2 "LA RASSEGNA" pubìisherì by LA RASSEGNA PUB. CO. A. ■ (Mano. President G. Trevisani. Treasurer A. Rag. Caruso. Secretary Boara rf Director» G. iiaiidumeniri) G. ( jUcavecchia L. Searicamaxza SILVIO LIBERATORE Editor £ Business .Manager 920 So. 10th St. Phtfa~ Pa. Subscnption 52 per year SABATO, 21 APRILE 1917 Application made for entry as aeeond class mail matter at the Post Office 'at Philarieiphia, Pa. flava poco affidamento di docili tà Ringraziamo il Cielo di que sta testimonianza, che a più confortatrice di tutte per noi ed è la meno allegra di tutte per quelli che speravano nello snervamen to. Il "Fremdenblatt" però non vuoi rinunziare del tutto all'alle gria e 3i abbandona ad una cer ta ilarità tragica. Si abbandone rebbe anzi ad una ilarità comi ca; ma come ai fa? Le buffonerie nemiche che gli muovono il riso costeranno !a vita a "centinaia di migliaia di valorosi soldati au 3tro-ungane,." Eh ji à' Ridere? Ridi, pagliac cio Nel Consiglio comunale di Vienna il solo argomento che sia nell'ordine del giorno, anzi del l'anno. è la fame. Il Borgoma stro parla di fame all'lmperato re, e l'lmperatore risponde: Imbevetevi di sentimenti tradi zionali e imperituri —. L'lmpe ratore avrebbe potuto dirp ■ Nutritevi di sentimenti esc. —, ma ha avuto paura evidentemen te di adoperare un verbo che po tesse contenere, più dell'"imbe ■ ■ ■i**)-—' apcwwwjr uocnr. Ridi, pagliaccio E la faccia infarina, 3e ti rie sce, con la scarsità dei ?rano. Ridi, pagliaccio Ah, ti par molto buffo che la libertà ielle nazioni posta dai nemici a fondamento della soia pace possibile rappresenti per la Duplice Monarchia una pretesa e norme? Mah: Da troppo lungo tempo l'lmpero austro-ungarico rappresenta nella vita dell'Euro pa e nella storia dei mondo civile qualche cosa di ben più enorme. Va là. guardati attorno : forche e prigioni per gl'italiani, pei boemi, per gli slavi ; e ogni forca e ogru prigione è come una di quelle bandierine che 3i mettono sulle carte per segnare i punti dell'a vanzata. Dovunque è arrivato un martire, arriverà un liberatore. La .storia ha questa iegge e pro cede con essa, premendo, foran do, sfondando, attraverso !e età. attraverso i baluardi Non si finisce la guerra se non si rifa l'Europa, -Ì non si rifa l'Europa se non si disfa l'Austria. H Bor gomastro di Vienna si presenta all'lmperatore dietro due maca bri valletti : la Fame e la Morte. L'lmperatore lo ascolta benigna mente fra due vaghi paggi: il Carceriere e il Boia. Ridi, pagliaccio„ DOTT. G. POLISTTNA Visite e Consultazioni presso la Farmacia "Regina d'ltalia" N. W. Cor. lOth & Federai Sta, FHILA., PA. FARMACIA Gennaro Tito Manlio Bth & Carpenter Sta., Phfla.. Pa Specialità m medicinali esteri e nazionali Pbone: Filbert 3810 Dr. S. Mammarella 812 Sa Sin a* 9lh Bt * Philadelphi; CRONACA LA VOCE DLL PUBBLICO Riceviamo e pubblichiamo: Phila., Aprile 18, 1917 Signor S. Liberatore Editore de "La Rassegna" Philadelphia, Pa. Stim.o Signore, Ammiro sinceramente il suo nuovo giornale "La Rassegna" che si presenta in colonia con un programma interessante e con lielletto piuttosto bellicoso ; le si gnifico nel tempo stesso che sarò lieto di -seguirlo non quale abbo nato. ma quale libero lettore, comprandolo come ho fatto con "La Opinione del Popolo" quante volte imprenderà campagne giu ste ed onorevoli. Con dovuta stima mi creda: Suo Dev.mo Rev. A. De Benedetto IL BALLO DELLA "TRIPOLI E CIRENE** DELL'ORDI NE INDIPENDENTE FIGLI D'ITALIA La sera di giovedì scorso la spettabile Loggia 0.1. F. d'l. det-j te il suo grand» annuale ballo neila Musical Fund Hall, Bth and Lacust Sts del quale ballo han no di già