La rassegna. (Philadelphia, Pa.) 1917-????, April 28, 1917, Page 2, Image 2

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    2
"LA RASSEGNA"
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920 So. lOth St Phila.. Pa.
Subscription - S- per
SABATO. 28 APRILE 191 T
che la stampa americana ha scrit
to, schizzato e— pupazzettat
financo per l'eccezionale circo
stanza.
Certamente, indubbiamente lo
venuta qui di una delegazione
francese appena 2 settimane do-1
'po che gli Stati Un. l'avessero de
finitivamente rotta con la Ger
mania, venuta che ha valso a
maggiormente render saldi i le
gami di amicizia tra questo popo-
lo e l'lntesa ha significato u
na grande affermazione, ur.
trionfo addirittura dell'Amba
sciata francese aV\ ash ingioi,
nei rapporti con la C asa bianca,
giacché non dice nè più e nè me
no che intorno ad un i atto sem
plicissimo. Questo fatto è il se
guente: La Francia, per \irti,
dei suoi rappresentanti diploma
tici a Washington sapeva, pria
che la dichiarazione di guerr;
fosse stata ufficialmente messa
fuori, che gli Stati T_ niti ■a
vrebbero rotta con la Gp;
mania. Per cui si è stati, sol
leciti ad inviare a Washington la
delegazione cui oggi si acclama e
festeggia.
Intanto in Italia i giornali pole
mizzano ancora intorno alle per
sone che dovranno costituire la
delegazione nostra per Washing
ton. Quando si costituirà essa, ir
quale tempo arriverà a salire i
gradini della Casa Bianca, nessu- j
no può dirlo ora, nè potrà dirlo
fino al tempo in cui il fatto com
piuto non verrà a compiere 1
missione sua positiva ed indiscu
tibile nei rapporti di una nostra
qualsiasi azione diplomatica.
Ci sarebbe piaciuto, sarebbe
stato davvero gran cosa per noi
italiani negli Stati Uniti che, se
non prima, almeno insieme
alla francese fosse giunta a
Washington una delegazione ita
liana ;ci sarebbe stato caro, ol
tremodo gradito il momento ili
cui di questa delegazione ne a
vesse potuto parlare in alcun mo
do la stampa americana; a
vremmo gradito, ci avrebbe col
mato l'animo legittimamente di
gioia un avvenimento di tal ge
nere, se non nei riguardi nostri
soltanto, almeno accanto al nome
di altri.
E dire che solo per l'azione >
neutrale dell'ltalia, ai tempi dello
scoppio della guerra, i francesi
non si videro prendere possesso
di Parigi dalle armate teutoni
che ; e dire che solo per l'inter
vento dell'ltalia nella guerra con-1
tro l'Austria la Russia non si fe
ce prendere Pietroburgo - e dir'
che solo per l'ltalia, a sola corag
giosa opera e per i grandi sacri
fici dell'ltalia, forse, il mondo in
tero organizzato in un sol patto
e stretto in un sol voto, non per
derà la guerra contro la Germa
nia.
La coscrizione obbligatoria
Le due camere hanno votata, a
grande maggioranza la coscrizio
ne obbligatoria negli Stati Uniti
Ha fatto oggi, è stata costretta
di fare oggi questa nazione quel
lo che fu obbligato fare l'lnghil
terra al momento in cui dallo
svolgersi delle fasi della guerra
europea si riportarono ammae
stranienti seri e positivi intorno
al fatto che, per dire efficace
mente qualche cosa, quando ac
cano a spuntare, o spuntan .
in tutta la loro prò-
e > minacciante o minacciosa
figura le internazionali complica
zioni. ogni stato, ogni nazione,
piccoli o grandi che sieno, sento
no, obbligatoriamente sentono i
dovere di cautamente premu
nirsL
Non c'è, ad ogni modo, da cre
dere fermamente o farsi le più
piccole illusioni che gli Stati Uni
ti decidano oggi la coscrizione,
pensino ad armarsi sufficiente
mente perchè e la coscrizione e
gU armamenti dovranno o po
tranno servire per efficacemente
servire agli scopi della gruerra
che affligge ora la nostra Euro
pa. Nessuno si illuda menoma
mente intorno a questa faccen
da. Gli Stati Uniti, pur rimanen
do, come peraltro lo sono sempr?
