sua vita j per l'abolizione della pena di morte (lo scrittore evidentemente allude al- i l'ltalia in questo Paese, e si finireb sare Beccaria). Noi invece, ad ecce zione di tre Stati dell'Unione, conti nuiamo tutt'ora a impiccare e a por- ] re uomini sulla sedia elettrica. L'lta- ; tia si e' liberata fin da quarantaquat tro anni fa dal barbarismo del delit- j to legale. Ed io credo che gl'lnglesi j e gli Americani, di fronte ai nostri hangmen's records", si dovrebbero ormai decidere ad andare un po' più' piano nel considerare la razza italia na. "Questo popolo ha in se' altre qua lità* da insegnare a noi; e cioè' il sen so della solidarietà' nei lavoro, la vo- ; tonta* del sacrificio per il benessere comune ed una persistenza che non viene mai meno. "Uno sciopero italiano e conosciu to come uno dei più' forti e costanti !Ì: possa immaginare. Di quando in quando ne abbiamo gli esempi anche in America. Recentemente gli italia n' ne diedero una formidabile prova. Nel mentre tutti gli altri ripartimeti di una grande fattoria di proprietà' di uno fra i più' potenti trusts si sotto misero ad una diminuzione di stipen- | dio voluta dai padroni, gl'italiani si imposero gagliardamente per il rifiu . to, e vinsero; giacche' la compagnia mantenne ad essi la medesima paga ' nel constatare che si trattava di un , osso troppo duro da rosicchiare. "!;> penserei che ancora più' uomini SETTIMANALE ÌI\'DIF>L;NL>EINTE BILINGUE ILLUSTRATO OGNI SABATO "Forse nell'opera di liberta' umana e di governo libero? "Le due grandi rivoluzione d'lnghil- t % ... ". ' ' r " c ì 1 1 '' ':<••• , * •••./•:-> ••••',>. ■ •. '• •*.*:• • " • • •••••••••.•.> X-X 4 ***** " f "••••• -à Photo hv America n Presa Asaoclation. é. 1 Tombe germanesi in Francia —2. Soldati germanesi nelle trincee IL PATRIOTA INDIANA, FA., SABATI IY DICEMBRE 1V 14 ........ •' i .. ■■ a ftij. ài :v : ' fi' ■"' v * ■ - A '. ijm . , ... ■ " * .. - D'italia in questo Paese, e si finireb be per imparare come si agisce e co me si vive. Ringraziamo dal cuore il signor Charles Edward Russell per i lusin ghieri apprezzamenti esposti a favore dell'ltalia e degli Italiani di ogni e poca Noi osiamo sperare che l'esem pio, benché' tanto raro in questo Paese, valga a far rinsavire gli ame ricani sulle loro opinioni eirca una in feriorità' che non ci spetta per nulla affatto. Di difetti ne abbiamo un poco tut ti al mondo, e nel giudicare un popo lo non bisogna fermarsi su di essi, co prendo per giunta i proprii. A nostra difesa non aggiungiamo altro perche' il signor Russell ha det to già' abbastanza e gliene siamo grati. Il ■ < ■— ■ I ■ . AUSTRIA CRUDELE! Fucilato per una lettera VENEZIA, 13. Un signore di : Lo vico (Trentino) ventisettenne, si e' ; presentato ieri alla stazione dei cara binieri di Lastebasse, confine vicenti no, dichiarandosi disertore dell'eser cito austriaco. Egli ha esposto alle nostre autori | ta' un quadro ben triste delle condi zioni del Trentino. Le vico, che e' un piccolo centro, ha dato un contingen te di 400 soldati. Duecento sono fe riti e si ignora quanti siano i morti. Molti furono ferit ; alla schiena fug gendo. Infieriscono le vessazioni e le con fische per quanti fuggono dal Trenti no. Cosi' il disertore ebbe in parte confiscati i suoi beni mentre era riu scito a venderne una buoua parte. La popolazione delle vallate presso i no stri confini si lagnano per i gravi dan ni che vengono fatti alle campagne j per le fortificazioni. Vengono distrut ti fioreuti vigneti per dar posto alle nuove fortificazioni, cosi' frutteti ü bertosissimi vengono rovinati impian tando ovunque reticolati di fili di ferro. Un soldato trentino e' stato fucila to. Ecco come e' avvenuta la fucila zione: Una povera vedova di Levico scri veva rll'unico suo figlio in guerra c>n tro i russi che combatteva in Galizia esortandolo a fuggire piuttosto che ' j farsi miseramente uccidere per una causa non sua. Il figlio rispondeva che ben conoscendo il suo dovere di soldato, con sarebbe mai fuggito: piuttosto nell'estremo pericolo si sa rebbe costituito prigioniero. Poiché' le lettere che scrivono i soldati cado no in Austria sotto la censura delle autorità' militari, lo scritto del pove ro e semplice soldato trentino fu rito- j nuto quale atto di grave fellonia da punirsi col più' severo rigore. Fu fu- ' cilato sul campo di battaglia e con la- j i conica comunicazione si incaricava il . capo del comune di Levico di avvisa . re la povera madre. Quandp Sara' l'ora della vendetta? Sull' Incidente FRA ITALIA E TURCHIA ; L'on. Sonnino, Ministro degli fi steri ha dichiarato alla Camera, circa l'incidente Italo-Turco, che i pour parlers fra il nostro ambasciatore marchese Garroni ed ii Governo otto mano continuano. Conferma che il Governo ha chie sto l'immediato rilascio del Console Inglese, del nostro cavas e la puni ' zione dei colpevoli colle debite scuse. Il Governe turco ha dimostrato tutta