diffusamente parlato parecchi giornali nostri. Le persone che v'intervenne ro furono per davvero in gran numero: rimarchevole poi il con corso di molte signore e signo rine, tutte in elegantissime toi lettes, tutte piene di grazia e di gentilezza :he valse, ad infondere alla bella festa maggiore gaiezza e maggiore brìo. L'orchestra, che si fece per davvero ammirare per la perfet ta. esecuzione dei molti ballabi li, inna patriottici e selezioni suo nati, venne fornita dai simpatici ed intelligenti giovani fratelli Ti tomanlio, figli dei tanto popola re e conosciuto farmacista Gen- TlrJ* .v»—i— Il "bari 'fa tenuto dal signor Antonio Saulino, un ben noto e facoltoso commerciante della no stra Colonia che ha il suo gran de spaccio di vini, birre e liquori all'angolo delle otto strade e Wharton Sts. Il servizio di "buffet" poi fu disimpegnato a perfezione dai proprietari del rinomatissimo Savoi Restaurant che in Colonia tutti conoscono. In rappresentanza del Supre mo Concilio dell'Ordine Indipen dente intervenne alla festa l'av vocato Trifoni di New York, il quale ebbe occasione di pronun ziare un ben nutrito discorso au spicante sempre alla grandezza dell'Ordine. Ebbero occasione di parlare anche il Dr. Ricciardi, farmaci sta Alfredo D'Aloia, il Cav. Baldi eri il nostro direttore. Tutti gii oratori furono freneticamente applauditi. Il comitato ballo era così costi tuito : Presidente V. S. Bellino; Vice Presidente G. Cardella; Tesorie ri Dr. G. Ricciardi ; Segretario di F in. A. lannarelli ; Segretario di Corr. N. Di Meo; Palumbo Fran cesco, Tito Manlio Gennaro. Ufi- Vieri Fortunato, Russo Vincen zo, Cicocne Rafafele, D'Elia Gae tano, Manfredonia Carlo, Cardel la Giuseppe, Di Bona Emilio, Eìusso Luigi, Caicavecchia Gio vanni, D'Aguanno Domenico, Cu ! sato Giovanni. Di Gennaro Mi chele, Errigo Domenico, Porcaro Vincenzo, Petriilo F. Saverio, Ciamberlano Cario, Bevilacqua Antonio, Falanga Giuseppe, Pi | rollo Pietro, Di Bona Alessandro. L'Amministrazione della Log gia suddetta è cosi composta: Carlo Manfredonia, Venerabi le; Antonio lannarelli, Passato Venerabile: Gaetano D'Elia, Ass. Venerabile; Vincenzo Russo, Te soriere; Raffaele Ciccone, Segr. di Fin.; Nicola Di Meo, Segr. Arch.; Bevilacqua, Oratore; Giu seppe Falanga. Gr. Dep. ; Man nelli Giuseppe, Di Bona Emilio, Errigo Domenico, Curatori; Di LA RASSEGNA PHILADELPHIA, P \.. SABATO. 21 VPRILE 1917 Bona Alessandro, Di Gennaro Francesco, Cerimonieri : Di Gen naro Michele, G. Interna; Sculti Vincenzo, G. Esterna. Ai fratelli Frnnk, Luigi. Henry e Maria Di Berardino è pervenu ta, di questi giorni per mezzo di in teledramma, la notizia deila morte «lei loro amatissimo geni tore Vincenzo Di Berardino il quale, quasi ottantenne si spen tì serenamente, munito di ogni conforto religioso. Ai fratelli Di Berardino per vengano bene accette le espres sioni della nostra sincera condo glianza. Mercoledì scorso, alle ore 10.15 p. m. spegnevasi calmo e sereno, così come visse per lunghi anni il signor Vincenzo Spizzirri nella ua residenza al N". 1211 VVharton St. Vincenzo Spizzirri non è stato -emplicemente un ottimo marito ed un padre di famiglia modello. Egli fu anche un bravo soldato e nella guerra del 1866 egli com i-atte in molte battaglie contro gii austriaci. Gli furono conferi te parecchie medaglie al valore militare e si congedò col grado di sergente. I funerali sono riusciti solenni otto 'igni aspetto data la gran de schiera di amicizie e di cono cenze che ha avuto sempre mo tivo di apprezzare giustamente i meriti non comuni ed i tratti ve emente signorili che hanno sem pre fatto dire in Colonia e fuori olla distintissima famiglia Spiz zirri. Ai nostri carissimi amici Da niele e Frtnk, figli del defunto, ai parenti tutti le nostre con 'oglnnze. 