stati, da vicino, daccanto, cordial
mente d'accanto agli alleati del
l'lntesa, non hanno mai trascu
rato il fatto loro. La loro entrata
in guerra a fianco degli Alleat 1
dice oggi agli occhi che sono abi
tuati a vedere, come essi l'abbia
no colta a pretesto per mandare
ad effetto il loro programma, ne
cessarie, impellente programma
di preparazione, giacché non mol
to debolmente han pensato che i
un giorno o l'altro, anch'essi s 1
troveranno nella dura necessità'
di affrontare un grave, colossale
cimento. Chi tien presente i dis
sapori o rapporti di questa nazic
ne col Messico, per ragioni di con -
finanza, col Giappone per la be
nedetta quistione di leggi restrit
ti ve e proibitive per questione d
razza e anche per tutto quanto
concernere l'affare della pa
dronanza del Pacifico, non deve
rimanere per un solo momento
perplesso, intomo alla spiegazio
ne ed alla giustificazione dei mo
tivi per cui gli Stati Uniti giusta
mente, oculatamente si prepara
no ad una efficiente organizza
zione militare.
Veritas
Il CABROGCII) 01 Aqiiìfe
L'intervento in guerra degli;
Stati Uniti, la rivoluzione russa,
il problema della letteratura ita i
liana in rapporto alla cultura a
mericana e altri interessantissi
mi argomenti di piena attualità
sono trattati nel fascicolo di a
prile del "Carroccio", la rivista
nazionale di coltura, propaganda
e difesa italiana in America, di
retta da Agostino De Biasi.
Lucide sono le argomentazioni
di Enrico Corradini, collaborato
,re da Roma del "Carroccio", il
quale espone dal vero punto di vi
ta italiano il significato che ha
la guerra tra Stati Uniti e Ger
mania.
Eccone l'intero sommario:
The Roman C-npitol to the Ca
pito! at Washington Gabriele
D'Annunzio.
Perchè combattono gli Stati
Uniti I caposaldi del Messag
gio di Wilson.
L'intervento degli Stati Uniti
Enrico Corradini, collaborato
' re da Roma del "Carroccio".
La rivoluzione russa e l'avve
nire Alessandro Oldrini.
La Via Romana Versi
Arturo Tomaiuoli.
Ernesto Biondi Agostina
i De Biasi.
Giuseppe Versi Clinton
Scollard.
Antipathy or antithesis?
Contemporary Italian literature
in American culture Prof. Ar
thur Livingston, Columbia Uni
versity.
Nella Biblioteca del Congresso
in Washington Dottor Aurelio
Palmieri.
Naples Versi Prof. E
duardo San Giovanni.
Italy in the cour.se of the Ame
rican Civil War—H. Nelson Gay.
Pagine della Croce Rossa.
Food materiate and home eco
nomics Bianche W. Welzmiller
The importante of Italian lan
, guage Emma Buccini.
Il Quarto Prestito N'azionale e
il Banco di Napoli a New York
Marti nel la.
Stati Uniti, Italia ed Austria
. Agostino De Biasi.
Discussioni del "Carroccio"
i j 11 biolco.
LA RASSEGNA PHILADELPHI A. FA., SABATO, 28 APRILE 1917
Cronache d'arte Per la scuo
la corale italiana in America
Pasquale De Biasi.
Si pensa a morire j>er la Patria
Dante Rigali.
Dante League of America
Hèloise Durant Rose.
Gl'ltaliani negli Stati Uniti.
Dal Plaustro.
L'Attualità Illustrata Quat
tro pagine di carta speciale con
illustrazioni a colore.
l'azionamento annuo al "Car
roccio" è di 3 dollari. Una copia
separata costa 20 cents. Direzio
ne e Amministrazione: 150 Nas
sau St., New York.
-I >Xjn 5?