la sua buona volontà' per risol vere amichevo mente l'incidente: ma si e' trovato nell'assoluta impossibili ta' di trasmettere direttamente al Go verno di Ilodeida le istruzioni relati ve per il rilascio del console inglesi e del cavas, oltre che per il rinvio a giudizio dei colpevoli insieme colla destiti! ;ione delle autorità' respon sabili. ! Detta impossibilita'"'"stata deter minata dal fatto che le linee telegra fiche fra Costantinopoli ed Hodeida ! sono interrotte: onde il governo turco sempre per accedere alle domande dell'ltalia, ha trasmesse dette istru zioni ed ordini per il tramite del no stro Governo. Le istruzioni sono già' state tele grafate, via Massaua. Il Ministro aggiunge che il console Cecchi ha già' telegrafato che il ca vas,' il quale era stato ferito, e' stato posto in liberta'. Il console inglese, dovrà' essere ri condotto alla sede del Consolato Ita liano. Ritiene perciò' che l'incidente deb ba ritenersi avviato verso una solu zione soddisfacente: la desiderata. ITALIANI PRIGIONIERI dei Serbi ' ROMA, 17. La Legazione serba comunica che fra i settemila prigionieri austriaci fatti nelle ultime trionfali giornate di guerra culminate con la cacciata dell'esercito di Francesco Giuseppe dal territorio serbo, si trovano cin quemila sudditi italiani, appartenenti tutti ai reggimenti reclutati nella provincia di Pola. | Il Governo serbo, imitando la Rus | sia, e' disposto a conceder loro la li berta'. consegnandoli allTtrlia. La maggior parte dei prigionieri hanno narrato che eran privi di cibo dalle quarantotto alle settantadue ore e che non pochi dei loro erano morti d'inazione. DIREZIONE e AMMINISTRAZIONE Marshall Bldfi. • Stanza N. 12 INDIANA. PA. Local-Phone 250 Z MANOSCRITTI NON SI RESTITUISCONO I versi. Sono da una lirica di S. M. la Re gina d'ltalia, ed hanno per tioolo: Le due Corone Del Monarca su la fronte la corona d'oro brilla: e" di sole ogni scintilla, ogni gemma e' pura fonte Molto brilla la corona di sua grande e viva luce, e ogni umano essa seduce, ogni invidia intorno sprona, poi che sol di pietre e d'or vede ognun l'ampio fulgor. Ma nessuno pensa quale altro serto rude e oscuro, cela sotto l'oro puro il diadema imperiale! Niuno sa eom'esso stringe giorno e notte il fronte altero; come spasima il pensiero entro il capo che ricinge... Dopo Dio, le spine, ahimè'f incoronan tutti i Re. Il miglior scrigno pei diamanti. Generalmente si crede che gli scri gni più' belli sieno anche i migliori. Un diamante (si pensa) non ista' ta ne che in un astuccio di ricco vellu to odi peluche. Invece il diamante, che e' un oggetto di lusso, ha dei gusti molto semplici e preferisce ri posare... nelle viscere di una patata. Proprio cosi'. Difatti si e'constata to che, sotto l'influenza del calore, i diamanti si sfaldano e talora scoppia no. A volte scoppiano perfino tra le mani dei minatori che li hanno allora allora scoperti : si sono veduti, in que sto modo, diamanti grossissiini ridot ti in polvere quasi impalpabile appe na usciti dalla miniera. Per premu niti cpntro questo pericolo, i mer canti di diamanti da molto tempo so ricorsi a un mezzo molto semplice; racchiudono le preziose pietiuzze den tro le patate crude, l'interno delle quali e', non soltanto morbido quanto il velluto, ma sempre fresco. E spes so in tale scrigno modesto i diamanti abbandonano la loro terra natale. Quantunque il procedimento sia, come si vede, semplice ed economico, Don e' probabile che venga adottato (tanta e' la forza dell'abitudine) dal le signore eleganti. Sacerdoti in gonnella. Da quando, nel 1850, la signorina Antonietta Luigia Brown, figlia di un coltivatore dello Stato di New York, vinte le lunghe resistenze opposte al la sua domanda di far parte del clero, fu finalmente ammessa come pastore della Chiesa congregazionista a South Butter, New York, il numero delle donne che esercitano il sacerdozio e' molto aumentato; esse sommano a desso a duemilacinquecento. La vespa riabilitata. La vespa, che siamo usi a perse guitare e ad uccidere senza esitare, sarebbe invece, secondo un curioso articolo comparso nella rivista ingle se Knowledge, un insetto utilissimo poiché' concorre efficacemente alla guerra d'esterminio dichiarata dagli igienisti alle mosche. Da tre a quat tromila al giorno di quest'ultime, de stinate al nutrimento delle larve, di strusse infatti un solo nido durante i mesi di luglio e d'agosto. Razzi finali. Un contadino uccise con un colpo di forcone un cane che gli si era av ventato contro per morderlo. Citato in tribunale, dalla Società' protettrice degli animali, il giudice gli chiese: Perche', invece di percuotere la bestia con la punta del foi 2one, non l'avete battuta dal lato del manico? Le diro'...—rispose il villano— l'avrei anche fatto, se il cane invece di mordermi con la bocca lai avesse assalito colla coda. .".SPIGOLANDO.*. No. 20 weekly by TME PATklo T PUBLISHING CO. The Patriot