112 -f La Neuf astenìa Neurastenia, da neurov; ner vo, e aathéneia; debolezza, signi fica appunto debolezza nervosa, nome e significato abbastanza vaghi e vasti, in guisa da pre starsi a battezzare le più varie manifestazioni di questa multi forme affezione. Infatti, per quanto interessi il sistema nervoso in generale, la malattia può avere un notevole predominio su questo o su quel territorio, in guisa da offrire a spetti e manifestazioni dispara te, in corrispondenza della varie tà del U ~ a no di esplicazione. Si è detto e ripetuto che la neurastenia è una malattia re "r.nte, le si è dato il nome di "ma lattia del secolo": recente non lo è affatto, pur essendo forse dav vero la "malattia del secolo", e p"i ancora quella dell'avvenire. Infatti, se oggi si paria, si sof fra e si muore di neurastenia as ai più che per il passato, ciò ac cade oerchè -i sono moltiplicate n modo impressionante, e con mpre -ionante rapidità, le cau sp generali della malattia. Vero che. secondo il Regis : "Qua unque calcia congenita od aequi a, costituzionale od acciden tale, capace di turbare profonda mente la nutrizone n generale, e quella del sistema nervoso in par ticolare, è suscettibile anche di o ri orinare la neurastenia"; ma ap punto queste cause si moltiplica no man mano che, col progresso della civiltà, ci allontaniamo dal tipo di vita patriarcale dei nostri Hsavoii e dei nostri nonni. L'ar tritismo, l'esaurimento nervoso per piaceri o per dolori e preoccu pazioni, le intossicazioni, le in fezioni. i traumi psichici e ma teriali sono cause predisponenti od efficienti, secondo i casi, tan to sul soggetto, quanto sui di fendenti ?uoi, eredi legittimi del J uo patrimonio fisio-patologico. I nostri buoni vecchi viaggia vano in diligenza, e vivevano al ia medesima velocità: noi abbia mo l'automobile, il direttissimo, il dirigibile, l'aeroplano, e la no- -.tra vita è foggiata u .lezzi di trasporto di cui ci serviamo, di ventando ina rapida orsa alla morte. Ne soffre lo stomaco e l'inte stino, fornelli dell'organiamo per la quantità e la <; "a degli ingesti, per la frequenza e le mo dalità dei pasti; le -'unzioni dei ricambio nutritivo del nostro cor |io, per le condizioni di ambiente, per le costrizioni a cui rien fatto otr giacere; ne soffre infine, in proporzione ap a \ ontosamente maggiore, il sistema nervoso, che deve presiedere a tutte ìe fun zioni della vita vegetativa, che iiggiunge a questa non lieve fa tica quella dell'intenso lavorio psichico, e che deve esplicare la -ua attività si delicata ed inten da, traendo il proprio alimento ed il proprio stimolo da elementi or ganici insufficienti, alterati, tes tici. Infatti, per quanto la neura -tenia non sia rara ìelal donna e nell'adolescente, specie i iuei ra gazzoni rapidamente cresciuti, certo la maggior percentuale è rappresenta dagn lomini, e so jratutto dagli uomin di affari, lai prof esionisti, da tutti coloro nsomma, che assorbiti dall'e splicazione di un'attività pnnei pai mente Lntellettuaii-, non si cu rano delle ceneri che tutto questo fuoco ardente e brillante lascia nel loro organismo, nè delel so stan preziose che i radano trop po. e sostituiscono poco, troppo poco. Ed ecco i prolungati, ostinati dolori di testa, i periodi di sfini mento fisico, d'insonnia, di esau rimento nervoso di scoramento, j i perdita della fiducia in sé, dai 3iù lievi gradi, fino alla follia ed al suiciio. La cura del neurastenico è co -a difficile e lunga; il medico de ve essere dotato