Cicaie p Orilli
e Zanzare
Quanto si è imbecilli! Don
Tommaso Catalogna, l'esausto, i!
reietto, l'asservito che osa parla
re oggi solo in nome di altri, per
che lui poverino! non è più
a posto con la somma sufficiente
delle facoltà mentali, ha il corag
gio ancora di lispondere, tanto
per replicare a noi che lo abbia
mo stretto in una morsa di ferro
tanta e tale ragionevole e forte,
da ridurlo semplice ed insignifi
cante prodotto di rifiuto a più
nulla servibile dopo il. primo
uso.
Povero Don Tommaso Catalo
gna, dove sei capitato ti di
ciamo oggi da queste colonne; ti
hanno pigliato, ti stanno piglian
do da imbecille; ti stanno tra+
tanto cioè per quello che effetti
<"imente vali, senza che tu te ne
ccorga a dovere e nella giusta
misura. E tutto questo si fa ne
nostante, a dispetto dei tuoi ven
tisei anni, noi ritenevamo eti
chiediamo scusa pertanto, che n*>
fossero invece venticinque sol
tanto di gloriosa vita giornalisti
ca, imperanti re Bisogno 3
| regina Necessità.
D'altronde i tuoi compari han
[ rio capito bene quel che sèi, quan
'to vali ;ti mantengono oggi come
l 'in semplice riempitivo tanto ne
cessano alla loro causa, alla lori)
ragione di essere, per quanto po
tesse dirsi indispensabile il lievi
to perchè il pane esca ben cotto e
ben cresciuto dal forno. Tra »
tanti signori che formano la
corte magna dei maggiori che
vogliono librare su di noi, a no
stra minaccia, il volo minaccioso
dell'aquila, ci stai bene anche tu.
Ricordati però che un giorno ti
daranno quel calcio che meiit'
giacché gl'imbecilli, gl'insensat',
i rimbambiti come te servono so
lo per poco tempo. Perchè ov »
veramente i tuoi padroni sentis
sero il bisogno di conservarti a
lungo, questo fatto dirà solo, po
trebbe dire solo, in un modo defi
nitivo ed eloquente, che essi noi
potranno, non sapranno mai riu
scire a reggersi su di una solida
base, di una onorevole base, in
tendiamo dire.
Caro Catalogna, ti invitiamo a
pensare bene al caso tuo che
francamente parlando, appare e
i dimostra sempre più miseran
do di quello che non possa a pri
ma vista sembrare e parere agli
occhi di un osservatore anche i'
più attento. Tu farai, irremissi
bilmente farai la fine dello strac
cio: che si prende esi adopera
quando serve; viene poi gittate
via a servizio eseguito.
« necchè tu possa s l'orzarti di
fare, in qualunque modo tu pos
sa arrabattarti per distrigarti
dall'impiccio dove ti sei voluto
[balordamente cacciare, sarai al
l'ultimo sacrificato per primo
appena la necessità di un'econo
mia lo esigerà, così come accad;
sempre per la gallina più vecchia
del pollaio appena in famiglia si
possa avere bisogno di un cuc
chiaio di brodo ristretto per l'am
malato in condizioni gravi.
Don Tommaso Catalogna, non
ti sei ancora accorto tua
insipienza? Sei e vuoi sempre ri
manere l'uomo dalla posa
j stupida che sei stato pev
cinque lustri pardon pe:
; ventisei anni ? non vuoi
assolutamente pensare a spo
starti un pochino almeno dalle
vecchie, inveterate, asinine abi
tudini ? Se così hai deciso di lare
accomodati pure; ma non ti so
gnare però che il pubblico che
legge, che ossei va, che ponderi
tutto non abbia compreso che tu
giuocando una partita giornali-1
stica non hai saputo fare altro
che rispondere sempre piombo a' ■
palo dove ti è stato bussato. Po
vero Tommaso Catalogna, eh. 1
brutte figure hai voluto fare, J
meglio: che meschinissime, bar
[bine figure ti hanno costretto a
fare i tuoi carissimi padroni.
Don Procopio
A CHE COSA MIRANO
I TEDESCHI
Un belga, Dulmont Wilden, ri
spondendo nella "Neue Zurche.'
Zeitung" all'articolo di un au
striaco comparso nello stesso
giornale sulla questione fiam
minga, riduce a proporzioni mi
nime la portata del movimento
separatista che i tedeschi si sfor
zano di creare in Fiandra.
L'idea della revisione ammini
strativa dice l'autore dell'ar
ticolo è condannata dai belgi
quasi unanimanlente. Il citare a
prova del contrario giornali come
l'Avenir Vallon e l'Opinion Val
ione fa sorridere. Il primo si
pubblica nel territorio occupato
coll'approvazione delle autorità
tedesche, e deve riuscire sospetto
ai belgi, com'è sospetta ai fran
cesi la famigerata Gazzette des
Ardennes: l'altra è un oscurj
giornaletto che esce irregolar
mente a Parigi e non è preso sul
serio da nessuno."
Il corrispondente austriaco te
me che il Belgio cada sotto il do
minio della Francia o dell'lnghil
terra. Domont Wilden gli è grato
ironicamente di tale preoccupa
zione, ma egli fa osservare esser
•omprensibile che i belgi abbiano
maggiore fiducia nelle Potenze
che promisero solennemente la
dpll' indipendenza
belga, che non in quelle che defi
nirono "pezzo di carta" il tratta
to della neutralità, che devasta
rono e rovinarono il paese, ne
deportarono gli operai, e per
giunta cercarono di calunniare i
belgi interpretando a modo loro
documenti nella separazione dei
fiamminghi e dei valloni un pia
no tedesco per tentar di giungere
rapidamente alla pace a prezzo
del Belgio. Suppone che la G< "
mania voglia offrire alla Francn
le Provincie vallone per tenersi
Tnversa e la costa (progetti di
cui si parlò fin dal principio della
guerra). Ma i belgi si fidano del
la Francia, non della Germania.
IL DECALOGO DEI "BOCHES"
Prima della guerra una grande
società di propaganda tedesca i
nondava la Germania di un mani
festino in cui erano condensati i
dieci comandamenti del perfetto
cittadino gei-manico. Ecco il si
gnificativo decalogo :
1. Nei tuoi acquisti siano
pure minimi pensa sempre a
gli interessi della tua patria.
2. Quando acquisti un prodotte
estero, anche per un "pfennig",
diminuisci di un "pfennig" la ric -
chezza della tua patria.
3. Il tuo denaro non deve dar
profitto che ai tedeschi.
4. Non profanare la terra tede
sca, nè lo stabilimento tedesco
con l'uso di macchine estere.
5. Non permettere che figurino
sulla tua mensa nè carni nè gras
si provenienti dall'estero.
6. Scrivi su carta tedesca, con
penna tedesca, ed asciuga il tuo
inchiostro tedesco con car
ta asciugante fabbricata in Ger
mania.
7. Non ti vestire che con stof
fe tedescb'.
La farina tedesca, le frutta te
desche, la birra tedesca sole, dan
no la vera forza tedesca.
9. Bevi il caffè raccolto nelle
colonie tedesche; se preferisci
cioccolata o cacao procurateli te
deschi.
10. I soli prodotti degni di un
buon cittadino tedesco sono i ;
prodotti della Grande Germani!'. !
C'è in questi comandamenti
dei quali avremmo fatto bene a
non sorridere in tempo di pace
una sottile ironia. I tedeschi, di
| scretamente accerchiati e blocca
i ti, vedono ora esauditi i loro voti.
Essi debbono sapere che oggi non
• è possibile fare arrivare in Ger
mania un solo prodotto straniero
UN SINGOLARE CLUB
ì Al Giappone vi èun circolo che
' ha scopi evidentemente originali
: e non manca di originalità. Ha
nome "Hgakusai-Kai". Esso al i
dire di quei giornali, si compon.'
di uomini che aspirano a rag
giungere e superare un secolo di
vita e che quindi, per realizzare
tale loro scopo, sono decisi a con
formarsi ai comandamenti dello
1 statuto sociale inteso a garantire
la longevità con la pratica di re
gole razionali del corpo e dello
' spirito. I membri del circolo inol
tre si obbligano ad aiutarsi a vi
cenda e a corredare la loro men
te e il loro cuore di quanto possa
essere necessario per rendere
l'uomo veramente utile alla socie
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