di una pazienza a tutta prova, e deve ispirare al aggetto un rispetto ed una fi -1 iucia serica lisiit,, giacché mol j :o ìi ottiene con la psicoterapia i in soggetti di qoà grande suscet- Soio con una profonda cono scenza dell'ammalato il medico potrà capire quaPè il corso da da re alle idee del suo cliente, quali «no i rimedi fisici che possano giovargli (idroterapia, climato terapia, elettroterapia), quali le distrazioni che possono essergli consigliate o consentite, e con quali condizioni e restrizioni. Ma un potente aiuto gli verrj dall'arsenale terapeutico, da un prezioso medicamento, dal fosfo ro, il quale sotto forma di glice rofosfato, e quindi di sale orga nico assimilai ile, ritemprerà il delicato sistema nervoso, ridan dogli l'elemento di cui ha fatto maggiore spreco, e rimettendo gradatamente il soggeto in con dizioni di ricuperare le perdute e nergie. Dott. T. La True UMORISMO DI NAPOLEONE Durante la prigionia di Napo leone a Sant'Zlena, era cosa di grande preoccupazione nell'isola l'allevamento dei buoi e il loro consumo. Non se ne poteva ucci dere nemmeno uno senza il per messo preventivo del governato re, e per gli abitanti di quella co lonia inglese la carne di bue era diventata una vera rarità. Un giorno, Bertrand, narrava in pro posito al Grande Prigioniero che il padrone di ma delle case del l'interno ell'isola, gli aveva det to: "Corre voce che voi vi la gniate lassù, e vi troviate male (parlava di Longwood) ; ma noi non lo comprendiamo, perchè ci è stato detto che mangiate carne di bue giornalmente, mentre noi non possiamo averne che tre o quattro volte ;'anno, e per giunta la paghiamo trenta o quaranta soidi alla libbra." L'imperatore: voi avreste do vuto assicurarlo che tutto questo ci costava parecchie "corone!" * MOKT i PLAIN-CMO IL PIÙ" BRUTTO ANIMALE DELLA TERRA Secondo il giudizio di molti na turalisti il più brutto rettile che strisci sulla terra è il Moloch o "demonio spinoso" come lo chia mano gli australiani. Si imagini ana piccola tozza lucertola lunga 25 centimetri di un colore gial lo carico con machie oscure tut ta coperta di spine coniche. Sulla sua testa si incurvano due corna e le sue zampe «ino armate di punte. TI piccolo rettile così orribile a vedersi è però affatto inoffensi vo ed anche se preso non cerca difendersi nè colle sue spine, nè ii denti, ma se anche mordesse il suo morso sarebbe senza con seguenza. Vive nei terreni sab- I itosi e va in cerca delle formiche che sono il suo cibo preferito. E' un poco lento nei suoi movimen ti tuttavia quando si vede in pe ricolo si seppellisce con molta ra pidità nella sabbia. QUANTO HANNO MANGIATO I SOLDATI TEDESCHI IN 2 VNNI DI GUERRA Il giornale "Ultime Notizie" di j Lipsia reca una assai interessan te statistica di ciò che, nei primi due anni di guerra, ha consuma to l'esercito tedesco. Secondo questa statistica, si hanno le cifre seguenti ; 1.200.000 tonnellate di farina per pane; 10.000 tonnellate di gallette; 255.060 tonnellate di carni ma cellate nell'interno del paese, sen za contare il bestiame dei centri di macellazione; 22 mila tonnel lata di riso; 88.000 tonnellate di piselli e fagiuoli : 2f> mila tonnel late di fettuccie specie di pasta tedesca) ; 24.000 tonnellate di frutta cotte ; 35.600 tonnellate di cavoli fermentati ; 77.000 tonnel late di legumi freschi ; "7.000 tonnellate di burro e sugna ; 71.000 tonnellate di marmellata e confetture ; 82.000 tonnellate di caffè, thè e cioccolata ; 770.000 tonnellate di zucchero; pi? di 668.000 ettolitri di bevande di va ria specie, senza calcolare la bir ra. 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